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Daniel Reed ha un unico scopo nella vita e non si fermerà finché non lo avrà raggiunto.
Sono trascorsi cinque anni da quando i suoi nipoti sono scomparsi, rapiti da delinquenti senza scrupoli e venduti come schiavi sessuali, ma lui non si è mai arreso all’evidenza che possano essere già morti.
Durante una delle sue tante missioni, alla ricerca del misterioso Caimano – l’uomo che sembra aver acquistato i suoi nipoti – la strada di Daniel incrocia quella di un bellissimo escort alle prese con un cliente violento e crudele.
Il delizioso ragazzo dai capelli biondi e dall’aria delicata è in grave pericolo e, nonostante rischi di far saltare la sua copertura, Daniel non può evitare di aiutarlo.
Quando lo sguardo di ghiaccio del piccolo twink si posa su di lui, però, Daniel capisce di aver fatto un errore di valutazione. Le apparenze spesso ingannano e di certo non è il ragazzo quello a essere in pericolo.
ATTENZIONE: Contenuti espliciti, sesso male to male, sex toys, schiavitù, dubbio consenso, linguaggio volgare, violenze di vario tipo.
Ho appena finito di leggere il libro e sono ancora con i sentimenti che ballano il boogie-boogie. Un tema delicato, pesante, orrendamente attuale e ancora in auge (ci vorrebbero più Sasha e Igor al mondo). Avviso che io adoro i dark, non mi creano problemi, ma leggendo “Lethal Twink”… beh all’inizio ho temuto di non farcela. Leggere di bavosi che cercano bambini/e per le loro perversioni è stato difficile, molto difficile, ma devo fare i complimenti a Emy Mars per questo piccolo capolavoro: reale, duro, brutale, agghiacciante ma non morboso; le scene atroci servono per spiegare meglio la situazione e le motivazioni che spingono i protagonisti a fare quello che fanno (anche se io avrei riservato una fine decisamente più atroce a qualcuno).
La storia inizia con Daniel, sotto copertura con il nome di Laurent, ospite a casa di Osborne, un imprenditore milionario che vuole far controllare i suoi dipinti per vedere se effettivamente sono originali. Come benvenuto a casa sua, l’uomo gli offre Miguel, il suo giovane cameriere, perché il Sig. Osborne fa parte della Cerchia, un gruppo di pedofili che pratica la tratta umana. Daniel è lì per indagare sul rapimento dei suoi nipoti, avvenuto cinque anni prima, e per non farsi scoprire deve accettare il “dono”, ma inizia a domandarsi se è effettivamente pronto per entrare in un mondo del genere. Quella sera dopo cena si trova davanti due ragazzini dotati di collare e Osborne gentilmente lo fa scegliere per primo, in quanto ospite: Daniel è attratto dal ragazzo biondo, guardarlo lo fa eccitare e si sente un mostro. Osborne invece “usa” l’altro ragazzo (sono due prostituti), che non è stato fortunato: mentre il biondino con Daniel deve limitarsi a un rapporto orale, lui viene picchiato in maniera violenta. Finita la serata, Daniel scopre che il ragazzo biondo, Leroy, non è un minorenne ma ha ventitré anni, e si sente un po’ meno… mostro. Non vi dirò come o perché, ma Daniel e Leroy decideranno di unire le forze per trovare i nipoti di Daniel e sgominare la Cerchia, da qui partono le pagine più intense del libro.
Ho mentito sulla sua età, affermando che ha sedici anni e che lo posseggo daquando ne aveva dodici. Possedere un essere umano è una parola grossa di questi tempi, ma è bastato spiegare che è un immigrato russo e che l’ho preso dalla strada dopo la sua fuga da una casa famiglia. Mi sono vantato della sua ubbidienza e di come sia riuscito a manipolarlo in questi anni fino a farlo diventare un fedele schiavo sessuale. Ci sono cascati con tutte le scarpe e, finalmente, sono stato invitato a uno dei loro incontri.
Con uno scatto soddisfatto chiudo il personal computer.
Nonostante in alcuni punti abbia fatto fatica a leggere, perché avrei voluto entrare nel libro e uccidere lentamente quegli esseri abbietti, devo dire che il romanzo mi ha conquistato dalla prima riga all’ultima, l’ho letto in una giornata. Consigliato a chi ama i dark, con l’aggiunta dell’avviso che è FORTE pure per noi visto l’argomento, ma merita alla grande. Leroy/Aleksandr è perfetto, le traversie della sua vita l’hanno fatto diventare un duro ma con Daniel può abbassare la guardia; Igor invece è un cattivone buono e giusto: più Igor per tutti!
Daniel è un buono che ha fatto di tutto per ritrovare i suoi nipoti e ci è riuscito, poi come vivranno non è dato saperlo (non penso bene, ma non si sa mai). Ogni personaggio è perfetto, nessuno ha strafatto, sono sempre veritieri. Ancora complimenti all’autrice, adesso attendo il prossimo libro della serie, perché devo sapere se riusciranno a smantellare la Cerchia.
Recensione a cura di:
Editing:
Qui la recensione del primo romanzo: Sweetie.
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