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Christopher McCaughan ha sacrificato la sua intera esistenza per salvare la figlia malata. Ha gettato al vento una promettente carriera da poliziotto, è finito in carcere, ha perso la stima della sua famiglia ed è rimasto solo e senza un soldo. L’impiego come guardia del corpo dell’adorato figlio adottivo del senatore Barrell è un’insperata manna dal cielo, ma non è tutto oro ciò che luccica.
Presto Chris si rende conto che dietro la maschera di civiltà che l’uomo sfoggia di fronte ai suoi elettori si cela un crudele predatore. Della peggior specie.
Sweetie trascorre le sue giornate rinchiuso nella prigione dorata che il patrigno gli ha eretto intorno. La salute cagionevole e i presunti problemi psichici sono una valida scusa per impedirgli di uscire e condurre una vita normale, mentre il desiderio di essere amato si rivela una devastante arma a doppio taglio.
Chris non riesce a resistere a quel seducente mix di dolce ingenuità e disarmante malizia, ma la bruciante attrazione che prova per il suo giovane protetto scatena in lui terribili sensi di colpa che lo porteranno a mettere in dubbio tutta la sua vita.
Sweetie ha la metà dei suoi anni, una vita serena e un padre che lo adora… o forse no?
ATTENZIONE: Contenuti espliciti, sesso, dubbio consenso, linguaggio volgare, violenze di vario tipo. Tutti i personaggi dell’opera sono immaginari e sopra l’età di 18 anni.
“Sweetie” è l’ultimo libro di Emy Mars, autrice che amo in particolar modo visto che è una delle poche che scrivono BDSM sapendo effettivamente di cosa stanno parlando. Questa volta però, la Mars si è discostata dal genere che amo, per trattare un tema molto delicato che non tutti avrebbero avuto il coraggio di affrontare, e l’ha fatto con estrema delicatezza e attenzione.
Fin dalle prime pagine del romanzo riusciamo a percepire che qualcosa di orribile sta succedendo al giovane Sweetie all’interno della fastosa villa in cui vive con il suo patrigno, un potente senatore senza scrupoli. Pagina dopo pagina scopriremo insieme a Chris, l’uomo assunto dal senatore per proteggere il figlio, quale orrore stia vivendo il ragazzo.
«Non mi paragonare mai più a tua figlia, non lo sopporto.»
Non so dove mettere le mani mentre mi sputa addosso quelle parole feroci. Il cazzo sta per esplodermi e sudo freddo. Vergogna ed eccitazione si mescolano in un’unica dirompente emozione e la certezza che tutto questo mi porterà alla rovina.
Quando le sue labbra si posano sulle mie, dolci e prepotenti allo stesso tempo, quasi vengo nei pantaloni. Cosa cazzo sto facendo? Non devo, non posso, è assurdo, è una vergogna!
Eppure ho sognato questo momento dal primo istante in cui l’ho visto. Sono un mostro, lo so, ma schiudo le labbra e accolgo quella lingua meravigliosa che sembra sapere cosa fare. Una piccola parte del mio cervello si chiede come sia possibile che baci così bene, ma la mia razionalità ormai è andata a farsi benedire.
I temi trattati sono forti e in alcuni punti è stata veramente dura andare avanti nella lettura, ma devo dire che ne è valsa la pena e che ho amato ogni singola parola. La Mars con il suo stile semplice e chiaro è riuscita a raccontarci questa storia con estrema delicatezza e senza mai esagerare con dettagli che potevano risultare morbosi e inutili. Tutto ciò che viene narrato, per quanto duro e difficile da digerire è necessario per lo svolgersi della storia.
Chiudo gli occhi sopraffatto dalle emozioni, quando un lieve sospiro attira la mia attenzione. Matias ha socchiuso gli occhi e mi sta fissando, anche se non so quanto sia cosciente. Allungo una mano e stringo la sua.
Accenna un debole sorriso. «Chris… non te ne andare,» mormora assonnato.
«Resto qui, non ti lascio» rispondo con voce strozzata.
«Chris?»
«Che c’è, piccolo?»
«Io… ti amo,» sussurra talmente piano che devo avvicinarmi per sentirlo meglio.
Poi si addormenta, il suo volto assume un’espressione serena che in cuor mio spero
sia dovuta a me. Gli occhi mi si riempiono di lacrime e il senso di colpa sparisce così com’è arrivato. «Ti amo anch’io,» bisbiglio anche se non può sentirmi, «e farò di tutto per portarti via da quel mostro.»
La narrazione in prima persona con il POV alternato permette di percepire i sentimenti e le paure di entrambi i protagonisti e di immergersi completamente nella storia vivendo tutte le loro emozioni.
È importante ribadire che questo libro non è per tutti, si soffre veramente tanto, ma è un romanzo che tratta un tema a cui è impossibile restare indifferenti e che non tutti sarebbero stati in grado di affrontare con tanta attenzione, quindi non posso fare altro che consigliarvi di leggerlo e di lasciarvi travolgere da questa bellissima storia.
Recensione:
Editing:
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