Lei vuole vederlo perdere la testa e lui è convinto che le serva una bussola morale.
Quando AJ Adams viene costretta a fare da tutor a Brock Larson, può solo chiedersi cosa abbia fatto per meritarsi una punizione così tremenda. Lui è il classico bravo ragazzo americano… e un vero e proprio leccaculo.
È il figlio ideale, lo studente modello e, stando a quel che si dice, di gran lunga il miglior giocatore di golf che l’università abbia mai visto. Ma per favore… se è così perfetto, allora perché gli serve una tutor?
Mentre i suoi voti in Letteratura inglese colano a picco, Brock è consapevole di aver bisogno di aiuto. Ma, quando incontra la sua tutor, non riesce a credere alla sua fortuna sfacciata. Abby Jane non è più la migliore amica d’infanzia con cui giocava a nascondino.
No, ora ha un bel caratterino, capelli rosa e tatuaggi.
Oh, e per di più lo detesta.
Ma quanto mi piacciono queste storie piene di odio-amore e amore-odio e poi ancora odio-amore.
Mi elettrizzano, li divoro in un sol boccone e, a fine storia, la mia testa ne esce soddisfatta. Non sempre avviene la magia, ammetto di essere molto esigente e rompiscatole, ma quando avviene… ah, che poesia!
Cosa leggerete in Cuore ribelle?
Troverete ad attendevi una esuberante ragazza super tatuata dai capelli rosa, e uno studente barra giocatore di golf con qualche piccolo problema di voti. Una lei accademicamente perfetta e un lui che deve per forza alzare la media. Ma, attenzione, attenzione… poteva essere così semplice? Ovvio che no. Questi due tizi un tempo erano amici. Che dico, super amici!
Siamo alla Knight U, mettetevi comodi, ciotola di pop corn tra le mani e… che il romanzo abbia inizio.
AJ Adam è un bel soggetto, Brock Larson un ragazzo che vi stupirà. Fino ai dodici anni erano inseparabili, talmente tanto che in famiglia gli inviti per il loro matrimonio erano solo da stampare. Uno l’ombra dell’altro e poi, puff, tutto sparito. Da migliori amici a nemici. E la più accanita è proprio AJ, la piccola dolce senza limiti AJ.
Vorrei dirvi che la situazione migliorerà e li troverete subito a scambiarsi bacini e bacetti o promesse d’amore, ma che Enemies to Lovers sarebbe? Ma soprattutto, che gusto ci sarebbe se invece di un incendio leggeste di un fuocherello misero e insignificante? Qui si combatte a suon di battute al vetriolo, occhiatacce e sfide… e tanto altro che non posso raccontarvi.
Che dire, L.K. Farlow ha cucito addosso a questi ragazzi un vissuto pesante, anche se di sfumature diverse. Li ha prima uniti e poi disgiunti, per poi riunirli in modo subdolo e geniale. AJ è l’estensione di Brock, quanto lui lo è per lei. Sanno parlare, confidarsi, sanno come rendere avvincente e piccante ogni attimo insieme ma non sanno come fare a non innamorarsi l’uno dell’altra. Ed è l’unica cosa che non dovevano fare. Il tutto condito da situazioni ingestibili e potenzialmente distruttive.
Ed ecco il tasto dolente. Questo fardello pesantissimo verso la fine è stato gestito male. Frettoloso, come se le pagine a disposizione stessero finendo e non ci fosse abbastanza tempo per concludere e arrivare all’happy ending in modo diverso. È l’unico aspetto che non mi ha convinto ma nell’insieme non posso che approvare la lettura e consigliarvela. Saprà tenervi compagnia per qualche ora.
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