♦ Traduzione a cura di Martina Nealli
Heidi Cullinan, acquistabile qui ♦
L’amore cresce nelle crepe rimaste aperte.
Se c’è una cosa che a Roe Davis, bracciante e figlio di fattori, proprio non va a genio, è mischiare il lavoro col piacere. Peccato che poi si imbatta nel suo capo, Travis Loving, nell’unico locale gay nel raggio di duecento miglia.
Cominciare una relazione col proprietario del ranch sembra una pessima idea, ma i gusti sessuali di Roe e Travis si allineano come due assi della stessa staccionata. Forse, in fondo, possono trovare un accordo… a patto che sia chiaro a entrambi che si tratta solo di sesso e che non deve interferire col lavoro.
Cacciato di casa anni addietro, Roe è sopravvissuto spostandosi da un luogo all’altro e rifiutandosi di mettere radici. Quando la storia con Travis comincia a travalicare i confini del puro e semplice sesso, il giovane dovrà fare i conti col passato che minaccia quel flebile raggio di felicità, ricordandogli che è tempo di tagliare i ponti e andarsene per la sua strada.
Ma anche il più solitario dei lupi può patire la solitudine, e ormai Roe incomincia a capire che non serve darsi alla fuga: la vergogna e il dolore per quello che ha perduto lo seguiranno ovunque, finché non sarà pronto ad ammettere che anche l’amore può essere una casa…
Dopo il carcere non mi ero mai fermato in nessun posto né affezionato a nessuno.
Nessun impegno. Niente per cui arrabbiarsi. Niente per cui stare male. Nessun fallimento a tormentarmi.
Roe è sempre in fuga dal mondo e da se stesso. Un ragazzo con un passato difficile, una famiglia che lo vuole diverso, lavori saltuari e tanto sesso con chiunque. Non si sente mai a casa, non ha ancora trovato un piccolo spazio su questa vasta terra in cui mettere radici.
Quando finalmente approda al Chissà Dove, un piccolo ranch dove si allevano bovini e ovini con un proprietario taciturno e introverso, vive la sua vita semplicemente lavorando e cercando la prossima scopata. Nessun legame, nessuna seconda occasione, semplicemente un incontro animalesco di corpi sudati.
Per questo motivo guida per chilometri, alla ricerca di un locale in cui incontrare qualcuno con le sue stesse necessità. Il caso vuole che, proprio lontano dal Chissà Dove, Roe incontri il suo capo.
Trevis, o meglio il Signor Loving, ha fatto tanta strada per soddisfare le stesse necessità di Roe.
In una notte di fuoco i due uomini imparano a conoscersi e scoprono di essere due perfette metà di un intero. Roe ama essere la parte passiva e sottomessa, al contrario Trevis ama avere il controllo, essere colui che lega, picchia e fotte.
Una sola è la regola: nessun legame.
Poteva funzionare, purché ci limitassimo al sesso.
Il rapporto tra i due uomini è all’inizio titubante, limitato dai ruoli che ricoprono sul lavoro. Solo la tenacia di Trevis convincerà Roe ad andare oltre, a fregarsene di tutto ciò che li circonda per raggiungere un piacere che nessuno dei due ha mai sperimentato prima.
Il loro è un rapporto duro, fatto di dolore fisico e una continua smania di superare i limiti imposti dal corpo umano. Roe è travolto dal suo capo, completamente assorbito dal potere che l’uomo ha sul suo corpo.
La sua colonia mi avvolgeva come una nebbia, e sentivo l’odore di sesso: sudore e liquidi e cazzo, il mio cazzo, destato dalla sua mano. Sapevo che era sol l’incipit, sapevo che l’indomani mi sarei svegliato dolorante e stremato, ed ero pronto. Pronto ai modi bruschi. Pronto alla cavalcata.
Lentamente, senza che i due uomini lo dicano ad alta voce, il loro rapporto raggiunge un livello ben diverso. Nonostante la volontà di non farsi sopraffare dai sentimenti, di restare semplicemente due corpi che si uniscono, pian piano imparano ad amarsi e a mescolare corpo e cuore.
Roe è terrorizzato da qualsiasi limite, da qualsiasi legame emotivo e più di una volta è tentato di fuggire, di abbandonare tutto e ricominciare da capo. Trevis però non è disposto a rinunciare a lui e fa qualsiasi cosa in suo potere per impedire alla sua anima gemella di darsela a gambe.
Voglio che lavori per me, che cucini per me e che parli con me. E poi voglio scoparti, Roe. Voglio farti godere al punto che non riuscirai più ad andare con nessun altro. Voglio farti mio. Mio. Voglio marchiarti a fuoco, come una vacca. Non perché ti amo. Perché ti voglio, e non voglio che nessun altro ti abbia.
Le parole scorrono veloci e catturano il lettore in un vortice di passione e tormento. Come Roe è sottomesso a Trevis, mi sono sentita sottomessa alla storia, incapace di staccare lo sguardo dalle pagine, desiderosa di continuare a leggere e non smettere mai.
Il mio corpo intero si era rimesso a lui.
Il mio corpo si fidava di lui, non solo la mia mente.
Si fidava in tutto e per tutto.
Un romanzo intenso e bellissimo. Assolutamente da leggere.
Recensione:
Editing:
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