♦ Traduzione a cura di Sara Benatti
Dreamspinner Press, acquistabile qui ♦
Seguito di Baci sporchi – Dirty Kiss
Un’indagine di Cole McGinnis
Per Cole McGinnis, ex poliziotto diventato investigatore privato, amare Kim Jae-Min non è sempre facile, perché Jae è riluttante a mostrare apertamente il suo orientamento sessuale. Al contrario, Cole non sa vivere in un altro modo, anche se capisce come si sente Jae. Gli uomini coreani che seguono la tradizione, infatti, non sono gay, perlomeno non quando possono essere scoperti.
Ma Cole non può dedicare troppo tempo a sbrogliare i problemi del suo ragazzo. Ha un incarico da portare a termine. Quando una cantante di nome Scarlet chiede il suo aiuto per trovare Park Dae-Hoon, un coreano gay che è sparito quasi vent’anni prima, Cole si ritrova immerso nel mondo intricato delle ricche famiglie coreane, dove il dovere e la politica significano sacrificare la felicità per conservare imperi aziendali. Ben presto i cadaveri iniziano ad accumularsi senza un’apparente logica. A ogni passo che Cole fa verso il ritrovamento di Park Dae-Hoon, un’altra persona va incontro alla morte, e proprio qualcuno che Cole ama potrebbe essere la prossima vittima dell’assassino.
Gli uomini sono, per natura, creature stupide.
Credo di poterne parlare con una certa esperienza, essendo io sia un uomo che, beh, un uomo gay. È già abbastanza brutto essere una di quelle stupide creature, figurarsi esserne attratti. Sono fregato da tutte e due le parti: cervello e uccello.
Dopo aver letto queste prime righe da “Sporchi segreti” di Rhys Ford, la prima cosa che ho pensato è stata: “Ma quanto mi mancava Cole?”. Tanto, veramente tanto. In realtà quello che mi mancava è proprio il modo di scrivere quest’autrice e la sua capacità di iniziare le sue storie, facendomi rimanere a fissare le pagine con un sorriso idiota sulle labbra e il cuore leggero grazie all’ironia pungente del suo protagonista, Cole McGinnis, da cui prende nome all’intera serie.
È una sensazione bellissima cominciare a leggere una storia e rientrare subito in sintonia con i suoi protagonisti e, come in questo caso, trovarmi a pensare a Cole e al suo Jae come a due persone in carne e ossa, che fanno parte in qualche modo della mia vita.
Con questo secondo libro li ho ritrovati entrambi dove li avevamo lasciati: insieme, ma con poche certezze su cosa potrà riservare loro il futuro.
Cole è un ex poliziotto che si è reinventato come investigatore privato, dopo aver vissuto e superato con grossa difficoltà uno dei momenti più tragici della sua vita, perdendo sia il suo compagno, che un suo collega e migliore amico.
È un uomo che non si è mai tirato indietro davanti a una sfida, ha scelto di vivere la vita alla luce del sole, senza nascondere la sua omosessualità, anche se questo gli ha creato non pochi problemi, soprattutto nei rapporti con la sua famiglia. È in parte irlandese e in parte giapponese e ha sempre preferito disinteressarsi del suo “lato” orientale, fino a quando, durante una delle sue indagini, non è entrato nella sua vita Jae-Min, un bellissimo giovane coreano e Cole suo malgrado si trova coinvolto nel mondo misterioso e affascinante di Jae – che sembra essere una vera e propria realtà parallela – pieno di doveri e obblighi morali, legati a una cultura incomprensibile per Cole.
Un mondo in cui la famiglia ha un peso enorme nella vita delle persone, nella quale vigono regole ferree, non scritte, da rispettare e una delle prime cose che Cole impara sulla famiglia di Jae è che gli uomini non possono essere gay.
Questo è uno degli ostacoli più grossi da affrontare e che è rimasto in sospeso tra i due, ma non solo.
Tra Cole e Jae si è instaurato da subito un legame intenso, ma al tempo stesso fragile. Entrambi hanno problemi familiari e fantasmi del passato che li condizionano e per comprendere completamente il loro rapporto, credo sia importante aver letto anche il libro precedente, anche se qualcosa è accennato anche in questo racconto.
Non sono mai in dubbio l’importanza e la forza di quello che provano l’uno per l’altro, la sincerità dei loro sentimenti o la passione vera che sembra divampare ogni volta che sono insieme. Il loro problema è che si ritrovano a vivere tutto questo racchiusi all’interno della loro “piccola bolla di cristallo”, piena di magia, ma sempre a rischio di infrangersi una volta a contatto con il mondo esterno.
È passato troppo poco tempo da quando Cole ha perso il suo compagno e pur riconoscendo in Jae quello che potrebbe essere “l’Amore” della sua vita, ha paura che tutto gli possa sfuggire di mano, perché è il momento per loro a essere quello sbagliato, ma per lui Cole è disposto a lottare con le unghie e con i denti.
Il peggior nemico, in questa sua lotta, potrebbe essere proprio Jae e la sua riluttanza nell’affrontare quello che prova per Cole e a “dargli” un nome, insieme al fatto che, amare “apertamente” Cole, vorrebbe dire per lui troncare tutti i rapporti con la sua famiglia e il suo mondo.
La loro è una storia splendida e ho amato come l’autrice ha saputo farci assaporare momenti di una tale intensità da togliere il fiato.
Rhys Ford però non ha dato vita solo a due personaggi meravigliosi. È il libro nel suo insieme a essere scritto veramente bene. L’indagine investigativa per la quale viene assunto Cole, e che doveva essere un semplice “cold case”, invece coinvolge Cole e Jae ancora una volta tra le spire dei segreti più proibiti di uomini coreani, appartenenti a famiglie potenti e pericolose di quel mondo, che non amano che si vada a “ficcanasare” nei loro affari.
Un altro merito che va dato a Rhys Ford è quello di saper colpire dritto al cuore dei suoi lettori nel bene e nel male. Ti fa innamorare dei suoi personaggi, ma te ne fa odiare altri in modo altrettanto viscerale.
In alcuni libri M/M viene sempre mostrata una visione “Disney” delle famiglie delle persone gay: grandi abbracci, sostegno e amore incondizionato. In questo libro non è così. Ho letto uno dei momenti più duri sul rifiuto di una famiglia per il proprio figlio, persone meschine (ma userei altri termini) che mi hanno posato un macigno sul cuore, che è poi subito scomparso grazie a Mike, il fratello di Cole, che è stato una delle vere sorprese di questo racconto.
In questo senso anche Jae si è rivelato eccezionale. Una vera roccia, sulla quale Cole può sempre contare. Non mi aspettavo uno Jae così forte e sicuro, ma soprattutto così presente e pronto a fare da scudo a Cole. Non se lo aspettava nemmeno Cole e forse entrambi avevamo sottovalutato la forza di carattere di Jae, ma soprattutto i suoi sentimenti per lui.
“Dalla maniglia della cabina armadio pendeva una maglietta della Dr. Pepper vecchia e semidistrutta. Sarebbe stato facile non notarla, se non fosse stato per il post-it rosa neon che ci era appuntato sopra. Anche se la grafia appuntita di Jae lo copriva quasi del tutto, il riquadro colorato mi bruciò gli occhi più delle luci del bagno. Sorridendo, aprii la spilla per liberare il biglietto.
Mettiti questa. L’ho indossata per dormire la notte scorsa, aveva scritto. In questo modo mi avrai attorno tutto il giorno. Ci vediamo a cena.”
Sì, lo so, ho scritto troppo, divento logorroica quando mi ritrovo a parlare di una storia così bella. Non solo, ho sottolineato pagine e pagine nel mio e-reader, per rileggerle ogni tanto, perché lo meritano.
L’unica cosa che mi auguro adesso è che Cole e Jae riescano a ritagliare un posticino anche nel vostro cuore.
Recensione di
Editing a cura di
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