Cole Kenjiro McGinnis, ex-poliziotto e investigatore privato, sta cercando di superare la morte del suo amante, avvenuta durante una sparatoria, quando gli capita un’indagine apparentemente di routine. Investigare l’apparente suicidio del figlio di un importante uomo d’affari coreano si rivela subito un incarico tutt’altro che ordinario, specialmente quando Cole incontra Kim Jae-Min, il bel cugino del defunto.
Il cugino di Jae-Min aveva un piccolo, sporco segreto, uno che Cole conosce da tutta la vita e che Jae-Min sta ancora nascondendo alla sua famiglia. L’indagine porta Cole da ville eleganti e squallidi appuntamenti segreti di amanti fino al Dirty Kiss, il locale dove i ricchi vanno a soddisfare con discrezione i desideri di cui le loro famiglie troppo tradizionali preferirebbero non sapere niente.
Inoltre porta Cole McGinnis fra le braccia di Jae-Min, ma questo potrebbe essere un problema. La morte del cugino di Jae-Min appare sempre meno un suicidio, e il ragazzo appare sempre più un bersaglio. Cole ha già perso un amante per una morte violenta: non perderà anche Jae-Min.
Inizio molto promettente con “Baci Sporchi” per la serie “Cole McGinnis” di Rhys Ford.
Mi è piaciuto molto, è un libro che ha molte sfaccettature: una buona trama investigativa che sostiene il racconto per tutta la storia, con i suoi misteri e colpi di scena, una caratterizzazione molto accurata, sia dei personaggi principali che secondari e la scelta di ambientare la storia in una realtà complessa e affascinante come quella di una famiglia di origine coreana, che è un vero mondo a sé per noi occidentali da comprendere, per le sue regole ferree riguardo ad obblighi e condotta nei confronti dei propri familiari.
L’inizio del libro è da subito coinvolgente ed esilarante, mentre ritroviamo Cole, il protagonista, che si trova ad incappare in un imprevisto nel mestiere di investigatore: quella che doveva essere una semplice indagine di routine, si rivela essere qualcosa di più insolito e movimentato.
Un modo brillante per rompere il ghiaccio.
In seguito Mike, il fratello di Cole, gli chiederà di indagare su un altro caso apparentemente innocuo – il suicidio di Kim Hyung-Shik, figlio di un suo importante cliente – ma anche questo poi si rivelerà essere un vero e proprio enigma, un pericoloso enigma.
Cole è di origine giapponese, ma non ha mai coltivato molto il “lato” orientale delle sue origini e l’essere gay sicuramente non lo ha aiutato a mantenere dei buoni rapporti con la sua famiglia, fratello a parte.
Per colpa del caso su cui deve indagare, invece, si ritrova coinvolto nel mondo segreto e proibito di un club esclusivo per gay, frequentato soprattutto da uomini che si nascondono dietro una facciata di “perfetti uomini di famiglia”, cercando poi compagnia e intrattenimento in questo club in cui lavorano ragazzi orientali.
Kim Hyung-Shik si è suicidato proprio in questo club, rivelando a tutta la sua famiglia in modo plateale la sua doppia vita.
Per Cole è un’indagine ostica, per trovare la verità deve muoversi tra sabbie mobili, in mezzo a persone ostili, che appartengono a una cultura che non comprende.
Durante queste sue ricerche conosce Jae, il cugino dello scomparso ed è un incontro che mette in subbuglio il delicato equilibro della vita di Cole, che travolto dagli eventi si trova a dover affrontare emozioni e situazioni che aveva preferito mettere da parte.
Cole e Jae, entrambi, sono due persone emotivamente e sentimentalmente “incasinate”.
Cole ha perso il suo compagno e pian piano nel racconto si scoprirà come è avvenuta la morte di Rick, una morte che ha lasciato delle ferite profonde nella vita di Cole, che ancora al solo pensiero di provare interesse per qualcuno, viene assalito da un mare di sensi di colpa, ma come ho detto la situazione in cui si vengono a trovare lui e Jae forza la mano sulle sue decisioni.
Jae è un ragazzo bellissimo, ma molto fragile, la mentalità della sua famiglia, il disprezzo con cui lo hanno sempre trattato, il tabù della sua omosessualità hanno avuto un grosso peso sulla vita e quello che prova per Cole potrebbe portarlo alla rovina totale.
Mi è piaciuto il modo in cui si sono “studiati” come due gatti, girandosi intorno, guardinghi e diffidenti. La loro storia è molto particolare e ho adorato soprattutto come Cole si sia esposto e messo in gioco, nonostante le sue paure, spinto sia da un istintivo bisogno di proteggere Jae, ma anche dal desiderio di renderlo suo.
Rispetto ad altri libri le scene di sesso non sono tantissime come quantità, ma sono scritte in modo stupendo, raccontate in modo esplicito, ma non volgare e sono coinvolgenti, piene di passione e sensualità.
“Baci sporchi” è solo l’inizio della loro storia e non vedo l’ora di scoprire come evolveranno le cose tra di loro nei prossimi libri.
Tra gli altri personaggi presenti in questo racconto mi hanno colpito in modo particolare Bobby, Scarlet e Victoria.
Bobby è il miglior amico di Cole, il suo confidente, l’uomo che gli è stato vicino dopo la morte di Rick, ho adorato la sua ironia, il loro rapporto così sincero e schietto e come tenda sempre a pungolare Cole per farlo reagire e andare avanti a ricostruirsi una vita.
Scarlet è una creatura affascinante, una vera e propria sirena, capace di intrigare un po’ grazie all’ambiguità della sua figura, mi è piaciuta soprattutto per la forza dei sentimenti che la legano a Jae.
Per Vittoria in realtà è stato solo un pensiero lampo, sono rimasta impressionata dalla sua rabbia e cattiveria nei confronti di Kim, il defunto marito, pochi attimi che però mi hanno fatto pensare: ”Che strega!” (e me la cavo così…), ma la sua è stata una rabbia che l’ha resa molto vera.
Mi piace come scrive Rhys Ford e consiglio “Baci sporchi” a chi ama questo tipo di lettura.
Recensione:
Editing:
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