Traduzione di Emanuela Cardarelli
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Potrebbe essere la pesca più importante della loro vita.
Due volte all’anno William Westmoreland fugge dalla sua insoddisfacente vita nel Rhode Island per recarsi in Florida, dove noleggia la barca di Mike Jensen per andare a pescare nel Golfo del Messico. L’acqua cristallina e il paesaggio tropicale non sono gli unici elementi graditi a William, che però non ha mai fatto la prima mossa nei confronti di Mike. Le avventure d’amore durante le vacanze non fanno per lui.
Mike ha avviato il suo servizio di noleggio barche per mantenere la figlia e la madre, mettendo al primo posto il loro benessere rispetto ai bisogni del cuore. Tuttavia, negare l’attrazione per William diventa sempre più difficile.
L’ultima uscita di William e Mike inizia con una bella giornata, ma un uragano improvviso cambia tutto, impedendo a William di lasciare la città. Mentre fuori infuriano vento e pioggia, la passione a cui i due uomini hanno cercato di resistere per anni alla fine divampa, lasciandoli desiderosi di prolungare quello che hanno scoperto. Purtroppo gli obblighi di William lo richiamano alla vita reale. Riusciranno William e Mike a ridurre la distanza tra loro e a trovare un luogo in cui le loro anime possano incontrarsi? La navigazione non sarà tranquilla, ma per il futuro luminoso che li attende vale la pena affrontare il mare agitato.
La tempesta aveva portato William nella sua vita e ora la normalità l’aveva portato via.
Mike e William sono due uomini che vivono vite completamente differenti, ma per loro da anni c’è qualcosa, c’è un punto di incontro: l’amore per il mare e il periodo di vacanza che si prende William dal lavoro.
Per staccare da tutto e da tutti William ama trascorrere quei giorni in Florida, a pescare e a godersi la pace delle uscite in mare, noleggiando la barca di Mike.
Tra i due si è instaurato nel tempo un rapporto amichevole, si sono un po’ studiati da lontano, senza tentare di approfondire di più la loro conoscenza.
Per Mike il lavoro è fondamentale, la sua barca è l’unica risorsa che ha per mantenere la figlia e la madre che dipendono da lui. Non è una vita facile e tante variabili non dipendono solo dalle sue capacità in mare. Una di queste variabili è il “passaparola” delle persone che gli stanno vicino, in una comunità in cui la mentalità è abbastanza chiusa.
Proprio per questo ai suoi occhi William è ancora più “intoccabile”: primo perché è un cliente, secondo perché non vuole rivelare agli altri la sua omosessualità, temendo i pregiudizi della gente.
Una tempesta però riesce a sconvolgere la loro routine, creando per entrambi l’opportunità di chiudere il mondo reale fuori dalle porte, permettendo così a Mike e William di lasciarsi andare, liberi di esplorare l’attrazione che provano.
Mike è un libro aperto per William, quando solo soli, non nasconde quello che prova per lui, ma non nasconde nemmeno le sue preoccupazioni e le difficoltà che affronta giorno per giorno guadagnarsi da vivere.
Per loro non sembra esserci veramente la possibilità di essere qualcosa di più nella vita di uno dell’altro, una volta che William avrà fatto ritorno a casa.
“Non ho capito cosa vuoi da me.” Mike deglutì con forza. Non voleva mettere fine a quello che stava succedendo, ma aveva bisogno di capire che cosa si aspettasse William.
“Tutto, ma solo quello che ti senti di dare. Lo so che abbiamo solo poche settimane e che poi le cose torneranno alla normalità.” William gli afferrò le spalle e Mike sentì il calore delle sue dita infondersi nella sua pelle.
Una cosa che mi è piaciuta moltissimo di Mike è stata quella di vederlo affrontare situazioni complesse con la figlia Carrie. Nonostante l’imbarazzo che prova nei suoi confronti, cerca le parole giuste per parlarle dell’amore tra persone dello stesso sesso, spiegandole le cose, anziché nasconderle la verità.
William invece non mi ha conquistato completamente. Nei confronti di Mike il suo comportamento è perfetto, ma per altri aspetti il suo personaggio mi ha lasciato perplessa. Dice di sentirsi in gabbia, in trappola, ma è una gabbia che si è costruito da solo, accettando di portare avanti l’azienda di famiglia per comodità. Il suo rapporto con i genitori è conflittuale, anche troppo e mi ha un po’ infastidito con i suoi atteggiamenti. Poi a un certo punto tutto sembra appianarsi in modo repentino ed è stata una situazione poco credibile ai miei occhi.
Andrew Grey rimane uno degli autori che preferisco, perché le sue storie sono sempre romantiche, coinvolgenti e piene di passione e anche questa volta non mi ha deluso.
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