Seguito di Dimmi che è vero.
♦ Dreamspinner press (12 Dicembre 2017) – acquistabile qui ♦
Credete nell’amore a prima vista?
Sanford Stewart proprio no. Anzi, crede nel suo esatto contrario, grazie al re degli Homo pomp, Sua Frociosità Pompato I. Sembra infatti che Darren Mayne non abbia altro scopo nella vita se non far piombare nel caos l’esistenza tranquilla e ordinata di Sandy, per il solo gusto di infastidirlo. Sandy lo odia e niente potrà mai fargli cambiare idea.
O almeno così vuol credere.
Ma quando il proprietario del Jack It – il club nel quale Sandy si esibisce nei panni della drag queen Helena Handbasket – gli si presenta con una proposta disperata, Sandy si rende conto che potrebbe essere giunto il momento di mettere da parte i suoi sentimenti per Darren; il gay bar dovrà infatti chiudere se qualcuno non convincerà Andrew Taylor, il sindaco di Tucson, a tenerlo aperto.
Qualcuno come Darren, il figlio illegittimo dell’uomo.
L’infallibile piano è il seguente: sedurre Darren e spingerlo a convincere il padre a rinnovare il contratto tra il club e l’amministrazione cittadina.
Semplice, no?
Sbagliato.
Solo quelli che hanno letto “Dimmi che è vero” possono capire con quanta ansia stessi aspettando il secondo libro della serie. Nel primo volume abbiamo seguito la storia d’amore di Paul Auster e Vince Taylor, abbiamo conosciuto i loro amici, le loro famiglie, il loro mondo.
In questo seguito l’autore ci trascina ancora di più dentro l’universo della comunità LGBT+ di Tucson, in Arizona, Stato che di certo non brilla per essere uno dei più “friendly” nei confronti dell’omosessualità.
Andiamo con ordine.
La trama è, se vogliamo, di una banalità sconcertante e usa tutti i cliché del classico romanzo rosa, ma cavoli è Klune quindi di certo la convenzionalità è scongiurata! I protagonisti sono Sandy/Helena, il migliore amico di Paul, nonché feroce drag queen, adottato dalla famiglia Auster dopo essere diventato orfano, e Darren Mayne, muscoloso “homo pomp” e fratellastro di Vince.
Sandy passa le sue giornate tra l’agenzia di assicurazioni nella quale lavora e il Jack It, l’unico vero locale gay di Tucson, esibendosi due volte a settimana con l’identità di Helena.
Darren è un attuario del comune e se vi state chiedendo che cosa diavolo sia sono quasi tentata di baciarvi perché io l’ho dovuto cercare su Google, lo confesso. Magari adesso vorreste che vi spiegassi il significato, ma perché togliervi il piacere di scoprirlo da soli? Ad ogni modo, Darren è considerato da Sandy il suo peggior nemico perché anni prima ha commesso una leggerezza ed è entrato nella lista nera anche di Helena, condizione ben più pericolosa.
“Che ci fai a piangere nell’armadio?” mi chiese. “Non l’hai più fatto da quando avevi tredici anni e non sapevi a cosa ti serviva il pisello.”
“Ho ucciso un uomo con il culo,” la informai in tono cupo. “E ora non so cosa indossare per incontrare il mio arci-nemico, che quello stronzo di Paul ha invitato al brunch. Inoltre, sono ancora un po’ ubriaco.”
“Io non sono uno stronzo,” ribatté Paul. “Tu lo sei.”
“Ah,” disse Nana. “Niente di diverso dai miei soliti martedì. Paul, liberati del corpo. Portalo in bagno, fallo a pezzi e poi sciogli i resti nell’acido. Io aiuto Sandy a vestirsi.”
Paul sospirò. “Già che tu pensi si possa fare la dice lunga su quanto sei fuori di testa.
“Sono vecchia,” rispose Nana. “Non devo più considerare le conseguenze. È la mia ricompensa per aver vissuto tanto, anche se alcune persone non sembrano essere d’accordo con il mio punto di vista. È per questo che non mi fanno più entrare da Safeway. Non apprezzano quando cerco di rubare il prosciutto o il sapone. Andiamo, Paul! Che fine ha fatto il tuo spirito d’avventura?”
Come avete notato dalla citazione ritornano alcuni dei personaggi del primo libro: i genitori strambi di Paul, ancora convinti che il figlio sia il “pony” di Vince; Nana, la nonna di Paul e il suo scurrile pappagallo Johnny Depp; Charlie l’ex buttafuori del Jack It, vero e proprio maestro di vita e Mike il proprietario del locale suddetto. Ci sono anche delle new entry, come la madre di Darren, Sherry, CoreyEllis, ma anche Kori Ellis, amico/a genderfluid di Sandy e l’odiato Caleb un twink “modaiolo” (adoro le etichette di Klune!) che tenta di mettersi in mezzo e ostacolare l’amore tra i nostri protagonisti.
È oggettivamente impossibile descrivervi questo libro senza togliervi il piacere di scoprirlo a poco a poco, sappiate solo che Helena, la nostra “eroina”, sacrificherà se stessa per salvare una cosa a cui tiene tantissimo e per farlo sarà costretta a fingere di apprezzare Darren che, dal canto suo, ci riserverà delle belle sorprese.
“Sì. Volevo parlarti.” Si scostò di qualche millimetro finché non fummo faccia a faccia, le sue mani sulle mie braccia, le dita che stringevano appena. Aveva dei begli occhi, se magari qualcuno avesse prestato attenzione a certi particolari, ma siccome io non lo facevo, li ignorai e mi preparai a sferrare la ginocchiata, perché mi stava troppo vicino e aveva un buon odore e…
“Riguardo a cosa?” domandai, interrompendo immediatamente quel corso di pensieri.
“Il matrimonio di Paul e Vince. Ho alcune idee.”
Aprii la bocca per informarlo che le sue idee non sarebbero certo state necessarie, dal momento che non avremmo ordinato barili di birra né ci sarebbero stati ubriachi che penzolavano a destra e a manca com’era nello stile Homo pomp. E anche per dirgli di togliermi immediatamente le mani di dosso, perché chi diavolo credeva di essere a toccarmi in quel modo come se ne avesse il diritto. Ero una regina, per l’amor del cielo, e non volevo che gente come lui mi sfiorasse nemmeno con un dito.
Ma dal momento che, a quanto pareva, in fondo in fondo ero davvero una testarda e coraggiosa eroina dei romanzi d’appendice, dissi: “Mi hanno appena assoldato per sedurti così da impedire la chiusura del Jack It. Quindi, se non ti spiace, dovrò succhiarti il cazzo mentre tu cerchi un modo per convincere il tuo freddo e bigotto padre a cambiare idea. Potresti essere così gentile e attenerti al piano? Mi semplificheresti parecchio le cose.”
Darren fece un verso strozzato.
“Merda,” sospirai. Non era così che sarebbe dovuta andare.
Cazzarola.
Libro bellissimo e a modo suo romantico, scritto con una audacia stilistica degna solo dei grandi e… completamente folle. Nel senso buono del termine.
Folli i dialoghi, folli i protagonisti, folli gli escamotage utilizzati per reggere più di 400 pagine di pura follia.
Per tutto il tempo, leggendo e ridendo, commuovendomi e arrabbiandomi, mi sono più volte chiesta: ma come gli è venuto in mente? Stupendomi tutte le volte di fronte alla dissacrante e schizofrenica tecnica narrativa di Klune. Su tutto regna l’amicizia e la solidarietà, vero tema portante di tutta la serie a mio parere. Inoltre, la non demonizzazione della diversità, in ogni sua forma, è il punto di forza di questo scritto che è un vero e proprio inno all’amore e alla accettazione, degli altri e di se stessi.
“Oh, smettila,” replicò Paul. “Cerca almeno di avere delle reazioni adatte alla tua età. E comunque, si può sapere perché te la prendi tanto? Avete fatto la lento-scopata? Oddio, l’avete fatta, non è vero? Scommetto di sì. Scommetto che ti ha scopato piano e tu ora sei nel panico. È stato bello? Avete lento-scopato e ora ti rendi conto di amarlo.”
“Non ho proprio idea di cosa parli.”
“Dai che hai capito, lui che ti guarda negli occhi mentre ti scopa lentamente. Le vostre anime sembrano fondersi, i cuori battono all’unisono, i respiri si mischiano mentre lui spinge il suo pene nel tuo buco fremente e ti fa incendiare la pelle con il calore di mille soli e tu sai, in quel preciso momento, che ti stringerà fra le sue braccia per sempre e tutto andrà bene. Poi venite nello stesso momento perché i vostri corpi sanno cosa desiderano l’uno dall’altro e siete così in sintonia e innamorati che tutto diventa meraviglioso. Dopo, rimanete a crogiolarvi nei vostri succhi e nell’odore del vostro amore finché il seme non si secca sulla vostra pelle e allora andate in bagno ridacchiando, dopodiché vi fate un piatto di bacon o uscite per uno yogurt. Hai capito, no? La lento-scopata.”
“Non esiste una cosa del genere!” sbottai.
“Sì che esiste,” insisté lui. “Lo sanno tutti. Ci sono articoli accreditati su Cosmo e BuzzFeed. Li ho letti. Dicono che ti fa ascendere a un livello superiore.”
Cosa posso dire di più? Tutte le stelline del mondo per questo altro piccolo capolavoro di un autore che saprà stupirvi, forse scandalizzarvi, eccitarvi, ma mai annoiarvi.
Mai.
♦
Il fatto che abbia trascorso la domenica e parte del lunedì con il naso affondato nel tablet, interrompendomi solo per preparare un minimo di pranzo e cena alla famiglia, rispondere a monosillabi e recarmi al lavoro perché costretta, dovrebbe far intuire piuttosto chiaramente il mio giudizio su questo libro. Sapevo che TJ Klune non mi avrebbe delusa, ho sempre amato il suo stile e aspettavo con ansia la storia dedicata a Sandy/Helena, fin dalla sua comparsa nel primo volume “Dimmi che è vero”.
Per chi non sapesse di chi sto parlando, e ritengo che si possano contare sulle dita di una mano, Sandy è il migliore amico di Paul, protagonista del primo libro, che due volte la settimana smette gli abiti del ragazzo timido, dell’impiegato perfetto che lavora in una compagnia assicurativa, per vestire quelli di Helena, perfida drag queen che si esibisce in un locale gay. Due personalità diametralmente opposte che convivono nella stessa persona:
“C’è una strana forma di energia nei minuti che precedono uno spettacolo. Una sensazione viscerale, quasi primitiva. L’aria è impregnata di eccitazione, e non solo. In quei momenti, non ero più il monotono Sanford Stewart. Il Sanford Stewart che lavorava come addetto ai reclami in una compagnia di assicurazioni. Il Sanford Stewart che si sentiva a disagio davanti a persone che non conosceva. Il Sanford Stewart che fingeva indifferenza quando tutti gli altri si innamoravano ed erano felici e lui restava indietro, sorridendo, annuendo e dicendo cose tipo congratulazioni o siete fatti l’uno per l’altro. A Helena non gliene fregava niente di Sanford Stewart. Perché quando ero lei, mi sentivo potente. Rispettato. Temuto. La gente veniva da lontano per assistere alle mie esibizioni, per vedermi dimenare sulla pista da ballo, per vedermi sudare e con i piedi sanguinanti su tacchi che sfidavano la forza di gravità. Ero stato addestrato dalla grande Vaguyna Poitira ed ero bravo nel mio mestiere. Sì, forse era l’ego a parlare per me, ma devi avere un ego smisurato se vuoi diventare una drag queen. Non puoi essere una queen umile se non vuoi essere sbranata.”
Mi fermo un attimo a questo punto, per inchinarmi alla bravura dell’autore, per aver saputo caratterizzare in modo splendido e dettagliato entrambi gli aspetti della stessa persona, ma, soprattutto, per aver spiegato cosa vuol dire essere, sentirsi una drag, anzi sembra quasi che lo abbia provato sulla sua stessa pelle e, se così non è, denota un’attenzione ed un lavoro di approfondimento notevole.
L’altro protagonista è Darren, definito Sua Frociosità Pompato I, re degli Homo pomp, che altri non sono se non ragazzoni, per la maggior parte universitari, palestrati, superficiali e presuntuosi.
Non voglio svelarvi la ragione per cui tra Darren e Sandy volano scintille, ma volano… eccome se volano; però il confine tra odio e amore è molto labile ed è estremamente facile passare dall’uno all’altro, soprattutto quando tutti intorno sono consapevoli dei sentimenti che nutre Sandy, se escludiamo Sandy stesso.
Senza giri di parole vi dico che dovete leggerlo, è un imperativo assoluto, solo TJ Klune riesce a far ridere e piangere contemporaneamente, un momento prima ti struggi e subito dopo scoppi in una risata liberatoria.
Ritroviamo in questa storia anche i protagonisti del primo libro e la strampalata famiglia che li circonda, i quali, di primo acchito, sembrerebbero dei pazzi furiosi, ma in realtà sono persone meravigliose che elargiscono amore e accettazione a piene mani e non si vergognano di mostrarsi come realmente sono, con i loro pregi e difetti, come tutti dovrebbero fare.
Solo un piccolo consiglio: non leggetelo di notte mentre gli altri dormono, potreste essere cacciati in malo modo, come è successo a me, che non riuscivo a trattenere le risate e quindi ho dovuto posticipare per finirlo.
Aggiungo solo una postilla per TJ, se mai avrà modo di leggere queste poche righe: voglio sperare che ci sia presto un nuovo libro che riguardi Corey/Kori, perché anche lui/lei ha bisogno del suo lieto fine e anche perché voglio assistere a un avvenimento che è stato annunciato e che, conoscendo Paul e famiglia, si preannuncia esilarante.
Ho tralasciato completamente la parte hot, ma non credo che avrete modo di trovare qualcosa da eccepire, anzi… potrete avere l’occasione di leggere una scena molto molto sensuale… e ora mi fermo sul serio!
Per entrambe le recensioni:
E ‘voto pieno’ a tutto lo staff della Dreamspinner per il lavoro dietro le quinte: dalla traduzione, che non deve essere stata semplice, all’editing e a… tutto!
Lady Owl: Milady:
Editing:
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