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La rabbia mi era cresciuta dentro come una creatura viva, con un cuore che batteva risuonandomi nella profondità del petto, cullandomi fino a farmi addormentare, per poi scuotermi al risveglio. Volevo vendetta, ma una vendetta repentina, a parte soddisfare la mia rabbia cocente, sarebbe stata inutile.
Feyre è determinata a raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di Tamlin e del Re di Hybern che minacciano di mettere Prythian in ginocchio. Per questo si è separata dall’uomo che ama e ha fatto ritorno alla Corte di Primavera. Ma per poter portare a termine il suo piano, dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo desiderio di vendetta. Sa bene, infatti, che un solo passo falso potrebbe condurre non soltanto alla sua rovina ma a quella di tutto il suo mondo. La ragazza sa anche che il Re di Hybern non si fermerà davanti a nulla, perciò, a mano a mano che la guerra si avvicina, dovrà decidere di chi fidarsi e cercare alleati nei posti più inaspettati.
Dopo un secondo volume che ho trovato favoloso, in cui niente è quel che sembra e vediamo un Rhys davvero splendido, il terzo volume, conclusivo, della serie ha un andamento del tutto diverso.
Se il secondo volume era un perfetto mix di azione e psicologia, lasciava lo spazio al lettore di conoscere i personaggi e le loro motivazioni e di amarli, in questo terzo volume lo spazio all’azione è preponderante.
Dopotutto la guerra è alle porte e il tempo ormai non basta per capire come fermare il Re di Hybern, che sembra essere sempre non uno, ma cento passi avanti rispetto ai Signori Supremi delle varie corti.
Ma ci sono altre cose da risolvere prima.
Feyre è tornata da Tamlin. La vediamo molto cambiata rispetto al primo volume, una Feyre matura, determinata, astuta che compie ogni mossa con abilità scacchistica.
In questa prima parte del volume ho trovato che gli eventi vengano proposti in maniera troppo veloce e affrettata, è chiaro che il centro della storia sia dopo, ma i capitoli risultano convulsi al limite del fastidioso.
Non ero certa di essere nata con l’abilità di perdonare. Non in caso di orrori inflitti a coloro che amavo. Se colpivano me non mi importava così tanto. Ma ero decisamente inamovibile se si trattava dei miei cari. Non riuscivo a sopportare l’idea di lasciare che quella gente se la cavasse dopo tutto ciò che aveva combinato.
Ma ogni azione ha una conseguenza, e per questo sicuramente la Maas ha messo insieme un intrigo complesso e non improvvisato in cui le Corti sono amiche e nemiche e ogni singola parola deve essere misurata.
In questo intrigo, una miriade di personaggi hanno il loro ruolo, e risulta un po’ difficile ricordare i dettagli che ci sono già stati forniti di tutti, ma anche se la parte psicologica, come già detto, è meno importante, la capacità di caratterizzare i personaggi, protagonisti o antagonisti rimane di prim’ordine.
Vediamo uno splendido Cassian, che in pochi gesti o parole ci conquista e fa sperare in una storia che gli conceda un po’ di gioia, un Lucien che ha ancora delle cose da dire, le sorelle, che seppur a tratti irritanti, sono vere, reali.
La parte del leone ovviamente spetta a Rhys, che anche se non ha più così tanto spazio come nel secondo volume, risulta comunque un personaggio indimenticabile.
Il legame tra Feyre e Rhysand è fondamentale per tutto quello che deve succedere.
Non fu un bacio delicato. Né morbido o indagatore.
Fu come se mi rivendicasse in modo selvaggio e senza controllo… fu un gesto liberatorio. E il suo sapore… il suo calore, le carezze bramose della sua lingua contro la mia… Casa. Ero a casa.
Una miriade di colpi di scena ci conduce verso un finale che mi ha convinto fino a un certo punto, ma che sono sicura piacerà a molte.
Nel complesso una buona conclusione della serie ma che dà la sensazione di aver rimesso insieme tutti i fili un po’ troppo in fretta, perdendo quella magia che aveva caratterizzato gli altri volumi.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
1. La corte di rose e spine – Potete leggere la nostra recensione QUI
2. La corte di nebbia e furia – Potete leggere la nostra recensione QUI
3. La corte di ali e rovina
3.1 A Court of Frost and Starlight – Inedito in Italia
concordo con te!
😉