♦ Traduzione a cura di Natascia Gandini
Dreamspinner Press, acquistabile qui ♦
Da tutta la vita Bryan ama perdersi in un mondo di fantasie western. Nella speranza di attirare l’attenzione di un vero cowboy, ogni volta che va nel suo locale preferito, si veste in un modo che induce perfino il suo coinquilino a chiamarlo “drag cowboy”. Quando Curtis gli offre una birra, però, Bryan non ha dubbi sul fatto che l’uomo sia un esemplare di quelli autentici. Ma riusciranno i due a spingersi oltre una notte di sesso incredibile dopo che Bryan avrà svelato a Curtis che l’unico cavallo che abbia mai cavalcato è un pony a una festa di compleanno?
Sapeva di non essere un cowboy. Non aveva nemmeno mai visto da vicino una mucca, e la cosa che si avvicinava di più a un cavallo era il pony che i suoi genitori avevano affittato per la festa del suo decimo compleanno. A tema cowboy ovviamente. Bryan amava i cowboy fin da quando riusciva a ricordare, anche se al tempo non aveva capito bene il perché.
Pur di far avverare le proprie fantasie, Bryan si è costruito una sorta di costume per andare nel suo locale preferito, vestendosi come un cowboy e, imparando da errori passati, stando attento persino all’usura di abiti e stivali per sembrare il più autentico possibile. Perché non vuole scimmiottare un cowboy, bensì attirarne uno, uno vero. Il problema è sapere cosa farne, di un vero cowboy: quando Curtis gli offre da bere, Bryan va quasi nel panico, rischiando di rovinare tutto.
“Non hai idea di quanto tu sia attraente, vero?” gli chiese Curtis tra un morso e l’altro al lobo dell’orecchio. “Di quanto ti desideri?”
Bryan sospirò disperatamente.
“Dimmi di no subito se non vuoi,” continuò Curtis. “O dimmi che posso averti. Perché hai acceso un fuoco dentro di me e presto non sarò in grado di fermarmi.”
“Sì,” rispose Bryan con un sussulto.
Bryan non è alla ricerca di quel genere di sesso anonimo che lo fa sentire sporco il mattino dopo e la passionale spontaneità di Curtis lo travolge, convincendolo di aver trovato ciò che stava cercando. Le insicurezze del ragazzo sono quasi tenere, in contrasto con la tranquillità del cowboy, che sa cosa desidera dalla vita ed è abbastanza vecchio per non accontentarsi di nulla di meno.
In poche pagine seguiamo i primi passi di Bryan nel mondo che l’ha sempre affascinato, tra cavalli e bovini al pascolo, fino a quando la speranza di aver incontrato l’uomo giusto per lui muta in certezza.
Una novella breve ma non affrettata, ben scritta, che racconta con la giusta dose di passione e dolcezza la nascita di un amore.
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