♦ Traduzione a cura di Claudia Nogara
Dreamspinner Press, acquistabile qui ♦
Il cowboy Danny Boone nasconde un passato travagliato e sogna un modesto futuro. Porta un nome che ha inventato dopo una notte di bevute, e di cui si pente da allora, e ha alle spalle una breve e luminosa carriera nel circuito del rodeo professionistico, terminata quasi con la sua morte dopo che il padre omofobo ha scoperto che è gay. Ora Danny sogna un pezzo di terra su cui costruire un ranch e un po’ di soldi per recuperare l’istruzione che ha dovuto trascurare. Nell’intimo nasconde il desiderio di trovare un bel ragazzo dall’aspetto effeminato con un carattere dominante: una combinazione più rara di un unicorno.
Nel ranch in cui lavora arriva un giorno da San Francisco un arredatore d’interni, Laurie Belmont, un uomo così bello da lasciare senza fiato persino i cavalli e tanto coraggioso da arrivare quasi a uccidere per proteggere Danny da un’aggressione. Laurie sta cercando il modo di sfuggire al controllo di una madre autoritaria, un padre debole e un fidanzato ricco e privilegiato. Ma nonostante l’innegabile attrazione fra il ragazzo di città e il cowboy, i loro mondi si trovano in galassie diverse, e tutti sanno che i cowboy non cavalcano unicorni.
Dopo “I cowboy non lo dicono” (qui potete trovare la nostra recensione), ritornano le storie di Tara Lain e dei suoi cowboy, in questo secondo volume della serie “Cowboys don’t…”.
Questa volta i protagonisti sono Danny e Laurie. Il primo lavora nel ranch di Rand e Kai (i protagonisti del primo libro, che ritroviamo con gran piacere), il secondo è di passaggio per una breve vacanza.
Due uomini in apparenza tanto diversi da non lasciar pensare, il alcun modo, che rappresentino ognuno il desiderio dell’altro.
Danny, silenzioso, introverso e riservato, con un passato da dimenticare. Laurie, una ventata travolgente di vitalità, ostinazione e allegria.
Ci sono così tante ragioni per cui una storia fra loro non possa iniziare, figuriamoci funzionare. Non ultimo la presenza di un fidanzato…
I personaggi sono ben caratterizzati. In particolare, nonostante la mia solita predilezione per i cowboy, in questo caso ho adorato Laure, che è riuscito a trasmettermi una forza e una consapevolezza di sé che ho ammirato.
La trama, interessante e accattivante, ha una buona struttura temporale, con un’evoluzione degli eventi non affrettata.
L’ambientazione spazia dalla vita nel ranch, all’aria di San Francisco e alle competizioni nei rodei, riuscendo a farti “assaporare” quel mondo tanto intrigante.
Lettura assolutamente consigliata per passare qualche ora emozionante e divertente.
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