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Uno sbirro novellino con tutta una vita davanti. Tre poliziotti con qualcosa da nascondere. Non c’è un limite di tempo per la vendetta.
Ryan “Cass” Cassidy, giovane recluta della polizia e bravo ragazzo, ha tutto ciò che può volere dalla vita: una bella moglie, un lavoro che ama e un bambino in arrivo. Quando si becca trent’anni di prigione per un crimine che non ha commesso, perde tutto. È stato incastrato dagli uomini che avrebbero dovuto proteggerlo.
Tredici anni dopo, Cass viene rilasciato con la condizionale e quei tredici anni gli hanno rubato ogni briciolo di bontà che aveva, sostituendola con la rabbia che alimenta la sua missione solitaria di farla pagare ai responsabili.
Bugie.
Inganni.
Manipolazione.
Non ci sono limiti che Cass non sia pronto a superare per vendicarsi, ma a volte anche i migliori piani possono fallire e lui si troverà a dover ballare con il diavolo, se vuole vedere completata la propria missione.
Quando esce il prossimo? Queste le mie parole non appena finito di leggerlo, poi, per mia somma delusione, ho scoperto che è un autoconclusivo e mi sono depressa; che dire… bello, bello, bello! Ok mi riprendo.
Cassidy è una recluta nella polizia, una brava persona, profondamente religiosa; viene incastrato per l’omicidio della moglie incinta e condannato a trent’anni di reclusione, e finire in prigione, per un poliziotto, è decisamente un problema. I parenti e amici gli voltano le spalle: solo Jared, suo cugino, gli rimane accanto e lo va a trovare tutte le settimane. In più fa parte di un MC e alcuni membri sono in quella prigione e come favore proteggono Cassidy. Cass, dopo un primo momento di shock, inizia a capire come funziona la vita dietro le sbarre e, tra un favore e un allenamento fisico, intesse le sue alleanze.
Cass passa tredici anni in prigione a meditare vendetta e a organizzarla, e vuole capire perché è stato incastrato. Entra in prigione gracilino e “a modo” e ne uscirà trentacinquenne pieno di muscoli, grosso e non più a modo. E per fortuna, visto quello che vuole fare… d’altronde il pesce più grosso mangia il pesce più piccolo, no?
Appena uscito mette in atto il suo piano diabolico contro gli ex colleghi che l’hanno incastrato: Adam, Neil e Charles, che hanno parecchi segreti da nascondere. Quindi con l’aiuto del Motor Club e di una cameriera, che non è chi dice di essere, inizia a tessere la tela.
All’inizio mi sono un pochino preoccupata perché l’autrice continuava a ripetere le cose, per esempio “Sono stato in prigione tredici anni, adesso sono uscito… perché sono stato in prigione…” e mi dicevo: “ok sei stato prigione l’ho capito, andiamo avanti?” Ma superato questo scoglio nei primi capitoli il libro l’ho divorato. Cassidy è un amore, ti viene voglia di aiutarlo nella sua vendetta, Adam e Neil invece sono simpatici come la sabbia nel costume bagnato, per non parlare della moglie di Neil… (ben le sta!). Vi dico solo questo: Adam è un marito violento ed egoista sia a letto che fuori, Neil adora il bdms e ha sposato una persona di cui non è realmente interessato, quindi corna a volontà. Amanda, moglie di Neil, accetta tutto e non si capisce bene perché, anche se… Mentre Lexie, moglie di Adam, sopporta botte e rapporti violenti perché non vuole rompere i voti matrimoniali (non mi esprimo). Quindi in tutto questo marasma è facile creare caos, se poi i due colleghi non sono più così uniti come tredici anni prima, meglio ancora. Mrs Gibson ha creato un intreccio strepitoso, fino all’ultimo credi a come si sono svolti i fatti ma poi, colpo di scena… e che colpo di scena! Rimani incollato alle pagine per scoprire cosa succederà. Si vendicherà? Moriranno? O finiranno in prigione? E tanto per gradire, quando tutto sembra andare bene taaaac… l’autrice perfida scocca il secondo colpo di scena BRUTTO!
Cassidy in tanti anni di prigione si è incattivito e indurito ma in fondo dentro è ancora un gran bravo ragazzo, uno di quelli che vorresti incontrare, almeno io di sicuro. Voi leggete la storia e poi mi direte se Team Cassidy o meno.
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