♦ Traduzione a cura di Aria Zanchet
Quixote Edizioni, acquistabile qui ♦
A qualcuno piace violento…
Terry Patterson, fotografo di Hollywood, ama il suo lavoro. Ma quando si parla di storie d’amore, non ha nulla da raccontare. Almeno non più. Da quando Phil Watts, produttore, si è improvvisamente trasferito a Toronto per un impiego decisamente remunerativo, Terry è deciso ad andare avanti con la sua vita. In fondo, la loro relazione era appena iniziata quando tutto è sfumato. Anche se è ancora innamorato di Phil, dopo tre anni, non è ora di lasciar perdere?
Phil ha imparato nel modo più duro che da una parte ci sono la professione e la carriera, dall’altra c’è l’avere qualcuno al proprio fianco da amare e di cui prendersi cura. Il lavoro di produttore a Toronto lo ha reso freddo e solitario, ma l’incontro inaspettato di una notte, in un bar, ha segnato una svolta. Ora che è tornato in città, Phil è pronto a sfruttare quello che ha imparato mentre veniva addestrato per diventare un Master, ed è determinato a reclamare il suo ragazzo.
Terry nota qualcosa di diverso in Phil, quando accetta con riluttanza la sua richiesta di incontrarlo. Anche se stenta a credere alle promesse dell’uomo, che gli dice che questa volta il suo cuore sarà al sicuro, non può negare l’intensità della chimica che ancora condividono. Quando Phil gli rivela le sue intenzioni, Terry è scioccato ma curioso. Quando discutono della possibilità di provare a instaurare una relazione con Terry nel ruolo di sottomesso e con Phil in quello di Dom, una cosa in particolare risveglia l’interesse di Terry. Phil parla di giochi di ruolo e c’è una fantasia che Terry ha sempre avuto, ma che è sempre stato troppo in imbarazzo per confessare.
Phil acconsentirà a soddisfare la fantasia più oscura di Terry?
Terry è dolce e insicuro, è un fotografo, non uno di quelli che osservano paesaggi, ma di quelli che immortalano personaggi famosi o che aspirano ad esserlo. Passa le giornate attorniato da gente fisicamente perfetta, ma non è attratto dalla loro bellezza perché Terry ha una sola persona in testa: Phil.
Terry si nasconde dietro la sua macchina fotografica, cerca di odiare l’uomo che lo ha abbandonato, ma nel profondo prova ancora speranza per una loro riunione.
Come se non mi fossi già fatto male abbastanza.
Non poteva concedersi il lusso di sguazzare nel dolore.
Phil era egocentrico e introverso, ma quando torna da Terry non lo è più. È rimasto per tre anni a Toronto, dove ha lavorato come regista e ha scoperto se stesso, ha esplorato un lato di sé che non riusciva a spiegare e che finalmente ora sa gestire.
Era stato un coglione.
Dopo sei solitari mesi e la fine delle comunicazioni con Terry, Phil aveva realizzato troppo tardi di non avere lottato per quello che davvero contava.
Tra Terry e Phil il rapporto è sempre stato fuori dall’ordinario, ma solo adesso Phil è pronto per prendere in mano la situazione e permettere a entrambi di ottenere ciò che nel profondo sognano.
Ora Phil non è più soltanto un uomo, è un Dom e vuole introdurre anche Terry al suo nuovo stile di vita. Phil ama il suo “tesoro”, adesso che ha alle spalle una formazione adeguata, sa riconoscere il comportamento e le necessità che Terry ha sempre dimostrato.
Spalle indietro, sguardo basso, non parlare prima che lo faccia io, inginocchiati ai miei piedi e chiamami “Signore”.
I due uomini cercano di conoscersi meglio, di essere sinceri l’uno con l’altro e di mettere in atto fantasie che li eccitano, ma che comunemente possono essere ritenute strane.
Ho arrancato molto nella lettura. Purtroppo vengono accennati tanti fatti successi nel passato che avrei preferito fossero raccontati in modo più approfondito. Si parla di un Phil, prima che tornasse da Terry, che noi non abbiamo mai incontrato, che possiamo solo immaginare ma di cui ci viene detto troppo poco. La crescita personale del personaggio è già avvenuta, è come se il lettore arrivasse tardi, fosse tagliato fuori. Il personaggio di Terry è leggermente più delineato; i suoi desideri sono gli unici presi in considerazione.
Il testo è scritto in modo semplice ed è, per me, troppo corto. Le emozioni dei due protagonisti sono solo accennate. Si parla di due uomini che provano questa nuova esperienza di vita, ma tutte le loro sensazioni, i dubbi, i tentativi, dove sono? In troppe poche pagine si passa dalla proposta alla “scena”. Il lettore deve immaginare tutto ciò che sta nel mezzo da solo.
Arrivata alla fine, ho avuto la sensazione di essermi persa un pezzo troppo grande di storia e ho voltato l’ultima pagina con l’amaro in bocca.
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