♦ Traduzione a cura di Karen Arreghini
Triskell Edizioni, acquistabile qui ♦
Davo è un ragazzo nella media. Ha un buon lavoro, una casa propria e passa i fine settimana al pub. Accetta completamente di essere gay, ma non vuole essere uno di quei gay effeminati. Gli piacciono il football, le altre attività maschili ed evita accuratamente tutto ciò che potrebbe essere considerato femminile, comprese le relazioni che durano più di quindici minuti.
Un giorno, l’amico e idolo gay di Davo non solo trova un fidanzato, ma adotta perfino una bambina. Davo è profondamente sconvolto e corre al pub. È proprio lì che incontra Lee, una ragazza carina dai capelli color ciliegia, con un bel vestitino e un paio di scarpe rosse a punta. Davo ne è affascinato, ma com’è possibile? Lui è gay, no? Poi Lee gli confessa di essere in realtà un ragazzo a cui a volte piace indossare abiti da donna. Stravolto da quell’attrazione così bizzarra per lui e le sue idee, Davo inizia un lungo cammino che lo porterà ad accettare se stesso senza dare importanza a ciò che pensano gli altri.
Mi resi conto di essere gay quando avevo undici anni. Essere gay significava essere un ragazzo a cui piacevano cose da ragazze. Essere gay significava essere picchiato a scuola e ridicolizzato dall’insegnante di ginnastica. Essere gay non era una cosa buona.
Non volevo essere gay. Afferrai tutta la mia collezione di My Little Pony, di cui mi ero amorevolmente preso cura negli anni, e la gettai nella spazzatura. E non piansi. Non tanto.
Ci si può innamorare di un personaggio già dalle prime battute?
Certamente se l’autrice riesce, con poche parole, a trasportarti nel suo mondo con estrema naturalezza, a farti provare le sue emozioni, se ti porta a condividere i suoi pensieri, le sue paure e riesce a farti rivivere i suoi piccoli, grandi traumi.
In “Tu sei la ragione” è quello che succede con Davo, ti entra subito nel cuore con la sua semplicità e la sua disarmante genuinità.
Dave Pederson, Davo per gli uomini, è un ragazzo gay di ventisette anni con un buon lavoro, una casa, una famiglia che ha accettato la sua omosessualità senza grossi drammi, degli amici sinceri e una vita piuttosto soddisfacente.
Evita accuratamente ogni tipo di relazione e qualsiasi cosa possa considerarsi anche solo vagamente femminile: i colori, il rosa in particolare, i volant, i glitter, i pizzi e i merletti sono tutte cose che potrebbero contagiarlo e trasformarlo in uno di quei gay che tanto disprezza.
Tutto il suo mondo sta, però, per essere messo in discussione da un incontro al pub con una giovane donna, Lee, verso cui prova un’inspiegabile attrazione, al punto da mettere in dubbio la sua omosessualità.
Scoprirà, in seguito, che Lee è in realtà un uomo a cui piace, occasionalmente, truccarsi e vestirsi da donna… un duro colpo per un macho come Davo.
L’interesse e l’attrazione che, nonostante tutto, prova per Lee lo getteranno in uno stato di confusione e indecisione, per cui dovrà rivolgersi spesso ai suoi amici fidati, Jake e Patrick, protagonisti del primo libro della serie che ritroviamo, con immensa gioia, nel loro nuovo ruolo di genitori iperprotettivi, e, altrettanto spesso, si affiderà al suo oracolo personale, Mr. Magic 8 ball.
Sarà bravissimo Lee che, con dolcezza e tatto, riuscirà, pian piano, a far accettare a Davo i vari tratti della sua personalità, fino a diventare indispensabile, insinuandosi sempre più nella sua vita e nel suo cuore.
Mi faceva provare cose che non avevo mai sentito prima. Mi faceva desiderare di essere una persona migliore. Un uomo migliore. Un amante migliore. Un compagno migliore. Mi aveva aiutato a scoprire cose di me stesso che non mi piacevano e che stavo lavorando per cambiare. Mi aveva aiutato a crescere. Mi aveva fatto pensare a qualcosa di più di solo qualche minuto con un uomo. Mi aveva fatto pensare all’ora successiva. Al prossimo appuntamento. Al prossimo mese. Al prossimo anno.
Un libro divertente e tenero, sensuale e dolce, che rappresenta un percorso di crescita e consapevolezza, di amore e accettazione, perché la vita di un gay super macho può anche tingersi di rosa, essere decorata da fiocchi e lustrini senza per questo essere discriminata.
Quando avevo sette anni, capii cosa significasse essere gay. Quando avevo ventisette anni, capii che essere gay era una questione di meccanica. Ma essere Davo significava fare quello che sentivo essere giusto. Per me.
Se ancora siete in dubbio sul leggere o meno “Tu sei la ragione” potete sempre rivolgervi a Mr. Magic 8 ball.
Concentratevi, ponete la domanda e scuotete la palla per ottenere la vostra risposta.
- Magic 8 ball dovremmo leggere “Tu sei la ragione”?
- I segni indicano di si
- I suoi personaggi ci entreranno nel cuore?
- Senza alcun dubbio
- Riusciremo, durante la lettura, a svolgere funzioni vitali come mangiare e dormire?
- Non ci contare
Ecco, l’oracolo ha parlato…buona lettura!
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