E se fosse troppo difficile superare un brutto periodo?
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Lane: essere un infermiere è tutta la sua vita, almeno finché Mike non lo spinge contro una porta e lo bacia come nessun altro, lasciandolo a chiedersi come potrà, da quel momento in poi, vivere senza quell’uomo fantastico al suo fianco. Ma sotto l’aspetto esteriore, calmo e dolce, che Mike mostra al mondo, si cela qualcosa di oscuro e pericoloso. Lane sarà in grado di affrontare il mostro nascosto o quell’oscurità finirà per divorare entrambi?
Mike: non può cancellare la devastazione che quella bomba ha causato, o riportare indietro il suo amico, ma può trovare rifugio tra le braccia di Lane… o almeno così pensa. Una notte insieme è troppo da gestire e il passato lo travolge, riportandolo al dramma a cui ha assistito. È faticoso tenere a bada i ricordi che insinuano nelle profondità della psiche, rendendo la vita difficile da sopportare. Riuscirà Lane a salvarlo, oppure Mike spingerà entrambi troppo oltre, quando il passato minaccerà di sopraffarli?
Due uomini ancora alla ricerca di una propria identità ma con un legame indissolubile che li unisce, un gruppo di commilitoni legati non solo dai ricordi ma da una vera amicizia e poi il fantasma di quella guerra che non riesci ad allontanare e ti tormenta ogni minuto, quello che ormai chiamiamo disturbo post traumatico da stress.
Questi gli elementi che caratterizzano il terzo libro della serie Only you. Un volume sofferto, che entra sotto pelle.
Mike lo salutò con un gesto veloce e poi sparì. Lane si sentì come se il cuore gli fosse stato strappato.
L’angoscia che porta Mike a soffrire intensamente, il rifiuto di ammettere il suo DPTS perché vorrebbe dire ammettere di essere un debole, gli scatti incontrollabili che feriscono moralmente e fisicamente l’uomo che ama, sono la base di una storia di vera amicizia che, se per due dei personaggi si tramuta in qualcosa di ancora più intenso, continua a essere la base di quel rapporto che la guerra ha costruito e il ritorno alla cosiddetta normalità non riesce a distruggere.
Sei uomini alla ricerca di un nuovo domani, di una normalità che gli orrori a cui hanno assistito rendono difficile; sei uomini per cui la vita condivisa sui campi di battaglia vale più di ogni altra cosa portandoli a essere una famiglia.
Gli mancava. Diavolo gli mancavano tutti. Una stilettata di dolore gli perforò il petto.
Nessuna paura a mostrare il proprio lato debole, nessuna remora a chiedere sostegno e aiuto, nessuna remora a darlo, questa è la famiglia.
Una storia non solo d’amore, dove finalmente i protagonisti abbracciano, in tutti i sensi, il loro cuore e lo aprono all’altro, a quella che è la loro metà mancante, ma anche una storia di riscoperta di se stessi, di ritorno alla vita.
La guerra era dura e spietata; cambiava le persone, rendendole vulnerabili a emozioni incontrollate.
Mike si nasconde, cerca sicurezze nel suo lavoro, proteggere gli altri lo fa sentire meno debole, ma è con Lane che affronta finalmente la realtà. Lane è l’uomo giusto per lui, non solo perché da infermiere aiutando gli altri riesce a porsi nel giusto modo per comprendere e affrontare i momenti bui, i flashback di Mike, ma anche perché Lane affronta le proprie paure e la vita di petto alla ricerca di un futuro vero, non solo di sopravvivenza.
Due uomini che si completano, che accetteranno le loro fragilità e che comprenderanno che per uomini con il loro trascorso, con il loro passato, la ricerca del futuro passa per la famiglia, quella nata dalla vita non dal DNA.
Era dolce come il miele, bollente come un giorno d’estate nel Sud. Lane era il suo posto felice.
Un libro che ho apprezzato non solo per i temi trattati che avrebbero potuto essere ancora più approfonditi ma anche per lo stile, asciutto e semplice ma intenso, che mette a nudo i pensieri dei protagonisti e li rende reali.
«Non riesco a credere che tu mi voglia. Davvero, non sono niente di speciale.»
[…]
«Lo sei per me.»
Una serie veramente apprezzabile che consiglio assolutamente.
Recensione a cura di:
Editing:
La Serie.
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