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Ward “King” Kingston prende sul serio il ruolo di paladino, forgiato dal fuoco e dalla tragedia. Quando gli viene chiesto di proteggere il figlio del suo amico generale a quattro stelle, King viene trascinato di nuovo nel mondo delle operazioni segrete governative, con un incarico che riporta a galla ricordi dolorosi del suo passato. Non appena conosce Leo, in mezzo al caos dell’isolamento di un sito segreto, gli è chiaro di non aver mai affrontato una sfida come quella, una che metterà alla prova il suo granitico senso del controllo.
Leopold de Loughrey è un genio incompreso. La sua ansia e le sue insicurezze vanno su di giri quando viene reclutato forzatamente per lavorare a un progetto top-secret. Terrorizzato da cosa significhi il suo ruolo di “risorsa inestimabile”, il suo stress lo porta a scappare, a discutere e a eccedere in scoppi d’ira che minacciano il progetto e il suo futuro. L’arrivo di King è come quiete in mezzo alla tempesta, per lui e i suoi frenetici pensieri.
King e Leo non potrebbero essere più diversi, eppure, mentre si fanno strada tra i pericoli di un’operazione segreta gestita da più agenzie e affrontano minacce sconosciute, potrebbero essere proprio le loro differenze a salvarli. Nessuno dei due pensa che ci sia ad attenderli un lieto fine, ma potrebbero essere smentiti dai loro cuori… se riusciranno a sopravvivere a un tradimento letale.
In questo libro entra in scena King, che deve proteggere il figlio del Generale de Loughrey mentre lavora per l’NSA. Essendo amici accetta volentieri e i ragazzi della squadra rimangono a casa, tanto cosa vuoi che succeda? Come fosse facile, se c’è di mezzo il governo.
King viene portato in un bunker attrezzato di computer vari e lì conosce di persona Leo (mentre prima era solo un nome citato dal padre in lunghe telefonate), e scopre a cosa il ragazzo sta lavorando. Leo ha venticinque anni ed è un genio del computer; deve creare un super programma per proteggere il suolo americano da probabili attacchi hacker futuri, solo che le cose non sembrano andare molto bene. Leo infatti ha una mente particolare e non riesce a lavorare se è sotto pressione, perché va in tilt. E l’agente Bowers della NSA riesce a mandarlo in tilt, e se lui va in tilt non lavora e sparisce (e già normalmente riesce a eludere le telecamere e andare via).
[…] Quel tizio è uno stronzo,» ringhiò Leo. «Non pensare che mi scorderò quello che ti ha detto. Vediamo quanto gli piacerà quando si sveglierà domani mattina e si ritroverà con varie iscrizioni a siti porno gay. La sua casella della posta in arrivo sarà sommersa da così tanti uccelli che sarà costretto a cambiare il suo nome in Oscar Mayer.»
King lo guardò sbattendo le palpebre prima di gettare la testa all’indietro e ridere: un suono tonante che fece sorridere Leo. L’uomo gli gettò un braccio attorno alle spalle e lo condusse dall’altra parte della strada, verso il veicolo dietro alla chiesa. «A quanto pare torni a casa.»
Le parole vennero assorbite e Leo fu pervaso da un’ondata di felicità. Prima di sapere cosa stava facendo, gettò le braccia attorno all’ex soldato e lo abbracciò.
«Grazie.»
Così King al suo arrivo trova un clima un po’ ostile e nevrotico, ma conoscendo il ragazzo dai racconti del Generale sa come prenderlo; quando le cose sembrano migliorare, però, subiscono un attacco da parte di un commando russo (alla faccia del bunker super sicuro!). King riesce a far fuggire il ragazzo e decidono di non tornare al bunker, ma di andare a casa di Leo, che è una piccola fortezza. In questo modo Leo può star tranquillo in un ambiente sereno e magari riuscire a lavorare meglio, almeno finché non scoprono di essere stati traditi e si scatena un caos di proporzioni bibliche…
Abbiamo sempre visto King come capo ma non direttamente sul campo, poterlo ammirare in azione è favoloso: è una macchina da guerra spettacolare, burbero ma anche dolce. Vediamo inoltre un suo lato molto particolare, perché riesce a capire i bisogni di Leo che, quando si immerge nel suo mondo cibernetico, si perde e deve avere qualcuno che gli guardi le spalle. Chi meglio di King?
L’attrazione è immediata e, che siano due begli uomini, non guasta, inoltre King ha un fisico da paura e attira lo sguardo. L’innamoramento, però, inizia piano piano, dolcemente, lasciando il tempo a noi lettori di conoscerli meglio, di capire i loro punti di forza e quelli deboli, coerenti con la convivenza forzata causata dal lavoro di Leo, che ha un programma da creare.
Se avete letto gli altri libri della serie, questo non può mancare. E se non li avete letti, andate a farlo, così potrete conoscere il Re di Quadri in tutto il suo splendore!
L’opinione di:
Editing:
Qui le recensioni dei primi volumi della serie.
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