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L’ex sergente sanitario delle Forze Speciali Russell “Red” McKinley è qualcosa di ferito, come il fatto che può impiegare una vita a garanzia, se mai lo faranno. Le cicatrici che si trovano dietro sono profonde, e convivono con il disturbo da stress post-traumatico significa lottare spesso contro i ricordi del proprio passato. Le ferite segnalate mentre lavorava in un caso di protezione esecutiva con i suoi colleghi e comproprietari di Four Kings Security hanno un nuovo spinto con forza in superficie vecchi patemi, ma Red il dolce e sexy fotografo di moda Lazarus Galanos.
Laz non può negare che stia nascendo qualcosa di speciale con rosso, ma anche lui ha delle ferite. Esita a buttarsi in una nuova relazione dopo la fine dell’esplosione della sua ultima relazione. L’esperienza gli ha insegnato a dubitare del proprio giudizio quando si tratta di uomini. I ragazzi che sembrano troppo belli per essere veri di solito lo sono, e nessuno sembra più perfetto di rosso.
Quando qualcuno tenta di ucciderlo, Red è determinato a tenerlo al sicuro. Il fotografo può non essere un cliente, e l’ex soldato è ancora fuori servizio, ma Laz è uno dei loro, e per i Kings nulla conta più della famiglia.
Mentre l’immagine è in corso, dovrei diventare sempre più intimi, ma riusciremo a trovare un modo per guarire l’un l’altro e correre il rischio di amare, o le loro insicurezze e paure gli costeranno un futuro insieme?
La serie “Four Kings Security” racconta le storie di un gruppo di veterani che hanno aperto un’agenzia di sicurezza privata e il componente di controllo delle vicende è forte ma non preponderante, perché al centro di tutto in realtà c’è il concetto di famiglia: i Kings sono una famiglia, formattati nel sangue sul campo di battaglia e forgiati nella sofferenza condivisa. I rapporti tra i vari personaggi sono il punto di forza di questi romanzi, non solo l’amore che lo sboccia tra i protagonisti ma anche i legami affettivi che uniscono tutto il gruppo: si ride per il buffone di Ace ei guai che combina per l ‘ esasperazione di King, ci si commuove per l’amore sincero che lega il gruppo di amici e li aiuta a vincere i fantasmi del passato, ci si emoziona per il coraggio che dimostrano in azione e nel momento in cui decidono di accedere al loro cuore tutto ‘amore.
Non aveva mai avuto una reazione tanto forte nei confronti di una persona che aveva appena conosciuto. Il suo istinto di protezione era partito in quarta, soprattutto dopo che Laz era rimasto ferito durante una lite con il suo ormai ex fidanzato. Il fotografo si era aggrappato a Red, che lo aveva tenuto stretto. Nessuno lo aveva mai guardato come Laz, come se lui fosse tutto ciò di cui aveva bisogno.
Il primo incontro tra i protagonisti di questo secondo volume della serie era avvenuto nel romanzo precedente, quando il fotografo di moda Laz era stato aiutato dai Kings a sfuggire a un fidanzato geloso e si era buttato alla cieca tra le braccia di Red in cerca di protezione. Rimasto ferito in azione, Red si sta riprendendo proprio quando Laz ha di nuovo bisogno di aiuto, perché all’apparenza qualcuno sta cercando di ucciderlo.
Il pretesto con cui l’autrice riunisce i due protagonisti all’inizio sembra un po’ forzato, troppo simile a quello utilizzato nel primo libro della serie, ma glielo si può perdonare andando avanti con la lettura, perché il rapporto che si sviluppa tra i due uomini è toccante. Meno irruento e spaccone rispetto ad Ace nel primo romanzo, Red si presenta come un protagonista quasi fragile dietro alla maschera sicura; in particolare, scoprire i dettagli del passato terribile che ha condotto i Kings alla vita civile ce lo fa vedere sotto una luce nuova, portando in evidenza dei traumi che hanno lasciato cicatrici profonde in lui.
Nel medesimo tempo, però, Red è ironico e scanzonato. Gli scambi di battute tra lui e Laz sono divertenti e bilanciano i punti più oscuri della storia: creano una buona alternanza tra le parti leggere e quelle drammatiche, dando a mio avviso a questo libro una maggiore intensità rispetto al precedente.
«Dimmi che sono l’unico che può fare questo,» gli chiese. «Ti prego, Laz. Nessun altro.»
«Nessun altro,» gli assicurò Laz. «Solo te. Dimmi che sono abbastanza per te.»
«Oh, tesoro, sei più che abbastanza. Sei tutto.»
Anche Laz si porta dentro le ferite di una vita sofferta, colpi meno violenti di quelli subiti da Red in guerra ma non per questo meno dolorosi. Il fotografo potrebbe sembrare una vittima indifesa, tuttavia possiede una grande forza d’animo e lo dimostra soprattutto nel momento in cui scopre la profondità del dolore che Red si porta dentro e non fugge, anzi se ne fa carico e lo aiuta a superarlo.
L’intesa fisica tra i due uomini è totale e porta una scena molto passionale, ma quello che ho preferito è l’ironia con cui Red e Laz si stuzzicano e incitano a vicenda, la loro capacità di non perdere mai il sorriso. Il lato più attivo della storia ruota intorno al lavoro di Laz come fotografo nel mondo della moda ed è forse quello più debole della trama, con vari intrighi e rivalità che affondano le radici nel suo passato. Dopo aver letto sia questo che il libro precedente, comunque, è evidente che questa serie è concentrata più sulla parte romantica e personale che su quella azione, quindi una volta accettata quest’impostazione delle storie è in grado di godersele appieno, perché Charlie Cochet è molto brava a creare storie d’amore che gruppi di personaggi intriganti e simpatici.
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