♦ Triskell Edizioni.
A seguito di un attacco da parte della Coalizione, il team leader dei THIRDS, Sloane Brodie, rimane seriamente ferito, e Dexter J. Daley giura che Beck Hogan pagherà per ciò che ha fatto. Ma i piani di vendetta di Dex hanno vita breve. Con Ash ancora in congedo per via delle ferite riportate, Sloane in ospedale e la Destructive Delta nel mirino della Coalizione, il tenente Sparks non vuole rischiare. La squadra di Dex viene tolta dal caso e le indagini passate a un altro team leader: Sebastian Hobbs.
Dex si rifiuta di farsi da parte mentre un’altra squadra dà la caccia a Hogan, e così decide di mettere a frutto le sue capacità di detective per trovare Hogan prima della Theta Destructive, costi quel che costi.
Con una lunga e dolorosa convalescenza davanti a sé, l’ultima cosa di cui Sloane ha bisogno è che il suo compagno se ne vada in giro a fare ricerche in città, specialmente se le sue bugie – anche se a fin di bene – iniziano a sfuggirgli di mano. Sloane conosce fin troppo bene il desiderio di vendetta, ma ci sono cose più importanti, come l’uomo che ha giurato di stagli accanto.
Quando Dex si avvierà verso un sentiero oscuro, sarà compito di Sloane mostrargli cosa c’è in gioco e dare finalmente un nome a ciò che ha nel proprio cuore.
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Che cosa posso dire su questo quarto capitolo della serie THIRDS se non: grazie Charlie! Grazie per averci regalato un altro piccolo gioiellino, che se possibile è ancora più bello, emozionante e avvincente dei precedenti!
Ciò che ho sempre apprezzato di quest’autrice è la scrittura scorrevole e dinamica, dal ritmo incalzante, quasi cinematografico, qualità che ritroviamo da subito, dalla prima scena, e che non ci abbandona mai, passando da parti di concitata azione, a momenti emotivamente strazianti, da attimi di una tenerezza immensa a momenti di profonda ilarità, senza tralasciare le scene hot, che qui raggiungono un livello di coinvolgimento incredibile (dico solo una cosa, latex bianco :D).
Vi avviso subito, se volete godervi ogni singolo colpo di scena e ogni rivelazione, non continuate la lettura di questa recensione, perché la mia emozione è talmente grande che non riuscirò a contenerla e finirò sicuramente per rivelare qualcosa di troppo.
Bene, ora che siete stati avvisati…
Si comincia subito da dove ci aveva lasciato la nostra sadica autrice: Sloane ferito gravemente e Dex disperato. Lui e Ash seguono l’ambulanza che trasporta il loro caposquadra all’ospedale, dove sono ben presto raggiunti dal resto della squadra e dal sergente Maddox. Sloane viene sottoposto a un intervento, e a Dex non resta che aspettare, ma nel suo animo le emozioni si agitano come animali impazziti.
Non poteva lasciare Sloane là dentro tutto da solo. Sloane odiava gli ospedali. E se si fosse svegliato e avesse dato di matto? Se non avesse capito dove si trovava? E se fosse successo qualcosa e Dex non fosse stato presente? Non poteva perdere Sloane proprio ora. Non era il suo momento. Non avevano ancora avuto abbastanza tempo insieme! «Non sei l’unico ad avere bisogno di lui.» Dex si calmò. Non tanto per le parole di Ash, ma per la sottile disperazione dietro di esse. Ash lo rimise a terra e Dex si voltò, l’espressione sul volto sporco di polvere del compagno gli tolse tutta la voglia di lottare. Non aveva mai visto il burbero agente così indifeso, e nonostante avesse chiaramente anche lui le proprie paure, Ash incontrò il suo sguardo. «È tutta la mia famiglia. Lasciagli fare il loro lavoro. È la cosa migliore che possiamo fare per lui.»
E qui devo ammetterlo, una lacrima ha cominciato a formarsi all’angolo degli occhi, non solo per lo smarrimento e la sofferenza di Dex, ma anche per il dolore e la sottile disperazione di Ash, che con una sola frase riesce a rubarti il cuore, cancellando tutta la diffidenza che aveva suscitato nei romanzi precedenti.
E quella lacrima non è rimasta sola molto a lungo, man mano che la storia si evolve, e vediamo Dex disperato al capezzale di Sloane,
«Devi stare bene. Ho bisogno che tu stia bene. Maledizione, ho bisogno di te. Mi hai promesso un pomeriggio a letto, ricordi?» Una lacrima gli scivolò lungo la guancia e lui l’asciugò in fretta. Va tutto bene.
e quando poi crolla tra le braccia di suo padre, a quel punto le lacrime già stavano rotolando copiose sulle guance.
«Avrei dovuto esserci io…» Tony si allontanò e prese il volto di Dex tra le mani. «Smettila. Conosco Sloane. Avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per tenerti al sicuro. Dimentica ciò che sarebbe dovuto o potuto succedere e pensa a come potrai essere presente per lui quando si sveglierà. Avrà bisogno che tu ti prenda cura di lui, e sappiamo entrambi che con tutto quello che Sloane ha passato nella sua vita, si merita una brava persona che si occupi di lui, anche se è troppo testardo per ammetterlo. Okay?»
Come dite? Ah ma voi volete sapere cosa ne è del nostro giaguaro preferito?
Beh, diciamo che alla fine ne esce vivo, anche se costretto ad un riposo forzato, riposo che lo porta, per varie ragioni, a risiedere a casa di Dex, ponendolo di fronte alla realizzazione di quanto si sia evoluta la sua relazione col giovane umano.
Ma nonostante Sloane sia ormai fuori pericolo, nell’animo di Dex sta facendo capolino un’oscurità insospettata (o forse no!?) che lo porterà ad imboccare una strada fatta di rabbia, azioni sconsiderate e bugie, che metterà in serio pericolo non solo la sua vita, ma anche la sua relazione con Sloane, il quale d’altronde non è da meno, trincerato com’è dietro al proprio orgoglio, a cui si aggiungono le strane reazioni della propria parte animale.
Le labbra gonfie per i baci e il volto arrossato del suo partner portarono il suo felino interiore più vicino alla superficie. Che diavolo gli stava succedendo? Negli ultimi tempi la bestia che aveva dentro sembrava agitarsi alla minima provocazione, specialmente quando era coinvolto Dex. Sloane non riusciva a spiegarsi quell’improvvisa ferocia. Da quando il bisogno che aveva di Dex era diventato così grande che il solo pensiero di lui insieme a qualcun altro lo faceva ringhiare di una rabbia che scaturiva dal profondo?
Ma questa non è solo la storia di Dex e Sloane, questa volta l’autrice ci ha regalato un romanzo più corale, dove finalmente vengono messi in luce le complesse relazioni che legano gli altri membri della squadra. E così, ritroviamo Hobbs, che si dimostra di una dolcezza incredibile in una delle scene più belle di tutto il libro
Con un urlo furioso, Dex diede un calcio al suo armadietto, per poi aprirne lo sportello con uno strattone e chiuderlo con violenza, ogni volta sempre più forte, nel tentativo di farlo a pezzi. Era vagamente consapevole degli altri agenti che lo circondavano, ma non gliene importava. Gli batteva forte il cuore e gli sembrava di avere il volto in fiamme mentre continuava a pestare l’oggetto inanimato che aveva davanti. Una presa d’acciaio gli si serrò su un braccio e lui si voltò di scatto caricando il pugno. Mancò il colpo. Un paio di braccia grosse come tronchi d’albero lo avvolsero, schiacciandolo contro un corpo solido. Ma che cazzo? Dex cercò di lottare, con il volto premuto contro il petto di qualcuno, fino a quando non udì le parole bisbigliate contro il suo orecchio. «Va tutto bene.» Dex si calmò. Conosceva quella voce, tuttavia era certo di non averla mai sentita tanto chiaramente prima di allora. Com’era possibile? Spostando leggermente la testa all’indietro, notò il nome dell’agente ricamato sull’uniforme. E. Hobbs. «Hobbs?» Le braccia intorno a lui lo strinsero, e qualcosa dentro Dex scoppiò. Si aggrappò a Hobbs e sprofondò il volto contro il suo petto.
Hobbs che rivela i suoi sentimenti per Calvin e il suo terrore che tutto possa cambiare tra lui e il suo migliore amico.
«Che sta succedendo tra voi due?» Dex si assicurò che lo spogliatoio fosse vuoto prima di parlarne. «Andiamo. Qui dentro ci siamo solo tu e io.» Si era preoccupato per i suoi compagni di squadra sin da quando si erano conosciuti. Fin dall’inizio gli erano sembrati fuori fase, e anche Rosa aveva fatto un commento a Dex a quel riguardo. Erano passati dei mesi, e si stavano ancora girando intorno in punta di piedi. Hobbs scrollò le spalle. «Niente.» «Non dire così. Ero in quella stanza d’ospedale, ricordi? Giocare a hockey con le tonsille del tuo migliore amico non è niente. Struggersi e imbronciarsi e avere un’aria assolutamente infelice non è niente.» Hobbs tolse il braccio dalle spalle di Dex per stringersi insieme le mani, gli occhi verdi pieni di preoccupazione. Per essere un Teriano grande e spaventoso, a volte Hobbs era davvero tenero. Quei due dovevano davvero darsi una svegliata. «Ho paura.» «Di cosa?» A Hobbs sfuggì un sospiro sofferto, e Dex provò compassione per lui. «Di perderlo.»
E ritroviamo Ash e Cael, il primo intrappolato nella propria incapacità di superare i traumi del passato, il secondo deciso a cercare di andare avanti, ma palesemente incapace di farlo.
«No, non credo che Cael starebbe meglio con qualcun altro, perché nessuno potrebbe mai amarlo quanto lo amo io. Non ho mai incontrato nessuno come lui. Quando lo guardo, non so cosa fare di me.»
Ritroviamo anche Lou, l’ex di Dex, che sembra aver abbandonato del tutto ogni avversione per i Teriani, al punto di intraprendere una relazione con il barista del Dekatria, Bradley, e che svolgerà un ruolo chiave dando un bello scossone mentale sia a Dex che a Sloane nel momento in cui tutto sembrerà sul punto di crollare.
«Sei incazzato perché sai che è vero. Fai il duro, scherzi per nascondere la rabbia che hai nel cuore perché te li hanno portati via e i responsabili non sono mai stati trovati. E questo?» Lou indicò la stanza attorno a sé. «Questo non farà svanire il dolore. Non riporterà indietro i tuoi genitori e non cambierà quello che è successo. Smettila di vivere nel passato e pensa al tuo futuro. I tuoi genitori non ci sono più, Dex, ed è tragico, ma sei stato così fortunato da trovare una nuova famiglia che ti ama allo stesso modo. Hai un padre adottivo che darebbe la vita per te. Un fratello minore che ti ammira come se fossi il più grande eroe mai vissuto, e un Teriano meditabondo che ha bisogno di te più di quanto sia pronto ad ammettere. Non darli per scontati, Dex, o un giorno ti girerai e ti ritroverai da solo, e te ne pentirai per il resto della tua vita.»
Un ruolo importante lo avrà anche Seb, il fratello di Hobbs, che prenderà in mano le indagini ufficiali quando la Destructive Delta sarà esonerata, e che li sosterrà anche quando intraprenderanno la via della non ufficialità, facendoci intravedere un pezzo di storia, quella tra lui e il medico legale, il Lupo Teriano Hudson, che aspetta solo di essere raccontata.
«No, tu eri… sei, un ottimo caposquadra. Avevi ogni diritto di essere incazzato con me. La mia parte felina ha cercato di prendere il controllo e io gliel’ho permesso. Ho ceduto il controllo.» Seb incontrò lo sguardo di Sloane, e i suoi intensi occhi color smeraldo lo inchiodarono sul posto. Riusciva a vedere il felino dietro gli occhi dell’amico. Vedeva la ferocia della tigre Teriana che lo fissava. «Non sto cercando delle scuse per ciò che ho fatto, ma quando il tuo lato felino trova il suo compagno, lotterà con tutte le sue forze contro di te, Sloane. Potresti anche pensare di avere il controllo, ma…» Seb si lanciò un’occhiata sopra la spalla, e Sloane seguì il suo sguardo fino a Dex, che stava ridendo e scherzando con suo fratello. Qualcosa si agitò dentro di lui e si voltò per guardare il collega, che continuò con voce seria. «Quando sarai sul punto di perderlo, vedrai chi sei veramente, che cosa c’è dentro di te. Te lo garantisco, è terrificante.» Merda. Seb lo sapeva? «Spero che il tuo lato umano sia più forte di quanto lo è stato il mio.»
Quello che permea tutto il romanzo in definitiva non è altro che il senso della famiglia, una famiglia che non è data solo dai legami di sangue, ma anche e soprattutto dall’affetto, dall’amore, dal senso di appartenenza e protezione.
Sloane si guardò intorno nella stanza, piena dei loro compagni di squadra. La sua famiglia. Avevano rischiato tutto per aiutare Dex. Non avevano mai esitato a fare ciò che serviva per sostenersi a vicenda. Bisticciavano e litigavano, si davano sui nervi a vicenda, sbagliavano e a volte dovevano essere rimessi in riga, ma non smettevano mai di essere una famiglia.
Ma c’è anche tanto altro, come ad esempio un nuovo aspetto della natura dei Teriani legato al loro lato animale, che qui appare più selvaggio e imprevedibile di quanto sembrava finora, confermando ancora una volta una delle cose che ho sempre apprezzato di questa opera, ossia l’incredibile realismo dato dall’autrice alla natura animale dei personaggi. Ogni comportamento Teriano è perfettamente coerente con l’animale rappresentato, senza umanizzazioni forzate, e questa è una cosa che rende ai miei occhi questa serie un’ottima storia di fantascienza, aldilà della parte romance.
E a questo proposito va il mio plauso a Charlie Cochet per aver affrontato il discorso del possesso del compagno, che inevitabilmente va trattato, quando si parla di mutaforma animali, con originalità, senza cadere in cliché ormai abbondantemente sfruttati.
Potrei andare avanti ancora per ore, parlandovi per esempio del perché Dex non può più ascoltare gli ZZTop senza arrossire, o dei pancake a forma di cuore, o ancora raccontandovi di Maddock e della Vecchia Betsy, ma preferisco lasciarvi alla lettura (o rilettura) di questo nuovo capitolo dei nostri felini preferiti.
«Siamo davvero fottuti.» «Già.» Nonostante la situazione, Sloane non riuscì a trattenersi dal prenderlo in giro. «Sei innamorato del fratello di Dex. Sai cosa significa?» «Innanzitutto, fratello adottivo. Non condividono gli stessi geni. E poi di che diavolo stai parlando?» «Quei due sono sempre appiccicati. Stanno sempre insieme, si prestano le cose, condividono molte delle stesse fisime, si eccitano per le stesse cose, sono entrambi drogati di zucchero e dei completi nerd. Avrai Dex tra le scatole. Tutto. Il. Tempo.» L’espressione orripilata di Ash fece ridere Sloane. «Sei davvero uno stronzo, lo sai? Non ci avevo neanche pensato.» Sloane non riuscì a smettere di ridere. «Sei ancora interessato a fare parte della famiglia?» «Nemmeno Daley può rovinare quello che provo per Cael.» «Wow. Allora deve essere amore,» scherzò Sloane.
Recensione di:
Voto 5 su 5
Sensualità 4 su 5
Editing:
Fan Art by:
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