♦ Traduzione a cura di Nela Banti.
Quixote Translations, acquistabile qui ♦
Alla fine Pete riesce ad andare alla Folsom Street Fair.
È un weekend per esplorare i propri limiti.
Ma nell’ultimo periodo sono i limiti di Damon a essere messi alla prova.
“Limiti” è il quarto racconto della serie “Damon & Pete: giocare col fuoco” in cui vediamo nascere e crescere una relazione tra i due protagonisti, che da un inizio basato esclusivamente sul sesso sta evolvendo velocemente verso qualcosa di più profondo.
In “Conseguenze”, il terzo racconto della serie, si era già percepito un cambiamento nella direzione che la storia sta prendendo, infatti Pete partecipa alla cena di compleanno della madre di Damon e quella che nelle intenzioni di quest’ultimo sarebbe dovuta essere una vendetta, si trasforma in qualcosa di molto diverso.
L’urgenza di ridere svanì e ci fu di nuovo quel formicolio lungo le mie braccia e giù per la schiena. Qualunque cosa mi avrebbe detto, sarebbe stata di certo seria.
Mi controllai. «Sì, Signore.» Ero uno che imparava in fretta. Se volevo compiacerlo, lo chiamavo Signore.
Lui grugnì e mi ficcò tra le mani la borsa di plastica che conteneva i miei nuovi pantaloncini e il sospensorio. «Adesso porta quel tuo bel culo fuori di qui.»
Il grugnito era tipico di Damon, ma il morbido sorriso era qualcosa di nuovo.
Mi piacque che gliel’avessi suscitato io.
In questo racconto il rapporto tra i due diventa più profondo pur tornando a essere concentrato sul BDSM. Pete e Damon fanno un ulteriore passo avanti nella loro relazione e si preparano ad affrontare la loro prima uscita pubblica nel mondo del BDSM e a testare non solo i limiti di Pete, ma anche quelli di Damon.
La loro visita alla Fiera di Folsom Street e la successiva festa con gli amici di Damon sembrano andare per il meglio e devo dire che sia la parte relativa alla Fiera che quella relativa alla festa sono veramente molto hot.
Mi spostai sul divano per mettermi di fronte a lui. «Bene, ci sono alcune cose che dobbiamo chiarire, prima che io ti porti alla fiera.»
«Del tipo?»
«Limiti.» Inclinai la testa. «Sai di cosa sto parlando?» Andava bene lo stesso, se non lo
sapeva. Dopotutto, quello era lo scopo della conversazione.
«Intendi che vuoi sapere quali cose non mi creerebbero problemi e quali non considererei mai di fare per niente al mondo?»
Fu il mio turno di ridere. «Già, ma potresti rimanere sorpreso nello scoprire che cose per le quali adesso dici “non c’è proprio verso”, potrebbero non rimanere tali.» Bevvi un sorso di caffè prima di continuare. «Per esempio, potrò non conoscerti così bene, ma ne so abbastanza da essere piuttosto certo che il bondage sarà qualcosa su cui non avrai dubbi. L’Uomo Ragno e Batman sono stati una buona indicazione.»
Lui ridacchiò. «Già, suppongo di sì.»
Il cliffhanger finale mi ha lasciata abbastanza perplessa , anzi per essere precisi mi ha sconvolta, soprattutto perché pensavo che questo fosse l’ultimo racconto della serie e mi sono dovuta assicurare che ne fosse previsto un quinto contattando l’autrice.
Conoscevo quei segni. Buffo quanto in fretta ero arrivato a conoscere le sue manie e tic.
«Dimmi che cos’hai in mente.»
Pete sbatté le palpebre. «Oh, non è niente, davvero.»
Non sembrava niente.
Mi passò per la mente il pensiero più strano. E se lui prova le stesse cose? Quanto sarebbe strano? Lo misi da parte. Avevo capito cosa volesse Pete sin da quando si era inginocchiato accanto al suo letto e mi aveva chiamato Signore. Beh, aveva ottenuto quello che voleva.
Peccato che io volessi di più.
Per l’amor del cielo. Tira fuori le palle e digli come ti senti.
Ero sempre stato uno che agiva di pancia.
Allungai una mano e gliel’appoggiai sulla guancia. L’intoppo nel suo respiro fece accelerare il mio battito cardiaco.
«Pete, riguardo a stasera.» Presi un respiro profondo e mi preparai a fare un salto nel buio.
«Che ne diresti di passare la notte con me?» Non volevo che tornasse a casa. Lo volevo nel mio letto, tra le mie braccia, tutta la notte.
Racconto dopo racconto abbiamo imparato a conoscere i due protagonisti e il POV alternato ci ha aiutato a capire le loro paure e le loro emozioni più nascoste portandoci ad amare entrambi e a sperare nel lieto fine che è ormai sembra proprio a portata di mano.
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