Si può odiare la stessa persona per cui avresti dato la vita?
Passato.
Territorio dei Ravik.
Kairan ha dodici anni quando risveglia il potere del ghiaccio e diventa un Portatore.
Lucien ne ha tredici quando trova qualcuno in grado di capirlo, che riesce a vedere oltre le sue cicatrici e il suo potere.
Presente.
Palazzo reale.
Per Kairan doveva essere una missione come tante altre. Uccidere il Reggente, far perdere le proprie tracce, ottenere la ricompensa. Nulla di impossibile, almeno fino a quando a sbarrargli la strada non trova un Portatore del fuoco che conosce fin troppo bene: Lucien, l’uomo che più di ogni altro gli si è insinuato tra i pensieri e ha plasmato la sua esistenza.
È specchiandosi in quegli occhi cremisi che ogni sua certezza crolla e capisce di non poter evitare uno scontro, a costo di vedere ridurre in cenere il proprio mondo.
Perché il passato che condividono non è mai stato dimenticato, nemmeno dopo che l’odio ne ha corrotto tutti i ricordi, tutte le risate che si sono scambiati, tutti i baci.
E Lucien non se ne andrà senza aver avuto il suo sangue.
Solitamente quando sono alle pagine finali di un romanzo già inizio a pensare al prossimo, a volte già so cosa leggerò a volte invece sono i libri che mi chiamano, in questa occasione è stato decisamente il secondo caso. Complice una copertina davvero bella e una trama assai stuzzicante ho deciso di immergermi nella storia creata da Mary, e devo dire che non me ne sono pentita.
⇔
Cosa succede quando due facce di una stessa moneta si incontrano? Quando il ghiaccio incontra il fuoco? Quando due elementi apparentemente incompatibili, assolutamente l’uno il contrario dell’altro si avvicinano? Può scoppiare l’amore ecco cosa può succedere, un amore totalizzante, un amore che riempie la vita.
«Non credo siano brutte. Le cicatrici sono la prova che sei sopravvissuto, che sei forte. Sono i segni della vittoria in una battaglia feroce.» «E quale battaglia può esserci stata quando me le sono fatte da solo?» Gli rispose con una scrollata di spalle e un angolo delle labbra che si curvava verso l’alto. «Magari parte di te voleva solo essere stronza.»
Kairan è un orfano abituato a cavarsela da solo sin da piccolo, il suo è un mondo buio e solitario, un mondo dove se arrivi vivo a sera è un miracolo. Alla ricerca del suo posto nel mondo, benedetto o maledetto, a seconda delle opinioni, dal dono del ghiaccio, per vie traverse giunge nel Clan Ravik, il Clan di Lucien, e da quel momento, Kairan scopre un mondo nuovo, un mondo diverso. Scopre l’amore, scopre il calore; lui che ha sempre vissuto al freddo, non solo fisico ma anche emotivo, soprattutto emotivo. Quel freddo che lo stava consumando dentro, piano piano, trasformando il suo cuore in ghiaccio.
Mentre un calore ben diverso da quello dell’Exous gli si propagava sulle guance, Lucien gli prese il viso tra le mani e premette le labbra contro le sue. Non il modo più consono per zittirlo, ma lì vicino non c’era alcun fiume in cui farlo cadere e lui non era mai stato bravo con le parole.
Lucien è in apparenza il suo opposto, se non caratterialmente sicuramente per il suo essere un portatore del fuoco, ma in realtà condividono la solitudine. Lucien è solo anche se è circondato da una famiglia, da un clan, è solo perché nessuno lo può davvero capire. L’Exus lo rende diverso, lo rende solo, finché non arriva Kairan. Kairan che condivide con lui lo stesso fardello, la solitudine che deriva dall’ospitare un tale potere dentro di se.
Lucien si appropriò delle sue labbra con un ansito. Bocca e denti che divoravano, che ricercavano il suo sapore, mentre Kairan ricambiava con la stessa foga. Un tocco urgente si fece strada tra i suoi capelli, tirando, tenendolo vicino, e un braccio gli circondò la schiena, come se avesse avuto bisogno di incentivi per aderire del tutto al suo corpo, per coprirlo con il proprio e tentare di fondersi con la sua pelle. Lucien non si era nemmeno accorto di quando avesse lasciato cadere la spada.
Finalmente due metà diventano un intero, ma un tradimento rimescola tutte le carte, e divide quell’intero e li mette l’uno contro l’altro. L’odio copre ogni altro sentimento, la vendetta diventa l’unico scopo di vita per un cuore ferito. Uccidere farà cessare quel dolore che stritola il cuore?
Ho adorato questi due ragazzi, così simili e così diversi. Ghiaccio e fuoco sono l’uno la nemesi dell’altro, parrebbero inconciliabili ma alcuni effetti sono simili: entrambi possono ustionare.
Il mio preferito? Indovinate… non ci riuscite? Vi do un indizio; sono una creatura del freddo e… Esatto, ha amato in particolar modo Kairan, in apparenza freddo ma che nasconde dentro di se un nucleo pieno di calore, di amore. E chi meglio di una creatura di fuoco può aiutarlo ad esternarlo?
Il libro l’ho divorato, pagina dopo pagina mi sono immersa nel bellissimo mondo creato dall’autrice, curiosa di vedere cosa sarebbe successo, curiosa di scoprire come i due avrebbero regolato i conti: se avrebbero lasciato che il passato allungasse i suoi tentacoli fino ad inquinare completamente il loro presente e soffocare un possibile futuro.
E così, duello dopo duello, sfida dopo sfida, Lucien e Kairan dopo un percorso solitario si sono riuniti e sono ripartiti verso una nuova avventura, ma questa volta non più soli ma assieme. Spero vivamente che l’autrice scriva una nuova storia su di loro, magari ambientata qualche anno dopo.
Una prima esperienza di lettura, questa con Mary Durante, davvero avvincente e interessante dove ho apprezzato la creatività, la penna e lo stile di questa autrice che sicuramente leggerò ancora.
Consigliato.
Recensione a cura di:
Qui l’autrice su Feel.
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