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-Ciao- Il messaggio che le arriva sul Mac, tramite AirDrop, viene dal ragazzo seduto al tavolino di fronte, in quella caffetteria dove Abbie va sempre, vicino a Wicker Park. Bello da togliere il fiato, quello con Cameron sembra l’incontro perfetto… se non fosse che Abbie da un anno a questa parte è convinta che l’amore non faccia per lei. Dopotutto le brutte esperienze insegnano a non ripetere gli stessi errori. Di fronte a quel rifiuto però il ragazzo non demorde e allora perché non lasciarsi andare, almeno un pochino? Dietro ai reciproci computer, a una distanza di sicurezza, lasciando fuori da quella strana relazione il reciproco bagaglio del passato… Forse, accettare quell’invito la porterà a rimettere in discussione tutte le sue certezze.
La trama di questo libro mi ha incuriosita molto, l’idea di un rapporto nato on-line, oltre a essere molto attuale visto il periodo che stiamo vivendo, offre molti spunti di riflessione così mi sono immersa nella lettura di questo romanzo e, credetemi, ne vale la pena. È davvero una bella storia ed entrambi i protagonisti mi sono entrati nel cuore – voglio un Cameron tutto mio – l’autrice li ha caratterizzati molto bene.
Mano a mano che mi immergevo nella storia di Abbie e Cameron, ho pensato al film “Quando meno te lo aspetti” con la bravissima Kate Hudson: nonostante le storie siano molto diverse hanno in comune alcune caratteristiche. In entrambe le storie, per i protagonisti, l’amore (quello vero) arriva quando meno se lo aspettano, quando non lo stanno cercando; inoltre questo amore arriva dopo aver sofferto, come a rappresentare un premio, una sorta di ricompensa per il dolore patito.
Dopo l’incidente, avevo capito che tutti noi abbiamo un’idea falsata di sicurezza, che ci rimane finché non ci accade qualcosa di sconvolgente. E quando succede, l’opinione che abbiamo dell’umanità cambia e apriamo gli occhi. Quanto avrei voluto essere ancora nella beata ignoranza.
Abbie e Cameron, apparentemente diversi ma intimamente connessi, entrambi con delle ombre nel loro passato che li hanno portati a essere diffidenti nei confronti dell’amore. E per proteggersi decidono di iniziare a frequentarsi mantenendo una distanza simbolica, un appuntamento settimanale nello stesso bar dove si sono conosciuti. Ognuno seduto a un tavolo diverso, davanti al proprio Mac, iniziano una conversazione silenziosa. Può sembrare un modo di fare distaccato, ma non per loro, perché questo modo di “parlarsi” è assai più intimo che non se lo facessero a voce. Ho adorato i loro scambi, sono davvero divertenti, sono molto frizzanti e pieni di umorismo. Ma quello che ho amato di più è l’altra conversazione che entrambi portano avanti… Quella fatta con le tazze del caffè! È esilarante e dolce vedere come i due siano connessi e diano vita a dei botta e risposta. E quando finalmente decideranno di portare i loro rapporto nel “mondo reale” li vedremo affrontare i fantasmi del loro passato.
Cameron stava dando e prendendo. Era un regalo. E io compresi di non aver mai desiderato qualcosa così tanto in vita mia. Non ero più io, non solo io, ma stavo diventando parte di un noi. E non sarei mai più stata la stessa persona senza di lui. Capii di avere tutto da perdere, quando lo strinsi forte a me.
Ogni personaggio è ben caratterizzato e necessario alla storia, la migliore amica di Abbie e il migliore amico di Cameron hanno un ruolo di primo piano. Sono l’appiglio al quale i due protagonisti si sono aggrappati nei momenti più bui, sia nel passato che nel presente; quando tutto sembrava perduto sono loro che hanno aiutato Abbie e Cameron, spronandoli a non mollare e a ritrovare la forza di vivere e a fidarsi dell’amore. Bree, la migliore amica di Abbie è davvero una macchietta, l’ho adorata, mi piacerebbe molto leggere la sua storia. Ma ancora di più vorrei leggere la storia di Max, il migliore amico di Cameron, credo che la sua storia potrebbe regalarmi molte emozioni.
L’autrice è bravissima a dosare momenti leggeri e divertenti, con altri più intensi legati al bagaglio emotivo dei due protagonisti. Ho molto apprezzato la scelta della Stewart di darci una prospettiva diversa sulla piaga della violenza domestica. Una prospettiva su una realtà che pochi conoscono, e di cui si sente parlare poco, ma che purtroppo è reale.
Il suo amore mi faceva sentire un re, un dio, anche se ero il Giuda della nostra storia. Fissai i suoi occhi arrossati. Mi amava, senz’ombra di dubbio, ma era la sofferenza che vi vedevo dentro che mi faceva paura. Sapevo di cos’era capace. Era sempre la sofferenza che portava l’amore alla tragedia. Erano sempre le aspettative che rovinavano il resto.
Insomma, questa storia è stata davvero una bellissima sorpresa, e una lettura piacevolissima. Di questa autrice avevo letto due sport romance ambientatati nel mondo dei baseball e mi erano piaciuti molto. Devo recuperare gli altri suoi romanzi perché amo molto come scrive la Stewart, ha un modo di raccontare le storie che mi cattura, mi ritrovo a ridere e piangere assieme a protagonisti. Così è successo anche con questo libro, mi sono emozionata, ho tifato per Abbie e Cameron, in particolare per quest’ultimo, e quando ho girato l’ultima pagina ho avvertito un po’ di tristezza e nostalgia.
Consigliato.
Editing a cura di:
Editing a cura di:
Qui l’autrice su Feel.
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Mi piacciono le storie nate on line, bella recensione Sabrina, sono curiosa
Grazie Chiara, questo libro mi è piaciuto molto se lo leggerai fammi sapere cosa ne pensi.
vabbè ho capito segno anche questo