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La vita offre più di un’occasione. Questo è ciò che scopre AJ Todd dopo essersi congedato dai SEAL a causa di un grave incidente che gli ha provocato danni fisici permanenti. Cerca e ottiene un lavoro come capo della sicurezza del Soul Club, un locale di proprietà dell’affascinante Adonais Malthus. Adonais lo attrae ma AJ, insicuro, mantiene le distanze.
Quando Adonais si trova davanti quell’uomo riservato e inespugnabile come una fortezza, sulle prime cerca di ignorarlo, nonostante l’attrazione sia davvero enorme. AJ è uomo che lo intriga e lo eccita, tanto da spingerlo ad abbandonare il buonsenso e presentarsi a lui nella sua vera veste.
L’incontro con il miliardario cambierà l’esistenza di AJ costringendolo, al tempo stesso, ad affrontare una buona dose di sofferenza. Ma gli offrirà anche l’opportunità di scoprire verità sconcertanti, incluso che l’amore può presentarsi in modi che non ci si aspetta.
L’estate era stata una stagione sorprendente, ma l’inverno ha superato tutte le mie aspettative: questo secondo volume della serie Chicago Season si fa leggere tutto d’un fiato. Al centro della vicenda troviamo Adonais Malthus, l’antico vampiro che nel primo romanzo aveva corteggiato senza successo Angel, e l’oggetto del suo interesse si rivela essere ancora un umano, con sua grande sorpresa.
«AJ, cercavo proprio te,» gli disse Roland, quando arrivarono alla sua altezza.
Niente sorrisi, solo un blando interesse per chi era andato a disturbarlo.
Adonais provò l’irrazionale impulso di sbatterlo contro il muro e baciarlo fino a fargli perdere quell’espressione indifferente. Corrugò le sopracciglia: un momento, aveva davvero pensato a quello?
Lo squadrò, e sul suo volto fece calare la stessa maschera di indifferenza.
«Adonais, ti presento AJ Todd. AJ, il signor Adonais Malthus.»
Il personaggio di AJ – Andrew per quello che diventerà il suo vampiro – mi è piaciuto molto, con la sua indecifrabile maschera professionale per nascondere un animo ferito, e gli abiti formali a celare altri segni che gli hanno sconvolto la vita. Lui e Adonais si girano intorno a lungo, nelle sale e nei corridoi del Soul Club, e ogni incontro alimenta una fiamma che stupisce entrambi per intensità e persistenza. Entrambi sono guardinghi, seppure per motivi diversi, e il timore di soffrire ancora o essere traditi li frena dall’esporsi troppo. Quando però capitolano, lo fanno in modo spettacolare, passando da sguardi distanti a una passione bruciante, ben gestita dall’autrice anche per quanto riguarda la rivelazione sull’esistenza dei vampiri: non ci sono discorsi preconfezionati ma una naturalezza che ben si integra nella dinamicità della narrazione.
Mio.
Il pensiero gli attraversò la mente come un fulmine. Non gli era mai capitato. Quando credeva di essersi invaghito di Angel, non aveva provato quella sensazione di interezza, come invece gli era successo con Andrew, ancora prima di averlo tra le braccia. La consapevolezza gli riempì il cuore, facendolo battere forte contro le costole.
Mio, mio, mio.
Nel mondo di Adonais, però, il pericolo è sempre in agguato e le conseguenze del tradimento subito nel primo romanzo si fanno ancora sentire, dimostrando come anche un vampiro possa dimostrarsi un folle, quando c’è in gioco il suo cuore.
La presenza di Angel e Seth aiuta a risolvere la situazione: è bello ritrovarli e vederli in azione; cogliere scorci del loro amore, poi, fa sorridere, perché mostra come i personaggi a cui ci siamo affezionati continuano in qualche modo a vivere, mentre noi leggiamo altre storie.
«Andrew…»
«Fallo,» ripeté l’altro, sollevandosi e guardandolo. Continuando a muoversi, inclinò la testa sulla spalla, mostrando il collo vulnerabile.
«Perché?» Adonais continuò a guardarlo negli occhi, consapevole del corpo sul suo, del calore intorno a lui. Non poteva trasformare nessuno, il morso come causa della creazione dei vampiri faceva parte della leggenda.
«Perché voglio sentirti,» sussurrò Andrew. Gli occhi blu erano velati, appassionati. Colmi d’amore. «Non solo dentro di me o intorno a me. Voglio sentire che mi vuoi, che mi reclami. Che mi pretendi.»
«Non ho bisogno di morderti per fare tutto questo, Andrew,» protestò lui, stringendo le braccia intorno al suo uomo.
«Ma io sento che lo vuoi, Adonais.»
Adesso che abbiamo conosciuto e amato anche Adonais e Andrew, ci tengo a informare Sarah Bernardinello che, in nome del benessere del nostro pianeta e della preservazione climatica, ci deve ancora due mezze stagioni. Presto, spero.
Recensione:
Editing:
Arriverà la primavera… ❤
Grazie per le bellissime parole.
Sarah