♦ Traduzione a cura di Elena Turi
Quixote Translations, acquistabile qui ♦
Sono andato in guerra, fuggendo da me stesso. Sono tornato a pezzi per scoprire chi fossi davvero…
Mi ci sono voluti quasi dieci anni, due mandati in Afghanistan e la perdita di una gamba, per accettare chi sono veramente. Due anni dopo essere tornato dalla guerra, posso dire di sentirmi finalmente soddisfatto. Sono più in forma che mai, la mia protesi alla gamba mi permette di muovermi e fare esercizio come se non fosse cambiato nulla. Sono il proprietario di una piccola pasticceria nel centro di Cambridge e ho un gruppo di amici leali sui quali posso sempre contare.
Eppure…
Eppure, manca qualcosa. Un parte di me brama l’intimità, la profonda connessione con un altro essere umano. Ma un’altra parte, più grande, è terrorizzata dall’idea di aprirmi con qualcuno. Il mio conflitto interiore non aveva speranze di vincere quando ho incontrato Jay. Lui ha abbattuto le mie difese come un uragano, mi ha circondato con forza gentile, finché non ho avuto altra scelta che arrendermi.
Arrendersi non è mai stato così piacevole. Ma Jay vorrà ancora rimanere, quando vedrà il vero me?
Quando vedrà gli incubi e le insicurezze che mi straziano l’anima?
Il mio nome è Amir Gopal e questa è la mia storia.
Amir è un veterano dell’esercito inglese, un uomo che ha vissuto in prima persona gli orrori della guerra. L’Afghanistan gli ha rubato una gamba e la serenità; dormire la notte a volte è ancora difficile, nonostante il tempo trascorso, e i rumori improvvisi possono provocare dei flashback quasi impossibili da gestire. Il fuoco, invece, diventa paralizzante.
Ma Amir è anche un uomo forte che ha scelto di continuare a vivere, grazie alla nuova famiglia che ha trovato nel centro gestito dal suo amico ed ex ragazzo Shane, dove altri veterani ricevono le cure e l’assistenza di cui necessitano. Ha anche aperto una pasticceria dove vende le sue specialità: biscotti di ogni tipo, brownies, dolcezze che riscuotono sempre più successo nella vecchia e affascinante Cambridge.
Un giorno come tanti, un bellissimo ragazzo dai capelli biondi e dai dolcissimi occhi chiari entra nella sua pasticceria. Flirtando come un professionista, riesce a concentrare su di sé tutta l’attenzione di Amir. Il veterano, però, archivia in fretta quei minuti piacevoli: non è possibile che un ragazzo in apparenza ricco e perfetto sia interessato a lui, un uomo con più cicatrici di quante ne possa mostrare. Eppure… Eppure Jay il giorno successivo ritorna in pasticceria, regalandogli un sorriso che lo illumina dentro. Così quando, per un caso fortuito, i due si incontrano in un parco pubblico, Amir non resiste e lo invita ad uscire. Nulla di troppo impegnativo, solo una serata in discoteca assieme ai suoi amici. Serata in cui capisce che Jay gli interessa davvero, perché quel giovane è talmente candido e bello da risultare irresistibile. La domanda che lo assilla, però, è se Jay può essere in grado di sopportare tutto ciò che non è “normale” in lui: la protesi alla gamba, le cicatrici sulla pelle provocate dall’esplosione della mina, il terrore del fuoco, i flashback. E poi altre cose, più ordinarie, come la differenza di estrazione sociale e le frequentazioni.
Ma Amir non sa che Jay è disposto a tutto per lui, e nemmeno che grazie a quel ragazzo riuscirà finalmente ad affrontare i suoi demoni.
Il giorno successivo, il mio cuore iniziò a battere a mille, quando lanciai uno sguardo ai clienti in fila per comprarsi un dolce per pranzo. Il tizio del caramello era lì che chiacchierava e rideva con un suo amico. Il suo sorriso illuminava quella cupa giornata di ottobre e mi faceva sentire tutto caldo ed elettrico, come un ragazzino al suo primo appuntamento. Lui scelse proprio quel momento per alzare lo sguardo su di me e catturarmi con i suoi occhi azzurri. Non potevo assolutamente distogliere lo sguardo, il suo sorriso vacillò e la sua espressione si fece seria, mentre sosteneva il mio senza prestare attenzione al suo amico che continuava a parlare accanto a lui.
E poi sorrise. Solo per me.
Sorrise e gli brillarono gli occhi, gli spuntarono le fossette sulle guance e io mi scordai come si respirava.«Sai che mi piaci così come sei, giusto?» mi chiese.
Deglutii con difficoltà. «Non hai ancora visto tutto di me.»
«Sei fantastico,» ribatté Jay, e mi baciò teneramente. «E intelligente.» Mi diede un altro bacio. «E gentile.» Un altro bacio. «E divertente.» Quella volta mi baciò più a lungo, come se volesse sottolineare le sue parole. «E hai delle cicatrici. Tutto questo ti rende chi sei, e a me piace molto chi sei, Amir.»
“Cookies” è un romanzo che può essere letto su due livelli: da una parte c’è la storia d’amore, che cresce piano per poi esplodere in tutta la sua magnificenza e sensualità. Dall’altra c’è il racconto sulle vite dei veterani, su ciò che questi uomini e donne affrontano al rientro in patria, con il corpo e la mente più o meno in pezzi. Le descrizioni dell’autrice non sono crude o angoscianti, ma razionali e piene di rispetto. La storia d’amore, in questo contesto, diventa un veicolo di guarigione: l’accettazione totale di Jay è incredibile per Amir, così insicuro del proprio corpo. Il giovane gli si affida con una tale naturalezza che, pagina dopo pagina, ci si ritrova a seguire il processo mentale dell’ex soldato, che passa dall’iniziale diffidenza alla totale apertura verso i sentimenti. Ogni passaggio è preciso e coerente con la fisicità di Amir, senza sbavature.
“Cookies” è emozionante e godibile e, se si presta attenzione, dona molti spunti di riflessione.
Un bel romanzo, sicuramente adatto a chi ama i military romance.
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