♦ Traduzione a cura Nela Banti
Quixote Translations, acquistabile qui ♦
Thornwell Shipton è ricco, conservatore, gay non dichiarato e un incurabile maniaco del lavoro. Una tragica storia d’amore l’ha lasciato terrorizzato riguardo alle relazioni, sul fatto di rischiare il proprio cuore ed essere di nuovo ferito, quindi dice a se stesso che il sesso è meglio se pianificato e a pagamento.
Riley Dashwood è giovane, accomodante e sta bene nella propria pelle. È un fornaio appassionato e un aspirante chef, che lavora come escort risparmiando per la scuola di cucina.
Sono chiaramente fatti l’uno per l’altro.
Quando Thorne ingaggia Dash, è lussuria al primo sguardo. Dopo alcune torride notti insieme, entrambi cominciano a chiedersi se quello che c’è tra loro sia più che fisico, ma la differenza d’età e la resistenza al romanticismo li spaventa, quando si tratta di trasformare la loro relazione da professionale a personale.
Dash spinge Thorne ad ammettere di volere delle cose che si è negato per anni. Cose particolari. Cose tenere, premurose. Cose che lo forzino ad aprire il suo cuore, non solo il suo corpo. Per andare avanti, uno dei due dovrà rischiare e chiedere ciò che vuole davvero.
“Io farò a pezzi il tuo mondo, poi lo rimetterò insieme.
Non dimenticherai mai questa notte.”
Thorne è un uomo molto ricco, un quarantaduenne che non fa altro che lavorare, scontroso, abituato a comandare, talvolta anche un po’ antipatico. L’unico svago che Thorne si concede è quello di assumere ogni venerdì sera un ragazzo; per una notte a settimana, Thorne mette da parte il suo lato autoritario e si lascia dominare tra le lenzuola.
È così che conosce Dash, un ragazzo giovane, solare, bellissimo fuori e dentro.
Dash è l’opposto di Thorne ed è un escort solo perché deve racimolare soldi per pagarsi gli studi, quello che davvero vuole, in cui è bravissimo, è preparare dolci.
“Faccio sesso per denaro. È una mia scelta. È maledettamente più divertente delle altre cose che potrei fare per risparmiare soldi per la scuola, fidati.”
Fin da subito l’alchimia tra i due uomini è esplosiva, la sintonia che si crea fin dal primo incontro li costringe a vedersi ancora e poi ancora, desiderando sempre di più.
Ad un tratto i semplici venerdì non bastano più a saziare la fame che Dash e Thorne provano l’uno dell’altro e il tempo che iniziano a passare insieme diviene sempre più ampio.
Entrambi ne sono spaventati, troppo impegnati a chiudersi a riccio impedendo alle sensazioni che provano di venire a galla, impauriti dalla sofferenza che un rifiuto può portare.
Thorne teme di fare la figura dello stupido perché non riesce a sperare che un ragazzo che fa sesso per lavoro, possa iniziare a provare dei sentimenti per un cliente.
Dash ha paura di non essere abbastanza per quell’uomo ricco e impenetrabile che, con lui, sta ritrovando lentamente se stesso.
Grazie a Dash, Thorne riesce a capire che sta buttando la sua vita, che può avere molto di più del semplice riconoscimento ottenuto tramite il lavoro. Avere un uomo accanto, da stringere tra le lenzuola, da coccolare davanti alla televisione, da portare in barca… quando inizia a desiderare tutto questo, capisce di volere Dash nella sua interezza, non come semplici e misere briciole.
La storia è carina, ma è tutto concentrato esclusivamente sul sesso. È il susseguirsi di una serie di rapporti che avvicinano i due uomini, ma che, per me, dovrebbero essere conditi da qualcosa di più. I sentimenti di base ci sono, ma non sono stati approfonditi. Si passa da un venerdì all’altro senza poter “vedere” quanto i due personaggi soffrono separati, quanto veramente si desiderano quando non sono insieme.
Inoltre, il linguaggio usato durante i rapporti è molto volgare. Solitamente non disdegno qualche esclamazione colorita quando è ben inserita nel contesto, ma in questo caso è un’esagerazione.
Avrei voluto più dolcezza insieme a tutto questo allenamento tra le lenzuola.
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