#11
Al Fraser’s Ridge, nei territori oltreoceano della Corona britannica, la vita è sempre più difficile, nonostante gli sforzi di Claire e Jamie. Claire cerca di riprendersi dalla brutta avventura del rapimento subìto da parte del misterioso indiano Wendigo, un altro viaggiatore nel tempo, e Jamie, alla vigilia della Rivoluzione Americana, deve barcamenarsi fra la sua adesione alla causa indipendentista e la sua lealtà verso gli inglesi. Mentre continuano le peripezie dei protagonisti – fra cui addirittura un’accusa d’omicidio che porta Claire in prigione e un sospetto d’infedeltà coniugale che grava su Jamie – si svolge la prima battaglia fra ribelli e lealisti, che viene vinta dai primi, ma i coniugi Fraser non riescono a rallegrarsene. Su di loro, infatti, grava un incubo che viene dal futuro: un ritaglio della Wilmington Gazette del 13 febbraio 1776, in cui si annuncia la morte di Jamie e della sua sposa, deceduti il 21 gennaio di quello stesso anno nell’incendio della loro casa…
#12
1777: la ribellione dei coloni americani sta raggiungendo l’apice e Jamie e Claire sanno che il loro destino è apparentemente segnato. Stare dalla parte dei rivoltosi vincitori non garantisce la salvezza ai Fraser, e Jamie è terrorizzato all’idea di uno scontro a fuoco con il giovane William, suo figlio illegittimo e ufficiale dell’esercito di Sua Maestà. Forse l’unica speranza è tornare a Lallybroch dove, a due secoli di distanza, vivono Roger e Brianna. Nel caos della guerra, però, non è per nulla facile trovare una via sicura e nemmeno Claire, viaggiatrice nel tempo, è in grado di prevedere la tragedia che potrebbe separarla per sempre da Jamie. Nel frattempo nell’apparente tranquillità del ventesimo secolo, Brianna trova in casa una cassetta con le lettere dei suoi genitori e, insieme, a Roger, legge angosciata le peripezie in cui «stanno incorrendo» Jamie e Claire e che, paradossalmente, potrebbero rovesciarsi sul presente e costituire una minaccia per la loro famiglia..
#13
Brianna e Roger sono tornati nel futuro con i bambini: Mandy è guarita e tutti e quattro si sono trasferiti a Lallybroch. Grazie ad alcune lettere scritte duecento anni prima da Claire e Jamie, sanno anche che entrambi sono scampati all’incendio che aveva spinto Brianna ad attraversare il cerchio di pietre. Ma Brianna trova un nuovo portale temporale e, per quanto legati al passato, sia lei sia Roger si rendono conto che le Highlands continuano a celare pericolosi segreti. Nel frattempo, da Fraser’s Ridge, colonia della North Carolina, Jamie e Claire decidono di partire per la Scozia. Tra navi corsare, corvette della marina e battaglie navali, i tre sono però costretti a rimandare la traversata e a prendere parte attivamente alla ribellione contro la madrepatria. Per quanto Claire conosca in anticipo l’esito della guerra che sconvolge le colonie, non può sapere quale sarà il prezzo di quella libertà tanto agognata, il prezzo della vittoria.
La scelta di recensire insieme questi tre romanzi è stata dettata dal fatto che sono talmente concatenati, che rischierei di ripetermi e volevo dare invece un senso di continuità.
Chiaramente non si possono snocciolare tutti gli avvenimenti, primo perché sono tanti e secondo per darvi il piacere di scoprirli da soli.
Ritroviamo l’allegra, nonché “succede tutto a noi”, famiglia Fraser, con la data della presunta morte che sta per avvicinarsi. Il malcontento verso la Corona inglese continua ad aumentare, creando sempre più disordini. Nel frattempo, Brianna ha un incontro con un altro viaggiatore nel tempo e cerca di capire come funziona il meccanismo del viaggio. Roger sente la chiamata di Dio e comincia a servire messa, e riguardo a questo c’è una scena durante una funzione che è davvero paradossale, se si pensa a Jamie e alla sua paura dei serpenti. A Fraser’s Ridge, scoppia un’epidemia di febbre e Claire, cercando di salvare più gente possibile, si ammala rischiando quasi la sua stessa vita. Al suo risveglio si trova con i capelli rasati a zero, perché si era soliti dire che tagliando i capelli si allontanava il male, e senza più forze, anche se poi le ritrova per fare l’amore con Jamie… “E come fai a dire di no a quell’uomo lì?”, aggiungo io.
Un passaggio che ho trovato molto bello dell’undicesimo libro è quando Ian porta la cugina Brianna con sé, per qualche giorno, con la scusa della caccia. Questo è il suo modo di affrontare i fantasmi che lo accompagnano, da quando ha lasciato i Mohawk. Si confida con lei, si apre completamente, lasciando uscire tutto il dolore e le incertezze che ha dentro, raccontandole alla persona a cui è più legato, dopo lo zio Jamie. Devo dire che Ian, con il passare del tempo, diventa sempre più un personaggio bellissimo. E non tralasciamo una divertente parentesi tra i due sulla carta igienica.
E quando pensate che vi state annoiando, ecco che ne succede un’altra. Malva, la nuova assistente di Claire, getta tutti nel panico e nella disperazione con una notizia da lasciare tutti di sasso e soprattutto con le sue conseguenze.
Ma la tempesta non è di certo finita: Brianna viene rapita da Bonnet, che non so perché non riesco ad odiare fino in fondo, forse per quello che leggerete in seguito. Lui è un personaggio duro, a volte cattivo, anzi quasi sempre, ma è la conseguenza di tante cose e la sua fine mi ha fatto pensare non poco. Reputo che segretamente, e a modo suo, sia innamorato di Bree.
Nel frattempo, arriva la guerra e Jamie, naturalmente, si trova coinvolto come Colonnello dei Ribelli nella battaglia di Moore’ Creek, a fronteggiare i suoi compatrioti highlander che invece difendono la Corona. Per lui è un momento difficile, ma quello che fa venire i brividi è il sentire accanto la presenza di Murtagh, come se fosse lì insieme a lui e gli stesse parlando, facendolo quasi cadere in trance, ricordando i fatti di Culloden. Emozionante e terrificante al tempo stesso e anche molto commovente, o forse lo è per me che adoro Murtagh.
Per tornare a momenti più lieti, non vi dico quando Claire e Jamie tentano di far uscire una pietra preziosa dal naso di Ian, il quale, per evitare di perderla, la infila proprio… lì. Ho riso per mezz’ora.
Altri momenti emozionanti si hanno quando Brianna rimane incinta e nasce Amanda, e quando poi conosce suo fratello William: e anche se lui non sa che lei è sua sorella, la guarda come se la conoscesse.
Amanda nasce con un difetto congenito che può essere operato solo con le tecnologie del futuro e sarà questo a riportare Roger e Bree nel presente. Si tratta di un passo straziante, il momento degli addii, del sapere che non ci si rivedrà più. Il libro si conclude con un fiume di lacrime, almeno le mie di sicuro, quando Bree e Roger, nel presente, trovano un cofanetto in legno con dentro dei libri e tantissime lettere, lettere scritte dai suoi genitori per renderli partecipi della loro vita. Soprattutto una è molto importante, quella che comunica loro che sono sopravvissuti all’incendio.
E la storia continua sull’onda di queste lettere, il passato e il futuro che si intrecciano: Roger e Brianna hanno comprato Lallybroch, l’hanno ristrutturata e sono andati a vivere lì, completando il cerchio e perpetuando la storia di casa Fraser. Leggere le lettere è devastante, anche se qualche aneddoto divertente riesce a smorzare la tristezza.
Si prosegue con un alternarsi della vita di Claire e quella di Roger e Brianna. Claire ci fa assistere a una scena memorabile: il bagno nel fiume di tutta la popolazione maschile del Ridge, con conseguente descrizione del magnifico corpo del marito, in particolare del suo sedere. Ritorna Lord John con le sue memorabili battute e intanto Jamie viene continuamente perseguitato dai sogni.
Brianna, in un pomeriggio di sole sui prati delle Highlands, si ritrova a pensare e quasi riesce a sentire tutti coloro che ha lasciato indietro…
“Zio Ian, Zia Jenny… lo sciame di cugini che aveva conosciuto così brevemente. Il Giovane Ian. Erano tutti morti, ormai… eppure, fatto piuttosto curioso, non se n’erano mai andati.”
Ho voluto citare la frase perché la trovo davvero significativa e bellissima. E di queste scene ce ne sono moltissime, come quando Jem che è convinto che c’è un luogo vicino casa sua dove può parlare con il Nonno… credetemi, da fare venire i brividi!
Jamie sogna il presente e i suoi nipoti, come se ci fosse un continuo collegamento attraverso i secoli, come se li sentisse sul serio.
E come non essere elettrizzate dal fatto che la Gabaldon sia riuscita a far entrare molti personaggi della Storia Americana? Sembra che Jamie e Claire abbiano sempre la fortuna di incappare in questo o in quell’eroe della Rivoluzione.
Viene dato anche molto spazio a William, cominciamo davvero a conoscere questa fotocopia di Jamie, con i capelli castani, ma che viene preso in giro perché “da altre parti” i suoi peli sono rossi.
Ci sono momenti in cui davvero, per la profondità e la tenerezza, ti ritrovi in lacrime senza accorgertene. La capacità di questa autrice di trascinarti in situazioni opposte nel giro di un paragrafo o di un capitolo è incredibile.
Nel tredicesimo libro succedono eventi di ogni tipo… non ci poteva lasciare tranquilli, vero?
William ormai è diventato un personaggio fisso e quando viene a sapere chi è il suo vero padre, be’, non vi sto a dire la sua reazione… da perfetto figlio di Jamie Fraser.
Ritorna un altro personaggio che avevamo lasciato tempo fa, che dal passato arriva nel futuro, sconvolgendo un bel po’ la vita di Roger e Brianna.
Affronteremo la presbiopia di Claire e Jamie, che non scordiamoci hanno ormai sessant’anni, anche se io continuo a vederli sempre giovani, chissà perché. Decidono di ritornare in Scozia, per riprendere la famosa macchina per la stampa che Jamie aveva lasciato a Edimburgo, prima di partire per l’America.
Il ritorno, da un lato, è bello, ma è anche straziante; non sto a dirvi perché, è giusto che lo leggiate voi, ma una parte di questa storia se ne va, una parte davvero importante.
Nel frattempo, Claire viene a sapere che il figlio di Fergus ha bisogno urgente di essere curato, quindi viene presa la decisione di ripartire, non insieme a Jamie, ma separatamente e non è un momento felice.
Claire parte per l’America e Jamie si reca a Parigi dove frequenta dei circoli intellettuali molto importanti, quelli di Diderot, Voltaire etc… Certo, non poteva mica frequentare circoli qualsiasi!
In quel periodo scrive a Claire una lettera davvero divertente, concludendola con una frase bellissima:
‘Bramo dalla voglia di distendermi di nuovo accanto a te, e so che in questo i nostri corpi sono complici.’
Ma chi non vorrebbe sentirsi dire una frase del genere, ditemelo! Questi due sono ancora felicemente innamorati dopo trent’anni, e sono capaci di dirsi ancora delle parole così incredibili.
Nel momento in cui Jamie con la sorella Jenny decidono di partire per l’America, succede il finimondo. Perdono la nave e si imbarcano su un’altra, mentre quella su cui dovevano salire affonda. In America giunge la notizia dell’incidente e intanto Claire e Lord John si devono sposare, per evitare che lei venga arrestata a causa della sua posizione contro la Corona. In un attimo di disperazione dei due, succede qualcosa che porterà a incrinare i rapporti tra Jamie e Lord John.
Ma il presente non è meno privo di insidie: Jem viene rapito da un collega di Brianna e la cosa getta la famiglia nel panico più totale, perché sono tutti convinti che Jem sia stato riportato nel passato.
Insomma, la verità è che non c’è un attimo in cui ti annoi o in cui non succeda qualcosa che ti faccia stare in ansia.
A volte sono convinta che la Gabaldon ce l’abbia con Jamie: non è possibile che non gli faccia passare un momento di serenità, che ne so? A mungere mucche, a spalare la terra, a dar da mangiare alle galline… no, sempre invischiato lui e tutta la sua famiglia, nelle situazioni più assurde, presente e passato non fa differenza.
Ma è il bello di questa storia, che non ti fa annoiare mai.
Spero che queste recensioni siano uno sprone a farvi iniziare questa saga che non può non appassionare e che, grazie anche alla serie tv “Outlander”, ci ha permesso, se possibile, di amarla ancora di più, poiché ha reso vivi i personaggi del libro… Sam è perfetto (questa nota dovete concedermela).
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