♦ Traduzione a cura di Alessia Esposito
Quixote Translations, acquistabile qui ♦
Da due anni Jake Tyler ha lasciato le operazioni segrete: è un uomo devastato e spezzato, dopo aver scoperto la sorella brutalmente assassinata da suo marito, Riley. Da allora, ha trovato una specie di pace e gestisce un bar rurale. L’ultima cosa che Jake Tyler si aspetta è che la sua ex squadra appaia all’improvviso con brutte notizie. L’ex cognato di Jake è fuggito dalla prigione e si sta dirigendo verso di lui e la squadra è arrivata per proteggerlo, che gli piaccia o meno… una decisione condivisa, seppur con riluttanza, dall’ex amante di Jake, Mitch Mitchelson.
Mitch è arrabbiato e ferito. L’uomo di cui si fidava, che adorava più di ogni altra cosa, ha abbandonato sia lui che la squadra. Jake non ha mai dato a Mitch un’occasione per aiutarlo o per capire la sua decisione. Indipendentemente dai protocolli della missione, Mitch non ha intenzione di aprire nuovamente il suo cuore a quel dolore. Ma la forte attrazione tra i due non può essere ignorata. Come faranno a lavorare assieme se Mitch prova ancora del risentimento per la scomparsa di Jake, e se per Jake la squadra rappresenta tutto ciò che lo ha distrutto? E, nel contempo, attendono che Riley li trovi… e che la minaccia venga sistemata una volta per tutte.
Immaginate un gruppo colleghi e amici molto uniti, dove due sono una coppia in incognito (o così pensano…) e uno è il cognato, oltre che migliore amico del nostro protagonista. Uniti dal lavoro, dall’amicizia, dall’amore in tutte le sfumature. Continuate immaginare di andare a casa di vostro cognato per un pomeriggio rilassante e trovarlo sopra il corpo della moglie con un coltellaccio in mano: il mondo vi crollerebbe addosso, ed è quello che capita a JT. Dopo l’assassinio di sua sorella e la conseguente condanna del cognato e migliore amico, JT non ha più certezze: si sente perso e non sente vicino neanche il suo compagno di vita oltre che di lavoro, Mitch, così dà le dimissioni e se ne va senza dirlo a nessuno neanche a Mitch, soprattutto a Mitch…
Il libro inizia due anni dopo le dimissioni di JT, che adesso si fa chiamare Jacob Tayler o Jake, ed è comproprietario di un bar con Howie, il quale spera di diventare qualcosa di più per Jake oltre che un socio e amico. Mentre serve nel locale vede entrare la sua ex squadra: choc, rabbia e nervosismo invadono Jake. Vorrebbe non fossero lì, vorrebbe non dover avvicinarsi a quegli uomini, ma deve sapere il motivo di quella visita: Riley, suo cognato, è evaso dal carcere e pensano che stia andando da lui, quindi hanno l’ordine di proteggere Jake e prendere, se possibile, vivo Riley. Jake la prende male, non li vuole nel suo bar e nella sua vita di nuovo, ma Mitch e gli altri ragazzi non desistono, vogliono e devono proteggere Jake.
La convivenza forzata in parte è bella, perché l’amicizia sopita dalla lontananza ritorna forte come prima, l’attrazione fra Mitch e Jake è sempre intensa anche se nascosta sotto la rabbia e la delusione di Mitch, mentre Jake rivive il passato. Durante le ore che scorrono in attesa dell’arrivo di Riley tutti gli fanno notare che forse l’accusa è stata un po’ troppo veloce.: chi conosceva Riley non può credere che abbia ucciso la moglie nonostante le prove siano contro di lui. Jake ha modo di riflettere sull’evasione, sulle ipotesi degli altri, e sulla probabile la necessità dello stesso Riley di volergli parlare e chiarire.
Del allungò una mano verso Jake e gli strinse la spalla. «Lo so. Probabilmente meglio degli altri. Ho lasciato i Marine, ti ricordi?» Del era stata l’ultima aggiunta alla squadra: era arrivato un anno prima della morte di Sharon, dopo che la sua unità era stata attaccata in Afghanistan «Non ti biasimiamo per essertene andato, JT… Jake, ma andartene senza nemmeno una parola? Pensavo che Mitch sarebbe collassato. Io e i ragazzi lo abbiamo tenuto d’occhio per settimane per paura che decidesse di ficcarsi la pistola in bocca.» Jake sussultò e sentì il senso di colpa farsi strada. Non aveva pensato a Mitch. Era riuscito a pensare solo al suo migliore amico, in piedi sopra sua sorella, con il coltello pieno di sangue in mano. Lo aveva perseguitato giorno e… «Sapevate di noi?»
Del roteò gli occhi. «Lo sapevamo tutti, stronzo. Avevamo anche fatto una scommessa su quanto ci avresti messo a spingere Mitch a dichiararsi apertamente.»
«Pensavo veramente che fossimo riusciti a tenere tutto nascosto.»
«Sei un idiota, Jake Tyler. Come ho detto, Mitch è rimasto a lungo sull’orlo del precipizio. Non pensare che tutto ciò sia facile per lui, perché non lo è. Lukas era dibattuto se inviare un’altra squadra senza dire nulla a Mitch, ma sapeva che se lo avesse scoperto lo avrebbe sventrato.»
Queste ore d’attesa saranno utili anche a Mitch e Jake, che finalmente riescono a parlare, a spiegarsi, a riavvicinarsi e forse per loro ci sarà una seconda possibilità…
Un bellissimo romanzo che parla di amicizia, amore, fedeltà, incomprensioni, errori e testardaggine.
Sue Brown riesce a far emergere i caratteri di JT e Mitch meravigliosamente; molto belli anche i ‘compagni di squadra’: spettacolari, uniti, folli, simpatici e sempre pronti alle prese in giro, sono disposti a tutto, fra loro.
Il finale? Molto curioso…
Consigliato!
Recensione:
Editing:
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