♦ Traduzione a cura di Nela Banti

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C’è stato un tempo in cui Master Saul Alvarez riempiva le sue giornate combattendo e le sue notti insegnando a sub volenterosi il piacere della sua frusta. La sua comprensione della mente masochista lo rende il più accreditato sadico professionista nella comunità BDSM di Miami. Nessuno dei due ruoli invita a relazioni a lungo termine, ma è a suo agio con la sua solitaria esistenza, fino a che non viene incaricato di fare la guardia alla preziosa puttana di Durango. Uno sguardo dentro quegli occhi pieni di terrore gli fa giurare di rischiare tutto per salvare il bellissimo uomo.
Javier Escardo aveva implorato la morte, ma non si era mai aspettato lo spietato killer che ha ricevuto in risposta. Una fugace occhiata in quegli occhi peccaminosi rivela non solo la promessa di una punizione, ma una ragione per vivere. Sei anni più tardi, libero e fondamentalmente sano di mente, Javier è determinato a prendersi ciò che gli spetta. Il cuore di Saul. Attraverso l’inferno e ritorno, attraverso coltri di dolore e verità mutevoli, quell’unica verità è rimasta salda. Il suo protettore deve essere salvato, e lui non può farlo da solo.
Nascosto dalla propria immagine pubblica, Kyle Jansen è un uomo che anela a essere invisibile senza essere insignificante. Desidera un Master che scorga il suo bisogno di essere comandato senza abusare di lui e un amante che si prenderà cura di lui al di là dei giochi sessuali. Ma fino a quando non incontra la bruciante combinazione di Saul e Javier, non si rende conto che non sarebbe mai potuto essere un solo partner.
Due cuori malconci possono essere sanati dall’amore di un terzo? Kyle diventa la luce nella loro oscurità e lui desidera rischiare il proprio cuore per i loro, ma quando il passato minaccia Saul, il sacrificio di Javier li distruggerà tutti?

Era come essere in una realtà alternativa. Uno sguardo a sinistra ed era tutto nuvole scure e fulmini, uno sguardo a destra ed erano arcobaleni e unicorni, e lui era lì, esattamente nel mezzo, più preoccupato delle opzioni della colazione che della propria sanità mentale.

Saul, Javier e Kyle. No, meglio: Saul, Kyle e Javier. No, forse, ancora meglio: Kyle, Saul e Javier.
In qualsiasi modo vogliate metterli sono perfetti, s’incastrano come un puzzle, sono tre spicchi perfetti di una mela.
Devo ammettere di avere una passione particolare per le debolezze psicologiche, la necessità di essere guidati e la devozione totale verso un altro individuo e questo romanzo tratta questi aspetti alla perfezione. Potete trovare un piccolo aspetto della sottomissione e della dominazione, ma non aspettatevi corde, manette, fruste o dolore volutamente inflitto. È tutta una questione psicologica, un bisogno di essere se stessi, di potersi fidare degli altri, di poter mettere la propria vita nelle mani di coloro che amiamo.

“Pensi che non possa proteggere entrambi?”
“Come cazzo faccio a saperlo? Non mi hai detto niente!” Kyle si avvicinò ai due. “Perché diavolo dovrei restare un altro minuto, sapendo che non esiteresti a sacrificarmi per lui? E perché non dovresti? Tu lo ami. Ma io? Io sono solo… la stupida puttanella.”

Master Saul ha vissuto tanti anni definendosi un sadico, trovando piacere solo nel donare sempre più dolore, ma la sua vita è cambiata quando ha incontrato Javier che è strisciato ai suoi piedi e l’ha pregato di chiudere gli occhi e andare avanti per salvare la vita dei loro cari innocenti.
Solo Saul e Javier sanno cosa hanno dovuto sopportare mentre erano tra le grinfie di Durango. Quando il romanzo inizia sono passati sette anni, loro sono già liberi, circondati da una famiglia che li ama e che è disposta a fare qualsiasi cosa per tenerli al sicuro.
Tutto sembra perfetto, ma è una piccola, bellissima illusione.
Saul è troppo impegnato a nascondere se stesso e a camminare in punta di piedi per proteggere la fragile mente di Javier.
Javier non riesce a capire ciò che sta accadendo, perché è troppo impegnato a proteggere la sua mente dal dolore passato e dalla paura di poter vivere, ogni giorno, l’ultimo giorno della sua vita accanto a Saul.
Solo un terzo elemento può aiutarli a superare questo limbo in cui galleggiano ormai da troppi anni, e questo uomo è Kyle. Un attore porno molto famoso, un modello, un corpo bellissimo che tutti invidiano, ma cosa si cela sotto all’apparenza? Perfino Kyle ha difficoltà a distinguere il suo vero io dal personaggio che ha creato e indossato troppo a lungo per sopravvivere.

Tutti i personaggi sono a loro modo fragili e allo stesso tempo forti, soprattutto nella determinazione che dimostrano nel volersi salvare a vicenda. I trio sa che ogni elemento non può sopravvivere da solo, che necessitano l’uno degli altri per trovare un equilibrio che li faccia sentire vivi ma soprattutto veri.
La storia avanza a piccoli passi, coinvolgendo perfettamente il lettore nelle dinamiche che legano i tre uomini. Nulla è lasciato al caso, i dubbi e le paure vengono portati a galla per essere superati, le debolezze si affrontano di petto e l’agognato equilibrio è duro da raggiungere.

Non aveva bisogno di un protettore, non ne aveva mai cercato uno, eppure… eppure, la prima volta che quelle braccia lo avevano circondato, aveva temuto di aver emesso il suo primo respiro di sollievo dopo troppi anni.

Il romanzo si concentra in modo particolare sulla relazione amorosa tra Saul, Kyle e Javier, ma tutto quel che accade deriva dalla storia complessa che gira attorno ai personaggi. Non esistono solo i tre protagonisti, ma una vasta gamma di individui che agiscono e influenzano l’intera vicenda.

La storia è ben articolata, la narrazione è scorrevole, si alternano momenti ad alto tasso erotico con altri ricchi di azione, dolore, paura e dimostrazioni di amicizia.
I protagonisti sono molto diversi e tutti amabili. Personalmente ho preferito Kyle perché è colui che porta il cambiamento, che mette gli altri due con le spalle al muro, che non ha paura d’inserirsi in punta di piedi e sconvolgere un intero mondo, colui che cerca l’oscurità e trova la luce.

Una lettura molto piacevole che non mi ha permesso di staccare gli occhi se non una volta giunta alla parola fine.

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