♦ Traduzione a cura di Nela Banti
Quixote Translations, acquistabile qui ♦
Dopo quattro anni all’estero, l’artista Jonas Davenport è tornato a casa per iniziare a costruire il suo sogno di un proprio studio d’arte e di una galleria d’esposizione. Ma non appena è pronto a gettarsi per sempre alle spalle l’oscurità del suo passato, quella ritorna rombando con una vendetta.
L’unica cosa che trattiene l’ex poliziotto Mace Calhoun dall’infilarsi la pistola in bocca, dopo una perdita impensabile, è il suo ruolo in un’associazione clandestina che cerca di ottenere giustizia per gli innocenti, togliendo le vite ai colpevoli. Mettere fine alla vita del giovane artista che ha commesso crimini innominabili contro le vittime più vulnerabili, dovrebbe essere la cosa più semplice del mondo. Allora, perché non riesce a convincersi a premere quel grilletto?
Dopo anni a combattere in una guerra senza fine, che gli ha risucchiato l’anima, il Navy SEAL Cole Bridgerton è tornato a casa per affrontare un’altra battaglia: gestire la scoperta che la sorella minore, scappata da casa otto anni prima, è persa per sempre. Ha bisogno di risposte e l’unica persona che può dargliele è un giovane uomo che cerca a fatica di ricomporre la propria esistenza. Ma non si sarebbe mai aspettato di provare qualcosa di più per il tormentato artista.
Cole e Mace. Uno vive secondo le regole comuni, l’altro si crea le proprie. Uno cerca giustizia attraverso la legge, l’altro con la propria pistola. Due uomini, uno la luce, uno l’oscurità, ritroveranno se stessi e si scopriranno l’un l’altro, una volta che saranno costretti a rimanere fianco a fianco per proteggere Jonas da un male invisibile, che non si fermerà davanti a nulla pur di ridurre al silenzio per sempre il giovane artista.
Ma le cicatrici di ognuno sono profonde, e persino la forza di tutti e tre assieme potrebbe non essere sufficiente a salvarli…
Avete presente quella sensazione di essere “nella pelle dei personaggi”? Quando il battito del vostro cuore segue il ritmo della storia, aumentando o diminuendo a seconda delle emozioni dei protagonisti? Quando siete talmente persi dentro le pagine che se vi capita di alzare gli occhi, vi guardate in giro spaesati e confusi, non comprendendo perché non siete dentro uno chalet in montagna ma sul divano del vostro salotto?
Ecco, questo è quello che mi è capitato leggendo questa storia.
Tre uomini, Jonas Mace e Cole, profondamente segnati dalla vita, ognuno a proprio modo. Violenze e soprusi terribili, un senso di colpa talmente doloroso da farti “perdere”, una famiglia distrutta.
Tre vite che si incontrano e si intrecciano, in una storia intensa, emozionante, passionale, a tratti difficile da affrontare.
L’autrice, come prefazione, ha scritto: “Si, ci sono temi forti, alcuni passaggi sono difficili da immaginare, ti ricordano che là fuori esiste un mondo oscuro e brutale, fatto di sofferenza e violenza.”
Già… Ma Sloane Kennedy è stata brava a portarci in questo mondo con la giusta dose di cruda realtà accompagnata dalla speranza del lieto fine.
La prima parte della storia è stata quella che mi ha emozionato di più. La forza emotiva dei personaggi è incredibile. Ti tiene incollato alle pagine, ogni parola ti scorre dentro toccandoti, tenendo allerta sugli eventi che si susseguono. A tratti ti spacca il cuore, ti fa passare un terremoto nelle ossa togliendoti il fiato.
La seconda parte del libro invece mi ha lasciata con un pizzico di delusione perché ho trovato un accelerazione nei tempi narrativi un po’ troppo frettolosa. I personaggi sviluppano profondi sentimenti d’amore in tempi secondo me troppo poco realistici. Capisco la passione travolgente e capisco le necessità narrative per sostenere gli sviluppi della trama, ma trovare l’amore “vero” dopo solo qualche settimana, in un contesto poi così particolare, mi è sembrata un po’ una forzatura.
Ho molto apprezzato invece l’alternanza dei pov dei tre protagonisti che ha, secondo me, notevolmente contribuito a rendere la storia più coinvolgente.
Consigliato!
Recensione a cura di
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