♦ Traduzione a cura di Sara Benatti
Quixote Translations, acquistabile qui ♦
Come beta del branco di Dark Hollow, Ian dovrebbe essere quello tranquillo e ragionevole ma, quando un giovane Cacciatore viene catturato, la sua irresistibile attrazione per quello splendido uomo, lo fa agire in maniera opposta al suo carattere. In quanto nemico giurato del branco di lupi il prigioniero non può essere liberato, ma il branco odia l’idea di tenere imprigionato Logan. L’unica soluzione è convincerlo ad accoppiarsi con uno dei lupi in un legame indissolubile. Non volendo vederlo accoppiato con nessun altro, Ian prende una decisione: deve farlo innamorare di lui, in modo che decida di rimanere come suo compagno. Logan sarà in grado di affrontare questa difficile scelta e lasciarsi alle spalle la vita che ha vissuto finora? Quando Ian viene catturato e torturato dai cacciatori, Logan deve fare la scelta più ardua della sua vita.
Ritroviamo i nostri lupi ancora alle prese con i cacciatori, ma in questo terzo libro hanno un prigioniero e devono decidere cosa farne, non vogliono ucciderlo ma neanche liberarlo.
Quindi? Decidono di trasformarlo in mannaro, e la scelta su chi debba occuparsene ricade su Ian, beta di Marco, perché vedovo e quindi libero da legami. Ian è perplesso e prima di decidere vuole vederlo, e comunque vuole soltanto trasformarlo, per il legame il prigioniero dovrebbe essere d’accordo. Quando vanno nella cella di Logan, Ian rimane colpito dal ragazzo perché è bello e aggressivo, pronto a tutto pur sapendo che più di tanto non può fare. Così accetta l’incarico.
Logan non capisce di cosa stiano parlano e quando lo portano in una camera da letto pensa al peggio, anche perché lo spogliano, ma si vede portare nella doccia per essere lavato… umiliazione prima, choc durante, dubbi dopo. Lo lavano come atto purificatorio prima della morte? Ma poi altri due lupi lo tengono fermo e Ian lo morde. Logan si ribella, ma subentra il “calore” e più nulla ha importanza. Nulla a parte fare sesso con Ian.
Logan – che scopriremo non essere un cacciatore come gli altri – si rende conto che le notizie che hanno i cacciatori sono sbagliate e incomplete e, convinto di fare la cosa giusta, guida i lupi in una trappola dove verranno successivamente catturati. Sarà durante la prigionia che scoprirà alcune realtà nascoste sul conto del suo generale, e da lì deciderà quale sarà il suo futuro.
«No!» Non sapeva se lo avesse detto ad alta voce o meno, ma l’idea che Ian lo lasciasse lo colpì come un treno merci. Fino a quel momento non si era reso conto di quanto dipendesse da quel grosso lupo, di quanto avesse bisogno di lui. Anzi, di quanto lo volesse. Eppure, come poteva ammettere di desiderare che quel lupo lo scopasse? L’idea era impensabile. Era ridicola. Era eccitante da morire.
Una bella storia, anche se, come per i precedenti romanzi, alcune cose mi hanno lasciata perplessa: sì, sono lupi, l’attrazione portata dal “calore” e il fatto che facciano sesso subito dopo il morso è coerente e rientra bene nella storia, ma leggere dopo poche pagine che si innamorano o si dicono “ti amo”, mi sembra un po’ esagerato. Anche la parte fisica mi è sembrata un po’ troppo inverosimile, i lupi hanno una ghiandola alla base del pene grande come una palla da baseball (e ok, ci sta, ma riescono a farla passare senza fare troppo male già al primo rapporto? Altra cosa che non ho amato particolarmente, ma questo mi sa che è un problema mio, sono i nomignoli: pensare a un uomo alto 1 metro e 95, grosso, rude, un mega lupone che ogni due per tre chiama il suo compagno tesorino… cosa posso dire, scena hot o meno, non ce la faccio proprio.
Resta comunque il fatto che la storia riesce a tenere il lettore incollato alle pagine: cosa vogliono davvero i cacciatori? I lupi riusciranno a sconfiggerli? Penso che alcune delle cose celate finora tra un po’ si scopriranno. O almeno lo spero… XD
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