Un racconto natalizio stupendo e toccante.
Quixote translations per Decent Fellows Press, acquistabile qui.
Tornato in Scozia dopo cinque anni passati in Australia per lavoro, Kier Campbell si ritrova bloccato su una strada delle Highlands scozzesi la vigilia di Natale. Deve raggiungere in fretta il primo villaggio a cui riuscirà ad arrivare o rischia di morire di freddo dentro la sua auto a noleggio. Mentre cammina lungo la strada ghiacciata, Kier ripensa alla vita da cui era scappato, e l’amore che aveva abbandonato in Scozia.
Quando una bufera di neve inizia ad avvicinarsi, un automobilista di passaggio lo vede e si offre di farlo salire in auto. Kier rimane sorpreso di riconoscere l’autista. Mano a mano che il tempo peggiora si rende conto che non c’è modo di raggiungere la fattoria dei suoi genitori, perciò rimarrà bloccato con il suo salvatore per le vacanze.
L’unico desiderio di Natale di Kier è quello di rimediare agli errori commessi tutti quegli anni prima, ma, curiosamente, scopre di avere un rivale inaspettato per l’affetto del suo amante…
Tornare a Casa: Questa è una storia d’amore sulle “seconde possibilità”, contiene scene di sesso omosessuale e Puppy Play (Woof!)
Era stato portato al riparo dal freddo, nutrito, tenuto al caldo, e ora gli avevano messo un collare.
Rivendicato.
Posseduto.
Era a casa.
Kier è stato un codardo.
Cinque anni prima dell’inizio del racconto ha abbandonato la sua casa e il suo Amore per viaggiare, vedere il mondo, vivere in Australia allevando pecore, ma soprattutto perché aveva troppa paura per dichiarare la sua omosessualità alla sua famiglia. Temeva di perdere la loro stima, la loro considerazione, e ha finito per perdere la cosa più cara: l’amore di Douglas. Lo ha abbandonato, lo ha tradito, lo ha messo da parte per paura e ora, cinque anni dopo, si ritrova solo, nel mezzo di una bufera, a chiedersi cosa ha ottenuto nella sua vita, quali sogni ha realizzato, se è valsa la pena sacrificare tutto ciò che aveva.
La risposta arriva ben chiara quando, sulla strada verso casa, Kier rincontra proprio Douglas e i sentimenti che pensava di essere riuscito a sopire, tornano a urlare con prepotenza.
Quasi non lo riconosce perché l’uomo che si trova di fronte ha ben poco del ragazzo che ha lasciato. Douglas è bello, solare, gentile, assolutamente adorabile. Nonostante tutto il dolore che ha sofferto è pronto a tendere una mano amica per colui che non ha mai dimenticato. (Io il pugno lo avrei tirato!)
Avevano avuto quel tipo di legame intenso che lui non riusciva a spiegare. Era primordiale e intuitivo. Douglas era stato il suo universo privato, e i ricordi a lungo ignorati gli facevano dolere il cuore.
Kier e Douglas si sono scoperti omosessuali, sono state le prime esperienze l’uno dell’altro, si sono donati anima e corpo, e hanno scoperto di avere un piacere comune. C’è chi beve il caffè nero e chi ci mette il latte, c’è chi fa sesso nel letto e chi sulla lavatrice, c’è chi trova se stesso con la meditazione e chi con il Puppy Play.
Kier e Douglas erano praticanti di questo gioco che all’apparenza può sembrare strano e ridicolo, ma che sotto sotto affonda in solide basi di fiducia, totale devozione, obbedienza e appartenenza.
I due uomini, spinti dai ricordi e dal fuoco che non si è mai spento tra loro, decidono di rivivere ciò che hanno sempre amato, ciò che li ha uniti, ma il semplice gioco non può bastare per sanare le ferite. Kier deve dimostrare di volerlo davvero, di aver compreso il suo errore, di essere disposto a chinare il capo e cedere il controllo. E Douglas deve mettere da parte il dolore e la paura di essere ferito per poter ricominciare da capo e vivere felice con l’uomo che ama.
Una caratteristica che amo di questa autrice è la capacità di scrivere testi brevi ma completi. “Tornare a casa” si legge velocemente ma al suo interno nulla è lasciato al caso. I personaggi sono ben descritti, sentimenti ed emozioni sono chiare e narrate con semplicità, i dialoghi sono leggeri, scorrevoli, piacevoli. Le scene di sesso non sono volgari, eccessivamente sdolcinate o ridicole.
Un racconto da leggere sul divano, tra il camino e l’albero di Natale, mentre fuori infuria la tempesta. Una lettura piacevole che consiglio.
Recensione a cura di:
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