Triskell Edizioni (26 marzo 2019), acquistabile qui.
L’Alberopietra è risorto a nuova vita. Il sangue di Nairnering Cuordifoglia sparso sulle sue radici, credute ormai aride, ha ridato speranza a un intero regno. Finalmente Mojheardean può sedere sul Trono di Pietra e risollevare le sorti del suo popolo e, forse, delle intere stirpi fatate. Nair sa bene che non sarà sufficiente: non per la pace, né per lenire il tormento della sua anima nera. La corte di Pietrabuia non è un posto sicuro e lui ha fatto una promessa: farà qualunque cosa pur di risanare il suo debito.
Mojheardean ha lottato nell’ombra per tutta la sua vita. Ha combattuto, celando i propri intenti, contro la sua stessa stirpe maledetta dalla follia. Ha subito indicibili torture e ha giocato con astuzia ogni arma a disposizione per occupare la scomoda seduta del Trono di Pietra. Un’esistenza votata al riscatto per la sua gente, per un popolo che aveva smesso di sperare. Tra le insidie di una corte in bilico sull’orlo di un cambiamento epocale, Mo sa che quello non è che l’inizio e che mantenere saldo il regno richiederà un sacrificio ancora più grande.
Il suo pensiero, però, non fa che tornare a colui che ha salvato tutti loro, e si trova combattuto tra il desiderio di cedergli ogni cosa e il terrore di farlo. Ma lasciare avvizzire il proprio cuore potrebbe essere un prezzo che non è disposto a pagare.
Prima che potesse anche solo capire ciò che stava succedendo, si sentì trascinare contro la parete di roccia e schiacciare da un corpo solido. A Mo sembrò quasi di annegare nel suo profumo mentre Nairnering gli premeva la testa sul proprio petto e si chiudeva su di lui, facendogli da scudo contro qualunque cosa fosse scoppiata oltre la protezione della sua schiena. Con l’orecchio premuto alla stoffa sottile della sua camicia, lo sentì abbaiare pochi ordini concisi che sovrastarono per un momento le grida intorno. Mojheardean inspirò, cercando di normalizzare il respiro, di calmare il cuore impazzito. Avrebbe voluto spingerlo via per capire cosa stesse accadendo, ma la presa del Luminoso divenne irremovibile.
«Sta giù!» gli ordinò Nair, poi chinò il capo fino a sfiorargli il volto col proprio, fino a scaldargli le labbra con il suo fiato. «Sta’ fermo e zitto, Mo, se ti fai anche un solo graffio ti lego al tuo fottuto letto e non metterai più il naso fuori dalle tue stanze!»
«Non hai nessun diritto di…»
«Pensavo avessimo appena stabilito che il dritto di fare quello che voglio me lo prendo.»
«Lasciami!»
«Non succederà, mio principe,» gli sussurrò, la sua voce talmente lieve da fargli credere che se lo fosse immaginato. Fu il calore della sua bocca sulla guancia e la scia di brividi lungo la schiena a impedirgli di scacciare quelle parole. Le maledette gli si fissarono nella mente con una caparbietà impossibile da contrastare.
Mojheardean sentì le dita di Nair avvolgergli la nuca, scavare tra i capelli, farsi strada fino alla pelle sensibile dietro l’orecchio. Sentì il suo braccio che lo avvolgeva, sostenendolo: erano già stati in quella posizione, mentre l’altro lo cullava, fingendo di prendersi cura del patetico straccio che era stato. Aveva amato ogni istante di quella menzogna. Ne aveva avuto bisogno. Ma ora non era più così.
1 Alice, non è il paese delle meraviglie (MF) – qui la recensione
Alistair St. Clare è una creatura potente. Un raro vampiro. Cammina sul mondo da secoli e conosce molto bene se stesso e il suo posto nel variegato substrato di esseri non umani che popolano la terra, perennemente in conflitto gli uni con gli altri. Da sempre si destreggia sul filo del rasoio di delicati equilibri di potere. Sa bene che lasciarsi ammaliare da due begli occhi dorati potrebbe costargli tutto ma, improvvisamente, il ferreo pragmatismo di una vita svanisce sostituito da un bisogno selvaggio e folgorante.
Alice non è che una semplice piccola vampira in un mondo di lupi mannari. O almeno così pensa. Non sa nulla di sé, solo quello che il vecchio Noan le ha detto da quando si è svegliata, senza un briciolo di memoria di ciò che era. La sua vita si trascina sospesa tra il lavoro al pub, la stramba amica ‘Dhu e un ragazzo carino che le lascia affondare le zanne in lui di tanto in tanto. Questo finché il suo passato non torna prepotentemente a reclamarla.
Alice scoprirà che non c’è nulla di semplice nella sua vita da vampira, che l’uomo dei suoi sogni è un tipo da incubo che non si fermerà davanti a nulla pur di tenerla al sicuro.
2 Cuore di foglia, radici di pietra
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