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Perseguitato da un passato che non sembra intenzionato a lasciarlo, Liam trova finalmente un porto sicuro al Double D. Lavorando con i cavalli di Jack, sotto la guida sicura di Robbie, Liam cerca di sfuggire a ricordi talmente dolorosi da lasciare il segno… ma quando Marcus piomba nella sua vita, tutto sembra ribaltarsi, e Liam scopre che la strada verso la felicità passa anche attraverso l’imprevedibile.
Intanto, la famiglia di Jack e Riley si allarga: tra crisi adolescenziali, pannolini, tate e gli sforzi della coppia per adottare il piccolo Max, si dimostra più unita che mai, mentre l’amore tra il cowboy e il petroliere diventa ogni giorno sempre più profondo, nonostante le difficoltà.
Come già si era intuito nel libro precedente, in questo trova spazio la storia d’amore tra Liam e Marcus, con Eli e Robbie come personaggi secondari e Riley e Jack sempre presenti con la loro famiglia allargata.
Ferito da una famiglia che l’ha respinto nel momento in cui si è dichiarato gay, Liam ha vissuto delle esperienze tremende nel ranch in cui lavorava prima di trovare rifugio al Double D, quindi adesso sta faticosamente cercando di rimettersi in piedi e costruirsi una vita. Inizialmente vede le attenzioni di Marcus come un fastidio, perché gli ricordano alcuni dei momenti peggiori del suo passato, e gli occorrerà del tempo per acquistare abbastanza fiducia in se stesso e negli altri per aprirsi alla possibilità di amare qualcuno. Ci riuscirà grazie all’amore di Marcus ma anche con l’amicizia incondizionata e il senso di famiglia che gli trasmettono tutti gli altri abitanti del ranch.
«Mi dispiace. Volevo solo… Ti va di venire a cena con me…? Vorrei parlarti…»
«No.»
E con quello Liam aveva messo la parola fine alla conversazione. Marcus uscì dalla stalla. Una volta sparito lontano, si fermò un attimo e alzò il volto verso il sole d’autunno. Sapeva che non poteva stare tanto addosso a Liam, eppure c’era qualcosa tra loro, un’attrazione indefinibile che lo travolgeva ogni volta che si incontravano. Non c’era dubbio che si trattasse di attrazione, desiderio, forse un’infarinatura di affetto. Aveva scorto il dolore nell’espressione di Liam, la fiamma della rabbia in quei suoi bellissimi occhi grigi, e voleva saperne di più.
Marcus invece è attratto dal giovane cowboy e non demorde, continuando a invitarlo fuori finché non lo convince a capitolare. Nonostante le sue buone intenzioni siano evidenti, in alcuni punti la sua insistenza risulta leggermente fastidiosa ed è solo quando smette di pungolare Liam che il personaggio acquista un minimo di profondità in più. Alla fine, però, risulta comunque meno approfondito rispetto a Liam, che tra i due è quello che compie un percorso di crescita tangibile, liberandosi dagli strascichi del suo terribile passato. Marcus lo aiuta, è presente per confortarlo, supportarlo e difenderlo nel momento del bisogno, eppure in certi punti appare meno centrale nella coppia di protagonisti.
«Prenditi tutto il tempo che ti serve,» disse. «Non vado da nessuna parte.»
«C’è una cosa, però. Non sono irrecuperabile. So che non meritavo ciò che mi è successo e sono convinto che, quando troverò la persona giusta, tutto andrà a posto. E voglio divertirmi con quella persona, non pensare solo a cose serie.»
Marcus sentì il petto contrarsi a quelle parole. Voleva essere lui la persona giusta.
Mentre Eli e Robbie hanno alcuni momenti dedicati, che ci mostrano come ormai siano una coppia solida e felice, Jack e Riley sono in tutto e per tutto protagonisti di una buona metà del libro: assistiamo alla loro serenità coniugale, alla passione che non scema mai tra loro e all’impegno richiesto dai loro figli. La paternità è centrale nelle loro vite: dopo aver accolto Hayley, la figlia di Riley, e aver avuto i gemelli, adesso sono impegnati ad adottare Max, il bimbo apparso nel romanzo precedente affetto da una forma di autismo. Le difficoltà non mancano, ma rispetto ai primi volumi l’autrice ha scelto, a mio avviso saggiamente, di limitare la parte drammatica, evitando di creare quell’impressione di irrealtà in cui a volte aveva rischiato di cadere.
«Ma tu non ci pensi mai? Se tuo padre non avesse mai inserito quella stupida clausola nel contratto, quella che diceva che dovevi sposarti? Non ci saremmo mai incontrati.»
Riley inclinò il capo e sembrò considerare la cosa. Poi, la sua espressione si ammorbidì. «No no.» concluse. «In un modo o nell’altro, avremmo trovato il modo d’incontrarci.»
«Lo credi davvero?»
Riley lo baciò e approfondì il contatto, spingendo Jack contro il muro. Quella doveva essere la sua risposta, era chiaro.
A Jack andava benissimo. Davvero.
Pur essendo una lettura del tutto godibile, soprattutto perché ormai ci siamo affezionati a questi personaggi ed è bello vedere come proseguono le loro vite, il romanzo soffre un po’ di affollamento: mentre è chiaro che Eli e Robbie sono personaggi secondari e quindi il poco spazio a loro dedicato è giusto, gli altri sembrano sgomitare per trovare posto. Riley e Jack sono ormai conosciuti e amati, basta poco per entrare in sintonia con loro, ma Liam e Marcus avrebbero avuto bisogno di maggiore spazio per essere presentati in modo migliore e avere il tempo di crescere sia individualmente che come coppia di innamorati. A parte questo dettaglio, il libro è coinvolgente e piacevole, alla fine si resta sia soddisfatti della strada percorsa dai personaggi sia curiosi di scoprire dove l’autrice vuole portarli ancora.
Recensione a cura di:
Editing:
Qui le recensioni dei romanzi precedenti.
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