La mercenaria Casia Greythorne ha a cuore solo due cose: portare a termine qualunque sia il suo ultimo lavoro e guadagnare abbastanza soldi per acquistare la costosa medicina che mantiene in vita la madre adottiva.
Perciò, quando il re in persona le offre una nuova missione, non può resistere di fronte alla cospicua remunerazione che le propone, anche se ciò significa lavorare con il Capitano Elander, l’arrogante e misterioso braccio destro del re.
Il suo compagno può essere esasperante, ma almeno il compito assegnatogli sembra semplice e veloce: scoprire le origini dello strano morbo che sta devastando l’impero e trovare una cura.
Ma in una terra ricca di antiche magie e di divinità potenti, niente è mai così semplice, e niente è mai quello che sembra.
Mentre i morti continuano ad aumentare e strani mostri iniziano a seminare il caos in tutti i regni, Cas ed Elander dovranno lavorare insieme per proteggere l’impero, che gli piaccia o no. Perché una cosa è chiara: qualcosa di terribile e malvagio si sta agitando nell’ombra e minaccia di porre fine al loro mondo.
Per gli amanti del genere, ci troviamo dinnanzi a una nuova saga, che ha decisamente tutti gli elementi utili per solleticare i vostri palati: Dèi, maledizioni, segreti mortali e tenebrosi personaggi maschili. Un bel mix!
Vorrei però partire da due note che per me non sono proprio positive, ovvero la quantità enorme di informazioni disseminate nel libro, che onestamente destabilizzano la lettura, e la scrittura un po’ acerba, fattore che però, secondo me, andrà migliorando con il tempo. Tuttavia questi elementi nella lettura hanno la loro rilevanza. Ciò detto, devo ammettere che, nonostante la mole, ho impiegato due giorni per leggere questo testo; ero davvero, davvero curiosa di scoprire dove l’autrice mi avrebbe portata. Ho adorato i dialoghi tra Cas e Elander, divertenti, ironici e mai banali. Così come il loro modo di interagire. Allo stesso tempo il rapporto della protagonista con il suo gruppo di amici.
“Perché niente rafforza un’amicizia come essere disposti ad uccidere per te, giusto?”
Nel romanzo sono presenti molte scene di battaglie o di lotte, che, nonostante la lunghezza, vengono descritte bene. Lo stile dell’autrice come già dicevo è un po’ acerbo, ma si viene comunque trascinati nella storia grazie a una pregevole maestria narrativa. Il punto di vista è singolo ed è quello della protagonista. Le scene romantiche sono poche, ma ben scritte e calibrate: non c’è forzatura e il rapporto tra i protagonisti evolve in modo armonico. Cas è un personaggio ricco, come spesso accade nei fantasy, ma in questo caso non è la classica eroina senza difetti, anzi. Combatte costantemente contro i propri limiti e le proprie paure, cosa che ho apprezzato tantissimo. Elander, neanche a dirlo, va scoperto.
“Lui sorrise, fu il primo vero sorriso genuino che vide sul suo volto. Rimase sulle sue labbra anche quando richiuse gli occhi e si sistemò di nuovo sulla sedia. Quel sorriso malizioso creava un interessante contrasto con il placido, bellissimo viso. La intrigava. Lui la intrigava. Cosa che, per qualche strano motivo, le faceva salire la voglia di pugnalarlo.”
Da sottolineare il finale aperto, che mi ha fatto dire: voglio il secondo!
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Commenti
Nessun commento ancora.