Un primo bacio da un uomo più giovane innesca il suo risveglio sessuale…
A causa della rigidissima educazione, George si vergogna del suo orientamento. Ormai oltre quarantina, non ha ancora fatto coming out e non hai mai baciato un uomo – finché non arriva Quentin.
Quentin ne ha avuto abbastanza di pessime relazioni con uomini che non vogliono impegnarsi. Ancora ferito dall’ultima, non è pronto a riprovarci. Ma George è dolce, e aiutare un uomo più grande a fare un po’ di esperienza potrebbe essere un diversivo piacevole.
Trascinati in fretta verso un legame più profondo di quanto non si aspettassero, si trovano ad affrontare un dilemma. George non è pronto per uscire allo scoperto, e Quentin vuole un ragazzo che non abbia paura di farsi vedere con lui in pubblico. Riusciranno a trovare un modo per navigare nelle acque imprevedibili di quella nuova relazione, e a trovare la felicità insieme?
Contenuti: differenza di età, prime volte gay, esplorazione sessuale, allo scoperto per te.
I protagonisti di “Un posto felice”, quinto volume della serie Rainbow Place, hanno 27 e 45 anni, e i 18 anni che li dividono sono la testimonianza di come il mutamento della società, forse lento e incompleto ma comunque presente, influisca sulle persone e sul loro modo di approcciarsi alla vita. George ha capito da solo e lentamente di essere gay, ma la rigida educazione religiosa impartita dalla madre e il contesto in cui ha vissuto lo hanno intrappolato in una vita infelice, colma di disgusto verso se stesso e solitudine. Ha divorziato dalla moglie e ha un buon rapporto con la figlia, ma a 45 anni non è ancora in grado di ammettere apertamente la propria omosessualità per vergogna e paura.
Al contrario, Quentin vive allo scoperto e con il sostegno di famiglia e amici, eppure nonostante questo è infelice, reduce da una relazione con un uomo che gli aveva mentito e l’aveva ingannato. Incontra George per un articolo che deve scrivere per il giornale locale e, dopo un fraintendimento iniziale, comincia con lui un rapporto occasionale basato sul sesso, incontrandolo in segreto ogni domenica.
Entrambi sembrano ottenere ciò che desiderano dalla situazione, ma confesso che la prima parte del libro non mi è piaciuta molto, da questo punto di vista, perché stavolta le premesse del rapporto tra i protagonisti mi hanno dato l’idea di essere molto labili. Va bene che si vedono solo per fare sesso, però alcune scene e i dialoghi mi sono sembrati meccanici e forzati, con l’esigenza di George di esplorare ciò che lo eccita e la volontà di Quentin di assecondarlo.
«Io non ho scelto di sentirmi di merda riguardo a me stesso e alla mia sessualità. Se potessi cambiare le cose lo farei, ma non so come.» Stava stringendo la tazza così forte, che gli si erano sbiancate le nocche.
«L’unico modo è essere sinceri. Finché continui a nasconderlo resterà sempre un segreto colpevole che ti divora. Quando lo dirai agli altri, perderà il suo potere.»
«Facile per te dirlo quando hai una famiglia che ti sostiene tanto. Scommetto che loro non ti hanno mai fatto sentire disgustoso e sporco e sbagliato.»
Andando avanti con la storia, quando George inizia a intuire di desiderare di più e Quentin capisce di volere assolutamente di più, la narrazione mi è parsa più fluida, o comunque la storia mi ha coinvolto maggiormente.
Voleva George con lui, a tenerlo per mano, a baciarlo apertamente.
Voleva presentarlo ai suoi amici, voleva poter passare del tempo con lui senza doversi nascondere come se stessero facendo qualcosa di sporco, vergognoso e sbagliato.
Ancora una volta si intravedono alcuni dei personaggi dei libri precedenti, nel locale che tutti frequentano, e il proprietario Seb assume un ruolo quasi da fata madrina, consigliando i due innamorati e intromettendosi per riappacificarli. Nel complesso, la storia è appassionante e parla di situazioni molto reali, con la ricerca della felicità che passa attraverso l’essere sinceri con se stessi e con gli altri, ma rispetto alle coppie precedenti quella composta da Quentin e George forse mi ha coinvolto meno. In ogni caso, consigliato a chi sta amando la serie e apprezza la scrittura diretta e asciutta di Jay Northcote.
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