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Può l’incontro casuale fra uno stilista affermato e un affascinante modello e rent-boy essere l’inizio di una storia d’amore? Sì, se lo stilista vede nel giovane il suo modello estetico e il modello trova nel suo pigmalione quella comprensione e quella cura che non ha mai avuto sino ad allora. Ma la vita pone i suoi paletti: il famoso Richard Fischer e l’ambitissimo hustler Matthew Steinbeck hanno delle zone d’ombra nelle loro complesse esistenze.
Matthew nasconde un segreto: un grande amore che lo spinge a prostituirsi e da cui non si separerà mai. E Richard un carattere spesso troppo debole per opporsi alle avversità.
Riuscirà lo stilista a conquistare il ragazzo e a liberarlo da quel giogo che sembra costringerlo a una vita infelice? Oppure troverà un nuovo amore con cui costruire un futuro più semplice insieme?
Matthew si lascerà conquistare o il suo grande amore verrà sempre e comunque prima di tutto? E perché una persona che ama così tanto un’altra la spinge alla prostituzione?
Si può fare sesso da soli, ma l’amore si fa in due…
Nei suoi romanzi precedenti, Velia Rizzoli Benfenati aveva condotto i propri lettori prima a Parigi, facendo loro respirare l’atmosfera magica della capitale francese, e poi a Bologna, attirandoli nel mondo della pallavolo; ora li porta per le strade di New York, dimostrando ancora una volta di saper creare ambientazioni perfette e credibili, che diventano esse stesse parte in causa nella storia che decide di narrare. Pur con qualche accenno di italianità che traspare da alcuni dettagli, comunque integrati in modo realistico nella vicenda, non ci sono sbavature nel suo modo di far muovere i personaggi negli ambienti newyorkesi, che siano locali gay oppure hotel di lusso.
La storia di Richard e Matthew, che inizialmente può apparire semplice, quasi scontata, non è il classico colpo di fulmine tra un ricco cliente con il mondo ai propri piedi e un bellissimo ma sfortunato prostituto. Tutt’altro, tra i due è Richard a dimostrarsi quasi sempre in difficoltà, a lasciarsi portare dagli eventi pur di non dover prendere decisioni, e solamente quando comprenderà di amare il ragazzo saprà trovare la forza di agire, di fare effettivamente qualcosa senza timore di restare ferito.
Richard baciò la mascella di Matthew salendo dal mento allo zigomo. «Come si fa a fare sesso con una persona e non interessarsi a cosa le piace? A me non potrebbe mai eccitare, insomma se non si gode in due…»
Matthew sorrise, gli prese la mano e se la avvicinò alle labbra. «Infatti ho detto che ho un solo cliente sensibile. Te lo confesso: è il mio cliente più assiduo e, in assoluto, il mio preferito. Ma basta parlare di lui, parliamo di te. Cosa vorresti fare questa mattina?»
A Richard mancò un battito. Lui era il suo cliente preferito. Lui era il solo cliente sensibile che avesse. Lui era diverso dagli altri. Cosa desiderava fare? Restare così per mesi, forse anni. Era tutto così perfetto che anche fare l’amore poteva turbare quel momento. Anche perché lui era solo un cliente e non avrebbero fatto l’amore, ma solo sesso.
Rent-boy per scelta, Matthew è un modello e si definisce un “appendiabiti”, un mero accessorio valido solamente finché la sua bellezza lo sosterrà. Questo continuo sminuirsi, a dispetto delle molteplici abilità e alla sensibilità che contraddistingue ogni sua azione, lo rende un personaggio estremamente fragile, sotto la maschera di regole ferree che impone ai propri clienti. Cela un segreto, di cui non desidero parlare per non rovinare una delle parti più delicate e interessanti del romanzo, qualcosa che condiziona la sua esistenza in ogni momento ma che lui è deciso a non rinnegare mai.
«Perché tutte le volte che ti guardo negli occhi vedo qualcosa di nuovo?»
«Che cosa?»
Gli sorrise, non avrebbe mai saputo dire il perché, ma quel sorriso gli venne spontaneo. «Non lo so. Una luce, una sfumatura, una piccolezza o forse un universo nuovo.»
Molto romantico, il romanzo si snoda da un incontro tra i due protagonisti a un altro, mentre fingono con se stessi e con l’amante di non provare sentimenti troppo profondi per poter essere soffocati. I personaggi secondari sono ben più che accennati, costituiscono il motore della vicenda tanto quanto i protagonisti e si arriva a sperare che almeno uno di loro, se non addirittura tutti, possano trovare un giorno la propria storia per mano dell’autrice, che potrebbe regalarci qualcosa su uno stilista, un mercante d’arte o un pompiere.
Unica lieve pecca, che emerge di tanto in tanto, sono dei cambi di narratore che inizialmente confondono un poco, sebbene motivati dalla necessità di condurre per brevi tratti la vicenda tramite il punto di vista di alcuni dei comprimari. Nonostante questo, “The Hustler” dimostra ancora una volta la bravura di quest’autrice italiana, in grado di cambiare ambientazione e tipologia di personaggi senza perdere nulla e regalarci un’altra bellissima storia d’amore.
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