Vivere e disegnare a Los Angeles.
Triskell Edizioni, acquistabile qui.
L’artista Perry Foster, che adesso vive a L.A. insieme all’ex Navy SEAL Nick Reno, va in soccorso dell’eccentrico Horace Daly, leggendaria star di film classici dell’orrore come Perché non muori, mia dolce? e Sette spose per sette demoni.
Horace è l’anziano proprietario del celebre ma ora fatiscente Angel’s Rest, hotel di Hollywood che si vocifera essere infestato da fantasmi. Ma per quanto ne sa Perry, la cosa più inquietante di quel posto sono i folli residenti, uno dei quali pare determinato a calare il sipario per sempre su Horace e su chiunque gli metta i bastoni tra le ruote.
Scritta qualche anno dopo “Il fantasma dai calzini gialli”, questa seconda avventura di Perry e Nick conserva tutto il fascino retrò e l’atmosfera inquietante del primo romanzo. Ancora una volta l’ambientazione della storia diventa una sorta di personaggio a sé stante, che affascina il lettore e lo proietta quasi nel passato, nonostante la vicenda sia ambientata ai giorni nostri. Josh Lanyon descrive l’hotel Angel’s Rest con una dovizia di particolari impressionante, dai giardini rinsecchiti alla piscina stagnante (con annesso alligatore), dalle torrette lugubri ai corridoi bui e polverosi, dai cimeli di vecchi film horror che riempiono ogni angolo ai segreti nascosti in cima a scalinate pericolanti.
Persino dopo dieci mesi insieme, quella… come diamine poteva chiamarla? Dolcezza senza riserve forse sembrava un’espressione melensa, ma era vero che c’era una sorta di sincerità, di generosità nelle reazioni di Perry.
Quella dolcezza faceva sentire il cuore di Nick troppo grosso per il suo petto. Gli chiudeva la gola tanto da non riuscire spesso a dire le cose che voleva dire, cose che Perry meritava di udire.
Ti amo. Amarti così tanto mi spaventa.
La vita di Perry e Nick a Los Angeles forse non è perfetta, con l’ex Navy SEAL spesso fuori per il suo nuovo lavoro di investigatore privato, ma i due si amano ed è molto bello ritrovarli dopo averli visti innamorare nel primo libro a loro dedicato. Perry è sempre disponibile verso tutti, nonostante la timidezza, però ha imparato a confidare in Nick, che ha perso parte dell’ostilità verso il prossimo che aveva nel primo libro ma ne ha conservata abbastanza per bilanciare il candore del ragazzo.
Nick si inginocchiò sul letto, poi gli sollevò la camicia e tracciò le linee delle sue costole con le punte delle dita. Aveva un’aria quasi solenne, probabilmente stava per fargli un’altra predica sulla nutrizione. Perry allungò il braccio e gli prese la testa in modo da costringerlo a guardarlo negli occhi, e gli sfiorò gli zigomi affilati con il pollice.
«Sto bene, smettila di preoccuparti per me. Sono felice, mi basta che siamo insieme.»
«Siamo sempre insieme,» disse Nick con voce roca. Stava avvampando in viso; non diceva mai cose simili, e Perry sentì nascergli dentro un senso di tenerezza e protezione.
All’Angel’s Rest i due si ritrovano circondati da un gruppo di personaggi bizzarri e a tratti assurdi che sembrano quasi vivere nel passato, come se le atmosfere della Hollywood anni Venti dell’hotel li avessero bloccati in un limbo polveroso e inquietante. Investigando sui presunti attentati alla vita del proprietario, un attore di film horror di serie Z ormai anziano e forse anche un po’ folle, Perry e Nick scoprono segreti ormai sepolti, tra veggenti strampalate, sceneggiatori squattrinati, viscidi parenti sanguisughe e un’ex guardia del corpo la cui unica gioia sembra essere un alligatore affamato che vaga in cerca di cibo per i corridoi dell’hotel. Il tutto raccontato con lo stile elegante e ironico di Josh Lanyon, che è capace di costruire una trama complessa e misteriosa senza lasciare nessun dettaglio al caso e allo stesso tempo far crescere il rapporto tra Perry e Nick, che nei momenti più difficili imparano a superare le insicurezze personali e trovano sicurezza nel loro amore.
Un romanzo non troppo lungo eppure perfetto, che cattura il lettore dalla prima all’ultima parola e lo lascia con un sorriso e, forse, la promessa di nuove avventure per i due protagonisti.
Recensione a cura di:
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