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La seconda volta con Scott non è andata come Tad si aspettava, ma ha finito per fornirgli alcune importanti prese di coscienza. Tanto per cominciare, quel primo folle incontro era stato più che solo un risvegliarsi di ormoni maschili. Il che significava che provava una vera attrazione per il tipo e quello spiegava la sua mancanza di protezione verso il fascino ardente di Scott. Quel ragazzo era penetrato nelle sue difese, come se non fossero mai nemmeno esistite.
Il che era già piuttosto inquietante.
Pertanto, Tad era giunto alla conclusione di doversela vedere con ciò che aveva scoperto nell’unico modo logico che conoscesse: eliminando Scott dalla sua vita una volta per tutte, tenendosene ben lontano. Sfortunatamente, quel tentativo era stato molto più spiacevole di quanto si fosse aspettato. Sembrava che la sua stupida infatuazione fosse parecchio profonda, il che aveva reso la crisi d’astinenza una faccenda deprimente.
Così, quando Scott inaspettatamente lo cerca, Tad si ritrova troppo mentalmente prosciugato per combattere ancora a lungo il proprio turbamento. Concedendosi un sollievo quanto mai necessario, acconsente a un incontro, ma né lui né Scott sanno che il Dom Max finirà per avere un ruolo nella cosa. Quella che inizia come una serata senza pretese, si trasforma ben presto in qualcosa di clamorosamente licenzioso. La domanda è: Tad sarà in grado di gestirlo? E, cosa più importante, che direzione gli farà prendere, nel suo continuo viaggio alla scoperta di se stesso?
Non voleva lasciar perdere Scott, e non solo per il fatto che per lui fosse un conforto, ma perché Scott era l’intero maledetto pacchetto, che non solo aveva permesso a Tad di rilassarsi nella sua pelle, ma gli aveva anche mostrato come trovare piacere attraverso di essa, in modi che lui non sapeva nemmeno esistessero.
Leggere la storia di Tad è come guardare un uomo con indosso una camicia e una cravatta. Tad è costretto, obbligato da se stesso a tenere quel piccolo bottone, in cima, allacciato e la cravatta ben stretta attorno al collo. È come vedere un uomo durante una cerimonia, rigido e in gabbia, che arrivato a sera, esasperato dalla giornata, si infila un dito tra il tessuto e il nodo, si allarga il cappio e lascia scivolare il bottone nell’asola.
Tad è l’uomo vestito elegante, che si impedisce quasi di respirare. Scott è quel dito birichino che offre una boccata d’aria fresca, che libera la pelle dalle costrizioni.
Quel tizio aveva acceso una strana luce solare nel suo petto. Quei grandi occhi caldi, quel bel sorriso, tutte quelle piccole cose fantastiche che aveva detto. Scott lo stava trascinando da sempre, ma Tad era stato troppo ottuso per vederlo.
Costretto a osservare, messo di fronte alle evidenti reazioni del suo corpo e della sua mente, finalmente Tad inizia a rendersi vagamente conto del potere che Scott ha su di lui, ma soprattutto inizia ad accettarlo.
Scott, stavolta, non si accontenta di una semplice scopata, vuole di più, vuole sentire la voce di Tad, ascoltare l’uomo mentre dice ad alta voce quello che desidera, quanto gli è mancato il loro contatto, quanto è stato doloroso restare separati per un tempo così lungo. È passato un mese dal loro ultimo incontro, trenta giorni di sofferenza per, a quanto pare, entrambe le parti coinvolte.
Scott è paziente, comprensivo, bellissimo nella sua perenne energia e spensieratezza: un personaggio adorabile.
Tad è perennemente in lotta con se stesso, insicuro e alla scoperta di tutte le sensazioni che l’altro uomo ha smosso in lui e, alla fine, si dimostra disposto a rischiare tutto.
Scott non era più solo sotto la sua pelle, ma su un percorso dritto verso il suo cuore.
Tad è terrorizzato, sull’orlo del baratro, ma Scott è pronto ad afferrarlo, a stringerlo e accompagnarlo in un salto spettacolare.
I due uomini, fin dal primo incontro, hanno fatto scintille e continuano ad alimentare un fuoco ormai incontrollabile. Al di là del corpo, però, adesso entrano in gioco i sentimenti e la relazione si complica.
Alcuni aspetti sono lasciati in sospeso e rendono il lettore ancora più desideroso di avere immediatamente il prossimo libro della serie. Entra prepotente il personaggio di Max che mette scompiglio e si fa facilmente odiare.
La scrittura si mantiene semplice e scorrevole, piacevole e veloce.
Aspetto con ansia il prossimo passo avanti!
Recensione a cura di
QC
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Nata e cresciuta nella Virginia del Nord, Kora ha sempre amato leggere ma è stato solo prima dell’adolescenza che ha scoperto un amore profondo per la scrittura. Anche se, tra gli insegnati di letteratura e alcuni scrittori nel suo albero genealogico, la sua passione non avrebbe dovuto essere una sorpresa.
Kora è stata coinvolta in parecchi forum letterari e, da lì, ha voluto provare in prima persona la strada
della scrittura indipendente, con passione e tenacia. Da allora, ha fatto in modo di condividere con il mondo le sue storie d’amore, ricche di passione, sensualità ed erotismo. Il suo traguardo più grande, quello che la rende orgogliosa, è di essere diventata un’autrice di erotic MM romance.
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