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Phil deve insegnare a Terry un po’ di autocontrollo…
Terry e Phil hanno iniziato quello che promette di essere un percorso D/s molto soddisfacente per entrambi. Il loro gioco di ruolo estremo è stato un successo e Terry è pronto a permettere a Phil di esercitare più controllo su di lui, in qualsiasi modo. Tuttavia, anche i Master hanno dei dubbi e, quando la sua carriera di produttore prende una piega inaspettata, Phil teme di non potersi prendere cura del suo ragazzo in maniera adeguata. Il mentore di Phil gli assicura che quello di cui hanno bisogno, più dei soldi, è che lui assuma il comando e spinga Terry oltre i suoi limiti.
Terry desidera che il suo Master assuma il controllo…
Adesso Terry sa che essere un sottomesso soddisfa un suo bisogno, che non si era mai accorto di avere. Così, Phil porta le loro scene al livello successivo, introducendo Terry a un bondage più estremo. Il ritorno della sua vecchia nemesi, incontrata alla festa di Master Gerard, diventerà un pericolo per Terry? Proprio quando il Dom e il sub decidono di giocare con Master Gerard e con il suo ragazzo, Marco, il pericolo si rivela ancora più spaventoso di quanto chiunque potesse immaginare.
Terry chiuse gli occhi e si lasciò andare, fiducioso che Phil avrebbe mantenuto la parola. Poco prima di lasciarsi abbracciare dall’oscurità, gli venne in mente una cosa: se si fidava di Phil in una situazione così estrema, allora cosa gli impediva di farlo anche tutte le altre volte?
In questo secondo capitolo della serie troviamo Terry e Phil che, un passo per volta, stanno forgiando una relazione Dom/sub non solo facendo le capriole tra le lenzuola, ma anche negli aspetti più semplici della vita quotidiana.
Entrambi i protagonisti stanno mettendo in gioco se stessi, scoprendo aspetti l’uno dell’altro che li rendono sempre più affini e inseparabili.
Ci sono molti riferimenti a un Phil diverso da quello che conosciamo, un uomo che non era altro che un bastardo egocentrico; quel che noi abbiamo di fronte invece è un uomo innamorato, devoto al suo compagno/sub, completamente concentrato sul benessere fisico e psicologico di Terry. Mi sarebbe piaciuto leggere qualche salto temporale per fare un confronto, per scoprire questo lato di Phil, oramai abbandonato, che era tanto antipatico seppur già amato dal suo uomo.
Phil ha già percorso la sua strada, ha già scoperto chi è e ha già cambiato se stesso a Toronto. Sta soltanto imparando a gestire il suo ruolo, non senza dubbi e insicurezze.
Terry, invece, sta vivendo una profonda trasformazione: nonostante sia un sub naturale, sta scoprendo cosa davvero significa essere dominato, essere completamente sincero, sentire la necessità di parlare con il suo Dom e cedere a lui tutte le paure e le debolezze.
La forza del Master era quello di cui aveva bisogno. Sapeva che quella forza era una costante, ma quando Phil la dimostrava apertamente, Terry veniva invaso da un senso di pace.
Phil non è perfetto, non è la classica figura del Dominatore ricco, sicuro di sé, che spende e spande per tutte le esigenze del suo sub. Phil è una persona vera con tanti dubbi, che non ha paura di chiedere aiuto al suo vecchio mentore per trovare una soluzione ai problemi che la vita gli pone.
Terry è a pezzi, non in senso negativo: è lentamente andato in frantumi tra le mani del suo compagno e ora sta tornando integro, più forte, più vero. Per lui è difficile lasciarsi andare completamente, mettere a tacere il cervello per vivere a pieno il piacere del subspazio che Phil gli ha permesso di scoprire. Un passo alla volta, però, la fiducia diventa sempre più grande, crescendo in modo proporzionale ai sentimenti che i due uomini provano l’uno per l’altro.
La tensione sessuale è alta, le scene di sesso sono parecchie e descritte nei dettagli, ma non per questo volgari o scontate. I personaggi si mantengono fedeli agli aspetti dei loro caratteri che ci sono stati presentati, sono resi veri dalle insicurezze e dai problemi che si trovano ad affrontare, adorabili per i sentimenti che tanto facilmente suscitano nel lettore.
Inoltre, in questo secondo capitolo della serie, vengono accennati nuovi personaggi che, a un primo impatto, sembrano promettere davvero bene. Spero di poter leggere ancora di Master Gerard e del suo sub Marco, così diversi da Phil e Terry eppure così in sintonia con la coppia protagonista.
L’unica pecca resta quell’aspetto “passato” a cui si continua a fare riferimento che però il lettore non ha modo di conoscere davvero, da cui si sente in qualche modo escluso.
Recensione a cura di:
Editing:
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