Sergei Andronikov era solo un bambino quando la mafia ha sterminato la sua famiglia, lasciandolo senza niente eccetto la sua sete di vendetta. Anni dopo, grazie a una spietata strategia e alla sua infinita pazienza, lavora come sicario per le tre famiglie che dominano Cape Swan… ed è quasi nella posizione di poterle annientare tutte dall’interno.
Domenico “Dom” Maisano è un mafioso di alto rango, un uomo d’onore e… un killer. È intrappolato in una vita violenta a cui non può sfuggire, lottando per difendere un’immagine che non vuole e per reprimere dei desideri che non può soddisfare.
Un incontro casuale fa incrociare le strade dei due assassini. Anche se Dom sa che è un gioco pericoloso, è affascinato e continua a tornare da Sergei. Anche Sergei non riesce a resistergli… Dom rappresenta tutto ciò che ha intenzione di distruggere, ma è anche tutto ciò che ha sempre desiderato in un uomo.
Quindi, Sergei riceve l’incarico che stava aspettando… l’omicidio che potrebbe mettere in ginocchio la mafia di quella città.
Ma quando un boss fa una mossa inaspettata, Sergei deve scegliere se sferrare il colpo mortale alle famiglie che ha giurato di eliminare o se proteggere l’uomo che si è ripromesso di non amare.
Quando ho letto la trama di questo romanzo ho deciso immediatamente che dovevo leggerlo. Chiunque conosca i miei gusti sa che non mi lascio mai scappare un romanzo che tratti di mafia o di criminali in generale. Mi piace che all’interno di un libro ci sia un bel po’ di dramma e anche una buona dose di violenza, e in questa storia troviamo sicuramente entrambe le componenti.
Domenico Maisano è un mafioso, è il nipote di un boss, anche se è in alto nella gerarchia della famiglia, almeno in apparenza tiene un basso profilo e cerca di non attirare troppo l’attenzione. Quando viene rapito e malmenato da due mafiosi di una famiglia rivale viene salvato da un bellissimo spogliarellista di nome Sergei.
Dom e Sergei hanno in comune più di quanto immaginano, entrambi hanno una vita che non vorrebbero e a entrambi è stata strappata l’innocenza troppo presto. Dopo il loro primo incontro Dom torna a cercare Sergei e i due cominciano una relazione che dovrebbe essere esclusivamente sessuale, o almeno è quello che i due si raccontano. Non vi dirò altro della trama, non vorrei rovinarvi la lettura se non amate gli spoiler.
Il romanzo è ricco di colpi di scena e c’è molta azione, gli omicidi commessi dai due protagonisti sono tanti e l’ambiente mafioso è ben descritto. Quando inizio un libro M/M in cui si parli di mafia ho sempre un po’ paura che tutto si risolva troppo facilmente. L’omosessualità all’interno di quell’ambiente non è assolutamente tollerata, quindi un “vissero felici e contenti” troppo semplice non è sicuramente realistico e mi lascia profondamente insoddisfatta. Per fortuna questo non è il caso, la trama è molto interessante e per niente scontata, i protagonisti devono penare moltissimo prima di poter raggiungere la loro serenità e c’è la giusta dose di dramma.
Tutto ciò che doveva fare era sparare a Dom. Dritto alla nuca, perché non si accorgesse di cosa stava succedendo. Sparargli. Lasciarlo cadere a terra. Guardarlo morire. Sergei chiuse gli occhi ed espirò lentamente, in silenzio. Sto perdendo la testa, cazzo.
Non è Dom.
È un Maisano.
È l’obiettivo.
Eccetto che è Dom.
È un uomo d’onore. È uno di loro. È…
Dom.
Merda.
Ci sono alcune parti che forse l’autrice avrebbe dovuto approfondire meglio, per esempio come fa Sergei a diventare un sicario della mafia? È una domanda che mi sono posta e a cui non ho trovato risposta. Semplicemente ha preso una pistola e ha iniziato a sparare? Improbabile…
Le scene di sesso sono molte, ben descritte e mai volgari, la lap-dance che Sergei fa per Dom durante uno dei loro primi incontri è una delle cose più sexy che abbia mai letto. Dom e Sergei iniziano la loro relazione come una storia esclusivamente sessuale, una passione incontrollabile a cui non riescono a mettere fine, anche se sanno che stare insieme potrebbe costargli la vita, ma man mano che i due imparano a conoscersi il loro rapporto cambia, diventa più profondo e si innamorano senza neanche rendersene conto.
E Sergei non riusciva a dimenticare che Dom era scosso, addolorato, e che era colpa sua. Aveva sparato lui il proiettile che aveva stravolto il mondo di Dom, quel giorno.
Non mi dispiace ammazzare mafiosi.
Ma mi dispiace averti fatto del male.
Sei l’ultima persona al mondo a cui vorrei fare del male.
Quindi lo strinse più forte che poteva e fece ogni cosa gli venisse in mente per alleviare quel dolore. Dom voleva una distrazione? L’avrebbe ottenuta.
La Witt mi piace molto, quindi sapevo che anche questa volta non mi avrebbe deluso: è stata sicuramente una lettura molto piacevole, che consiglio a chi ama questo genere di storie. Purtroppo durante la lettura ho incontrato diversi refusi e imprecisioni che avrebbero potuto essere evitati con un po’ di attenzione in più.
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Voto: 4 su 5
Sensualità: 5 su 5
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