Dreamspinner Press, acquistabile qui.
Quando Curt Townsend, giovane avvocato di successo di Washington, partecipa al suo primo matrimonio gay, non si aspetta niente di più di una bella serata per festeggiare due uomini fortunati disposti a impegnarsi l’uno con l’altro. Di certo non prevede d’incontrare qualcuno come Jack Farinelli. Jack ha quattordici anni più di lui e gestisce due attività: un gay bar e un negozio di moto. È splendido e sicuro di sé, e Curt è convinto di non aver nulla in comune con lui.
Jack sta bene così com’è. È attratto dalla prontezza di spirito di Curt e dalla sua disinvoltura, ma soprattutto dalla loro inattesa passione comune per il baseball. Mentre creano un’amicizia basata sull’entusiasmo per lo sport, cominciano un viaggio che piano rivela come le loro differenze potrebbero essere il catalizzatore di una forte attrazione. Entrambi hanno provato sulla propria pelle cosa significa soffrire, ma si rendono conto di aver bisogno di mettere da parte il passato e imparare a guardare avanti con fiducia se vogliono avere un futuro insieme.
Alcune persone sanno far emergere qualcosa che era dentro di noi e di cui eravamo inconsapevoli. Alcune persone sono la chiave per iniziare a capire noi stessi.
Il romanzo si apre al matrimonio di Jay e Peter, protagonisti del secondo volume di questa serie, e da subito ci viene presentato l’intreccio di relazioni che lega i vecchi personaggi a quelli nuovi: Jay è il migliore amico di Aaron (protagonista del primo volume), che gli farà da testimone, mentre Matt (il compagno di Aaron) è amico di Curt, protagonista e voce narrante di questo libro. E per finire Jack, che diventerà prima amico e poi compagno di Curt, è l’ex di Peter e il fratello della sua migliore amica Kelly. Sembrerebbe complicato ma in realtà è una rete di amicizie che supporta Curt e Jack, contribuendo alla loro vicenda e rendendola ricca di sfumature, con quel genere di ammiccamenti al lettore inseriti per ricordargli i tratti che aveva amato di più nei protagonisti dei libri precedenti.
Se il primo approccio tra Curt e Jack mi è sembrato forse troppo scontato, con un bacio infuocato al matrimonio, ho invece amato l’evolversi del loro rapporto di amicizia, fatto di partite di baseball guardate insieme e sfide a superare i propri limiti, come la paura di Curt di andare in motocicletta. I due funzionano come amici, forse perché Curt tende a trattenersi molto e Jack sembra sempre in controllo di ogni situazione, e di sicuro l’attrazione reciproca alimenta il legame, portando a dei rapporti occasionali che in realtà di occasionale hanno solo la definizione che Curt si ostina a dargli.
Poteva anche avere quattordici anni in più di me, ma il tempo era stato molto clemente con lui. Di sicuro era uno degli uomini più sexy che avessi mai incontrato. Ero rimasto intimidito dalla sua bellezza e dalla sua figura imponente quando l’avevo visto al matrimonio di Peter e Jay. La stessa sensazione travolgente mi calò addosso appena lo avvertii muoversi accanto a me e scoprii che stava invadendo il mio spazio vitale. Il braccio tatuato mi sfiorò, e mi parve che il suo corpo emanasse un calore delizioso. Ero inchiodato al pavimento, incapace d’impedirgli di fare qualsiasi cosa volesse, e in realtà speravo che volesse fare qualcosa.
Pur essendo un avvocato realizzato, Curt ha un’insicurezza di base che deriva dall’essere stato rifiutato con veemenza dai genitori: quando hanno scoperto la sua omosessualità non l’hanno buttato fuori di casa, ma il loro tentativo di cambiarlo ha minato la sua fiducia in se stesso in modo profondo, portandolo a sottovalutarsi e sminuirsi di continuo. Non si sente all’altezza di Jack, lo idealizza dal principio e lo vede come un uomo forte e irraggiungibile, con la sua passione per le moto, i tatuaggi e il locale per amanti dell’abbigliamento in pelle.
In realtà, dietro ai tatuaggi e al resto, Jack è un uomo che ha sofferto e non cerca più relazioni per proteggersi, tuttavia leggendo noi possiamo riconoscere i suoi gesti nei confronti di Curt per quello che sono, nonostante l’interpretazione che il giovane dà a se stesso. Ed ecco che il suo prendersi cura di Curt quando si infortuna sul campo da basket, la tenerezza di alcune carezze e la premura che gli dimostra di continuo ci parlano di un uomo dolce, qualcuno che ha bisogno di prendersi cura dell’amante e lo desidera più di quanto voglia ammettere persino con se stesso.
Nel suo non ritenersi all’altezza di Jack, sebbene vadano a letto insieme, Curt si lascia delle porte aperte ad altri incontri e ingenuamente non si accorge di come questo ferisca l’amico. Si crea così una girandola di uscite e telefonate che portano a equivoci e sofferenza; è da apprezzare il modo in cui l’autrice sia riuscita a non cadere troppo in situazioni scontate e soprattutto a far capire benissimo cosa provi veramente Jack nonostante il punto di vista della narrazione sia di Curt, addirittura il lettore lo capisce prima di lui.
Questo terzo capitolo della serie è forse quello che ho amato maggiormente, per la passionalità dei protagonisti e soprattutto per il legame di amicizia vera e profonda che si instaura tra Curt e Jack, un sentimento che rafforza il loro amore e li aiuta a superare le ferite subite in passato da chi avrebbe dovuto amarli.
Recensione a cura di:
Editing:
Non lo dico perché l’ho tradotto io, ma questo libro è davvero bello.
Ha un gran ritmo e i personaggi sono adorabili. Jack forever!