♦ Traduzione a cura di Sara Linda Benatti
Dreamspinner Press, acquistabile qui ♦
Hagen Wylie ha dei progetti: vivere nella sua città natale, essere in rapporti amichevoli con tutti, esplorare nuove relazioni, e ricostruire la sua vita dopo gli orrori della guerra. Niente complicazioni, questo è il piano. Sta andando tutto bene… finché non scopre che il suo primo amore è tornato a casa. Lui pensa che non sia un grosso problema, ma un incontro casuale con i due adorabili figli di Mitch Thayer lo mette proprio sulla strada dell’unico uomo che non è mai riuscito a togliersi dalla testa.
Mitch è tornato per tre ragioni: crescere i figli dove è cresciuto lui, trasferire la sua ditta di mobili e farla prosperare, e riconquistare Hagen. Anni di distanza hanno reso chiaro che il ragazzo che ha amato al liceo è l’unico che conta per lui. Qual è il problema? Da quando lui ha lasciato la città, non si sono più parlati.
Se vuole che Hagen si fidi di nuovo di lui, Mitch gli deve dimostrare che è maturato e che stavolta non intende mollare. Potrebbero avere un’altra occasione per amarsi, ma Hagen non vuole sentire ragioni: non intende ricominciare una relazione con Mitch. Però… non si sa mai.
A volte si sente il bisogno di leggere un libro semplicemente romantico, dove una sottile patina di irrealtà ricopre ogni cosa e tutto pare possibile senza troppi problemi o complicazioni, “Non si sa mai” è quel genere di romanzo: ci accompagna nella rinascita di un primo amore, in passato cancellato dalla codardia di un ragazzo smarrito, e regala sorrisi.
Raccontato dal punto di vista di Hagen, è ambientato in una cittadina pittoresca, nella quale tutti o quasi si conoscono e i rapporti tra le persone sono sempre amichevoli, con qualche personaggio macchiettistico tipico delle storie di Mary Calmes.
Altro elemento tipico è la dinamica della relazione tra i due protagonisti, che sono stati l’uno il primo amore dell’altro al liceo e, in qualche modo, sono ancora l’unico vero amore possibile delle loro vite. Hagen è forte, seppur segnato dalle esperienze traumatiche vissute in guerra, e si è rifatto una vita, circondato da amici fedeli e al momento impegnato solo in storie senza importanza, come quella che sta vivendo con un attore di passaggio nella zona. Il ritorno di Mitch in città, però, cambierà ogni cosa, nonostante lui si ostini a non ammetterlo.
“Devi prenderti cura di te stesso,” sussurrai, sentendo l’aria densa e calda fra di noi. “Mi hai già promesso la tua vita, e io la voglio… voglio che stiamo insieme per sempre.”
“Sarà così,” giurò, infilando le mani sotto il mio giaccone, sotto la felpa e la maglietta, arrivando finalmente alla mia pelle nuda. “Tu per me sei l’unico, lo sai.”
Gli avevo creduto perché lui aveva diciassette anni e io sedici, io ero al penultimo anno e lui all’ultimo, e a quei tempi tutto era sembrato possibile. Le promesse della persona che amavi, che adoravi, erano cose in cui credere senza dubitare mai.
Ma quello era stato molto, molto tempo prima.
Dal primo istante in cui Hagen e Mitch si rivedono, la vicenda galoppa verso quello che inizialmente sembra un esito fin troppo scontato, poiché Mitch è determinato a riconquistare l’altro uomo e appare sordo a qualsiasi sua resistenza. Consapevole di essere stato un vigliacco, da ragazzo, quando perseguire una carriera sportiva di successo l’ha indotto a mentire al mondo, Mitch adesso è cambiato e non cede di fronte a nulla. Il fatto che Hagen leghi subito con i suoi figli, poi, non fa che unirli ancora di più.
“Hage?”
Ma era come quando sentivi una canzone, oppure un odore, e ti ritrovavi subito trasportato indietro nel tempo; e per me era peggio, perché se c’era qualcuno al mondo che forse avrebbe potuto riportare la normalità nella mia vita, era lui. La mia fiducia in Mitch, nell’uomo che era, nel fatto che mi conosceva come poteva conoscermi solo un vecchio amante, non era cambiata. Se solo avessi potuto essere certo che con lui il mio cuore sarebbe stato al sicuro quanto il resto di me.
“Hagen?”
Ma era una cosa folle.
Nonostante l’esito prevedibile, però, l’autrice è riuscita a descrivere in modo credibile la presa di coscienza di Hagen, che lentamente comprende di potersi fidare dell’altro e forse poter persino ritrovare se stesso grazie a lui. La tematica dei traumi subiti in guerra non è molto approfondita, tuttavia dona una certa profondità al personaggio e giustifica alcuni suoi comportamenti, come l’assecondare fin troppo Ash, l’attore con cui si vede occasionalmente che si dimostra un personaggio piuttosto vuoto e superficiale.
Sentivo la mancanza del ragazzo che aveva amato Mitch Thayer, perché dopo l’Afghanistan non lo avevo più rivisto. Ma se Mitch poteva tornare indietro, magari c’era una possibilità di rivedere anche quell’Hagen Wylie. O almeno un Hagen fiducioso nel fatto che essere baciato contro il muro non significava scosse elettriche o essere picchiato o frustato o qualsiasi altra forma di tortura che presto sarebbe seguita.
In definitiva questo è un romanzo piacevole, privo di significativi scossoni emotivi ma lineare e con vari momenti divertenti, che non deluderà le lettrici più romantiche.
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