♦ Traduzione a cura di Sara Linda Benatti
Triskell Edizioni, acquistabile qui ♦
Alla deriva in un mondo post apocalittico, tutto quello che hanno è… se stessi. Sarà abbastanza?
Un virus che trasforma gli infetti in assassini simili a zombie si sparge come un incendio trasformando il mondo in un caos senza legge. Gli innamorati Parker e Adam sono in fuga in mare aperto quando sentono un messaggio che arriva da un posto chiamato Salvation Island, che dovrebbe essere un rifugio sicuro.
Orfano sin da quando era bambino, il lupo mannaro Adam ha sempre desiderato un branco. Non vede l’ora di indagare su quell’isola, ma Parker non crede nemmeno per un nanosecondo che ci si possa fidare di quella voce alla radio. Lui non si fida di nessuno tranne Adam, ed è deciso a continuare così. Non hanno bisogno di nessuno a complicare la loro lotta per la sopravvivenza. Oppure sì?
In alto mare il pericolo può arrivare alla superficie in un batter d’occhi, e se Parker e Adam non fanno attenzione, la corrente li trascinerà sotto.
Navigare senza una meta troppo precisa e cercare di sopravvivere senza lasciarsi mai: questi sono gli unici due obiettivi di Parker e Adam, adesso. Scampati a quanto accaduto a I Pini e imbarcati sulla Bella Luna, i due ragazzi stanno ancora lottando per farcela in un mondo che sembra sempre più piombato nel caos assoluto. Non esistono luoghi sicuri, o almeno che lo siano al di là delle apparenze, soprattutto secondo Parker, che non è più disposto a correre rischi.
Il sussurro caldo di Parker contro il suo collo suonò attutito. «Ti hanno tagliato.»
Cacciando via i suoi pensieri sui fantasmi della Bella Luna, Adam si accigliò. «Mh?»
«Ti hanno ferito. A I Pini. Non sono riuscito a fermarli. So che per la maggior parte del tempo eri fuori combattimento e che guarisci, ma… no.» Rabbrividì, con la voce che si spezzava. «Io mi ricordo. Io mi ricordo tutto.»
Tenendolo troppo stretto, come se in quel modo potesse cancellare i ricordi di quel dolore, Adam gli baciò la testa. «Mi dispiace. Va tutto bene. Noi stiamo bene.»
«Non posso sopportare l’idea che succeda di nuovo.» Rabbrividì fra le sue braccia, nonostante in quella cabina che si faceva sempre più calda fossero entrambi sudati. «Non possiamo fidarci di nessuno.»
L’amore tra i due, messo alla prova da continui nuovi pericoli, non vacilla, sebbene il desiderio reciproco di proteggersi e la paura di non essere abbastanza forti metta in crisi sia Parker che Adam, in modi diversi. L’umanità di Parker a tratti gli appare come un elemento che potrebbe separarli e il ragazzo stringe i denti, nascondendo la propria debolezza al compagno perché è convinto che sia meglio così.
«Non potevo lasciarti lì da solo.» Alzò lo sguardo, l’espressione ammorbidita. «Non lo farei mai.»
«Io non voglio… tenerti indietro.»
«Non lo fai. Tu mi tieni insieme.»
Parker avrebbe voluto sapere qual era la cosa giusta da dire, ma gli capitava di rado. Quindi tolse la pentola dalla presa di Adam e lo abbracciò stretto. Poi gli strofinò il naso contro il collo accarezzandogli la schiena. Dopo un lungo momento Adam rabbrividì e lo strinse forte. Era difficile respirare, ma Parker si limitò a tenere duro.
Da parte sua, Adam è combattuto tra il bisogno istintivo di far parte di un branco e il senso di fallimento che gli deriva dal non essere riuscito a proteggere Parker quando più serviva. Tra gli infetti che sciamano ovunque, e i sopravvissuti che hanno perso qualsiasi parvenza di civiltà, il mondo che li circonda è terribile, e restare soli, forse, non è la scelta migliore, nonostante i timori di Parker.
«Sono abbastanza?» sbottò lui.
Con uno sguardo intenso Adam prese il suo viso tra le mani. «Sì. Volere una comunità – un branco – non è un giudizio su di te. Non si tratta di te che manchi in qualcosa. Si tratta di volere di più per noi. Avere delle persone di cui possiamo fidarci ci rende più forti. Più al sicuro.»
L’arrivo di nuovi personaggi muta gli equilibri, portando i due protagonisti a compiere scelte difficili, nella speranza che fidarsi di nuovo di qualcuno non porti a ulteriore sofferenza. L’autrice è riuscita a bilanciare molto bene le varie componenti della vicenda, rendendole tutte credibili e ben intrecciate: la storia d’amore cresce, uscendo rafforzata dal superamento di ostacoli fisici ed emotivi, la lotta per la sopravvivenza in un mondo post apocalittico viene mostrata in modo crudo e realistico e l’elemento sovrannaturale legato alla licantropia riesce incredibilmente ad amalgamarsi con tutto il resto, senza dare l’impressione di essere stato aggiunto per caso. Anzi, nel finale si rivela un punto cardine della storia, perché le capacità dei lupi mannari si dimostrano decisive per la sopravvivenza di tutti.
C’è ancora speranza per gli esseri umani, nonostante l’infezione dilaghi ovunque: possiamo solo aspettare che Keira Andrews scriva il terzo volume della serie, nell’attesa di scoprire cosa riserverà il futuro a Parker e Adam.
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