Rhys Powell e Derek Scott stanno divorziando. Hanno commesso errori, hanno superato limiti, e non si può più tornare indietro. Entrambi sono esausti e pronti ad andare avanti con le loro vite.
Ma la loro figlia sta per sposarsi. Per non rovinarle il matrimonio, Derek e Rhys decidono di tenere nascosto il divorzio e fingere di essere ancora la coppia felice che tutti si immaginano.
E fra un intenso viaggio in auto e l’amore e la gioia del matrimonio… Derek e Rhys potrebbero ricordare perché si erano innamorati l’uno dell’altro.
Si stanno solo illudendo? O riaccendere quella scintilla potrebbe davvero illuminare la via verso il perdono?
Quando ho letto la trama di questo libro, ho capito che le nostre strade dovevano incontrarsi: così è stato.
Se avete letto le mie recensioni sui libri di L.A. Witt, saprete già che la amo e venero, ma dopo questo libro penso che fonderò un culto sull’amore verso i libri di questa Scrittrice.
Quando si sente la parola divorzio tutto resta in sospeso, come se il tempo si fermasse e si analizzasse tutto quello che c’è stato da quel momento fino a tornare indietro nel tempo.
Derek e Rhys hanno deciso di divorziare per degli errori commessi da entrambi, ma questa situazione si trasforma in un lungo stallo quando entrambi non possono permettersi di andar via dalla casa che condividono. La fredda convivenza è una sofferenza per entrambi, non c’è da stupirsi quando non si vede soluzione di ripresa e tutto precipita da frequenti discussioni al silenzio più totale.
Il primo impatto che si ha con i personaggi è disarmante, si percepisce l’amore che li ha uniti, ma anche la profonda sofferenza che li sta allontanando sempre di più.
Non è tanto che non si possa tornare indietro… è che non voglio tornare indietro.
Il tradimento è un atto che non si può perdonare, ma quello che mi ha interessato molto in questo romanzo è la sottigliezza con la quale l’autrice parla della sofferenza, della distanza, della paura e dei rimorsi.
Non ero mai stato più profondamente cosciente di quanto lo amassi come dopo la mattina dopo aver distrutto tutto.
Siamo davvero sicuri che uno sbaglio seguito dal pentimento sia imperdonabile? Ne siete fermamente convinti?
Personalmente credo che il tradimento sia un attimo non giustificabile, ma anche un segnale che qualcosa non sta funzionando correttamente nel rapporto tra due persone. Non penso che una lunga relazione possa giustificare il tradimento, ma trovo che in questo romanzo la durata del rapporto tra Rhys e Derek abbia giocato un ruolo chiave per lo sviluppo.
Fermiamoci un momento a riflettere in modo estraneo ai fatti, trascurando i personaggi, la storia e tutto lo sviluppo: come reagireste davanti alla scena di un tradimento? Disgusto? Sdegno? Irritazione? Dispiacere?
Adesso capovolgete la scena ed entrate nel ruolo del traditore. Come vi sentireste in questo caso? Sarebbe la stessa reazione?
Pregiudizio, la vera reazione che suscita quanto descritto prima si chiama pregiudizio. Non saprete mai cosa è scaturito da quella scelta, quali siano la sofferenza, la paura ed il pentimento; purtroppo non ne abbiamo l’empatia, perché è più facile giustificare una scena del genere con il disprezzo.
La mia vuole essere una provocazione alla riflessione e non la pretesa di convincervi che il tradimento deve essere socialmente accettato.
Trovo che l’amore raccontato in questo libro sia molto intenso, forte e sentito. Penso che la Witt sia riuscita ancora una volta a elevare i suoi romanzi a un gradino superiore, ma c’è un però che mi ha lasciato sorpreso.
Trovo poco chiaro un passaggio della narrazione. Nella prima parte del romanzo, in una scena Derek e Maxine conversano e lui le racconta il suo piano di andare al matrimonio della figlia Vanessa senza dirle nulla della separazione con Rhys.
In questo punto, circa al 6% del libro, viene ammesso che: “Vanessa non è una stupida e che sua madre riesce a fiutare le cazzate a un chilometro di distanza.” Quindi diamo per scontato che Derek non abbia detto nulla a nessuna delle due.
Il romanzo si incentra sul viaggio e sul rapporto tra i due uomini, il loro modo di relazionarsi e le difficoltà che ne derivano.
Arriviamo alla sera prima del matrimonio, circa al 55% del romanzo, e qui ci ritroviamo davanti a una conversazione tra la madre di Vanessa, Sara, e Rhys, con Derek presente. Da uno sguardo evocativo di Sara, Rhys comprende che lei sa tutto e abbiamo la conferma da un’ammissione di Derek: “Sì, lo sa da un po’. Praticamente fin dall’inizio.”
Ci ho ragionato sopra, cercando di capire. Ho sviscerato questo romanzo pagina dopo pagina e non trovo nessuna risposta alla mia mal interpretazione.
Trovo poco pulito il primo passaggio che si riferisce a Sara, l’ex moglie di Derek, dove viene prima specificato che lei non sa nulla, mentre poi nella seconda parte lei è a conoscenza di ogni dettaglio.
Una possibile teoria, che penso possa validare la stesura della storia, è che Derek ha parlato del tradimento di Rhys con Sara e lei ha interpretato da sola che sarebbero giunti al divorzio.
Ma lo trovo un ragionamento forzato.
Se venisse tagliata la scena del discorso tra Derek e Maxine, il romanzo sarebbe perfetto, da cinque stelle, perché mi piacciono moltissimo la storia, i personaggi e la sofferenza che trasmettono con le parole. Mai nessuno aveva parlato di due uomini nella fase del divorzio, mi è piaciuto tutto e non posso negare di aver preso qualche fazzolettino nella seconda parte.
Sarebbe ingiusto bocciare il romanzo per un passaggio poco pulito, per questo il mio voto è quattro.
Lo consiglio senza restrizioni, perché la storia è così bella che sarebbe un peccato non leggerla.
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