Nessun ricordo, nemmeno un nome. Solo un luogo sconosciuto e dei cadaveri intorno a sé. Svegliandosi senza alcuna memoria della propria vita passata, l’unica cosa che la ragazza senza nome riesce a fare è fuggire. Un tiranno di cui sa poco la cerca con ogni mezzo. La ragazza scoprirà di poter contare su numerosi alleati mossi dall’odio per il loro nemico comune, capace di soggiogare un’intera nazione da tempi immemori, e conoscerà l’importanza dell’amicizia, della solidarietà e dell’amore. Ricominciando da capo, Kiral ha la possibilità di scegliere chi essere, a partire dal nome, frenata dal timore di scoprire che la persona che era prima non le piaceva, o di rivelarsi incapace di essere all’altezza della sua vita precedente. Una cosa è certa: Kiral è una maga con poteri fuori dal comune e può rivelarsi un elemento chiave nella lotta contro il tiranno. E scoprirà che forse non è lei a dover avere paura del mondo, ma il mondo a dover temere lei.
Questo libro mi ha incuriosita per la trama un po’ diversa da ciò che ho letto finora e, infatti, mi sono ritrovata in una storia fuori dal comune e molto particolare, che mi è piaciuta parecchio. C’è qualche errore ma nulla di così fastidioso, i protagonisti sono molto singolari e ben delineati caratterialmente, i luoghi molto affascinanti.
“Siamo l’unione di luce e ombra” le aveva detto Aelendir quando era piccola. “C’è chi ha più una componente o più l’altra, ma non sono mai assenti. E saremo sempre noi a decidere quale prenderà il sopravvento, non senza degli sforzi considerevoli”.
Tutto ha inizio con una ragazza che si sveglia circondata da cadaveri e non sa nemmeno perché si trovi lì, non ricorda nulla, nemmeno il suo nome, infatti ne sceglierà uno da sola, Kiral, ma il suo cervello piano piano si mette in moto e in mezzo ai cadaveri trova una borraccia per bere, un’arma per difendersi e un mantello per proteggersi dal freddo, una volta che ha recuperato queste cose parte la sua avventura, nella quale scoprirà non solo chi è ma anche che sarà in grado di combattere, compiendo il suo grande cambiamento.
«Non mi sono ancora presentato, io mi chiamo Liel.»
«Io invece non so come mi chiamo, ma sono lieta di conoscerti» rispose la ragazza. Indicò la porta «Mia moglie, invece, si chiama Sevan. Scusa se è un po’ diffidente, ma teme per la nostra vita, e per quella di mio figlio.»
Incontrerà persone schive e spaventate, il regno in cui si trova è governato da un re terribile e spietato, capace di portare via ogni cosa al suo popolo anche i figli per trasformarli in soldati, è anche un mago potente, che ha il potere di far rivivere i morti e usarli come soldati. Ma chi incontra Kiral nel suo cammino la aiuterà a raggiungere i ribelli, che lei pensa siano dalla sua parte, e riuscirà a salvarsi anche grazie al suo fidato amico: un grifone di nome Eril, che andrà in soccorso suo e di chi sarà con lei, facendo loro superare molte avversità.
Scopriremo insieme a lei i suoi poteri da negromante e, quando incontrerà una persona del suo passato e ricorderà ogni aspetto della sua vita, le cose saranno davvero più complicate. Sul suo cammino verso una vita migliore per lei e per il suo popolo troverà anche l’amore, un po’ caotico e duro, ma indissolubile.
«Cosa non volevi che accadesse?» domandò Kiral, più innervosita che addolcita da quel discorso. Lui la lasciò andare e lei si voltò per guardarlo. «Non volevo che accadesse con una principessina stupida, pigra e viziata. Quella a cui ho puntato una spada alla schiena la prima volta che l’ho vista, quella che ho visto resuscitare un cadavere. No, non volevo proprio che succedesse, ma non ci si può fare niente, ora capisco mio fratello.» La guardò negli occhi e le accarezzò una ciocca di capelli. «Non volevo innamorarmi di te.»
Che dire? L’avventura è stata incredibile e non mancano i colpi di scena e i momenti piuttosto cruenti, vi assicuro che mi è piaciuto parecchio proprio perché nulla è scontato. Lo consiglio a tutti: c’è tanta magia ed è stato un bellissimo viaggio.
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