Retelling de “La Sirenetta”.
Salvarlo è stato un errore. Innamorarsi era impensabile. Perché per salvare la propria vita, sarà costretta a distruggere la sua.
Rin è una kitsune immortale, o almeno lo era finché la maledizione di una strega non l’ha trasformata in umana. Per riottenere i poteri yokai ed evitare di trasformarsi in una volpe, deve far innamorare il figlio dell’uomo più potente del territorio entro la prossima luna piena, senza che lui scopra che in realtà è una kitsune. Dovrebbe essere un’impresa facile… Peccato che la maledizione l’ha resa muta.
Hikaru è promesso sposo della figlia di un signore rivale, e adempirà al suo dovere, proteggendo così il suo clan dai nemici e dagli yokai. Ma quando viene salvato da una misteriosa donna dai capelli rossi, per quanto ci provi, non riesce a togliersela dalla testa. Poi lei si presenta alla sua porta… Solo che non può essere la sua salvatrice, perché questa donna ha i capelli d’ebano, tuttavia c’è qualcosa di inspiegabilmente ammaliante in lei. Nonostante ciò, la salvezza del suo clan dipende dal suo matrimonio, e anche una relazione innocente potrebbe rovinare tutto
Innamorarsi è rischioso per entrambi. Non solo provengono da mondi diversi, ma il tempo che trascorrono insieme può causare solo grandi sofferenze. Il matrimonio di Hikaru significa sicurezza per il suo clan e Rin deve decidere se distruggerlo o trasformarsi in una volpe. E amare veramente Hikaru significa rivelare che è una degli odiati yokai e un’immortale. Rischieranno tutto per amore? O i loro due mondi li faranno a pezzi per sempre?
Chi ama le fiabe rivisitate, anime e manga si innamorerà di Kitsune: Retelling de La Sirenetta, un’antica storia raccontata da una nuova prospettiva.
Le favole tradizionali incontrano l’oriente con Kitsune, un retelling de La Sirenetta che intreccia sapientemente la magia, il folklore del Giappone e l’immaginario di Hans Christian Andersen.
Se, come me, siete amanti dell’antico Giappone, della sua mitologia, dei suoi misteri e dell’anime “Inuyasha” allora questo è il libro perfetto per voi, perché ritroverete le atmosfere di quest’ultimo.
A me è piaciuto molto, ho adorato immergermi nelle atmosfere lontane, sia come distanza fisica sia come distanza temporale, di una nazione che per me ha sempre avuto un forte potere ammaliante.
L’unica cosa che mi lasciava perplessa di questo libro era il suo essere un retelling, non sono una grande fan di questa tipologia di libri. Ho sempre il terrore che mi rovinino l’originale. Per fortuna non è questo il caso: l’autrice è stata all’altezza, ha preso la fiaba della “Sirenetta” e l’ha rielaborata e adattata in maniera perfetta.
Era impossibile da credere, ma sembrava che quegli occhi avessero visto secoli e secoli al di là di ogni immaginazione e che la morte fosse solo una dolorosa verità tra molte.
Rin è una kitsune (volpe), una yokai – con il termine yokai vengono indicate le creature soprannaturali – molto potente, che per un maleficio viene trasformata in umana. Se non porterà a termine il compito datole dalla strega verrà trasformata per sempre in un animale, una volpe. Ma quale sarà il suo compito? Semplice: dovrà riuscire a far innamorare di sé il figlio di un potente signore, il tutto senza che nessuno scopra chi lei sia in realtà.
Il passare da essere soprannaturale a semplice umana la porterà a comprendere meglio i sentimenti e i comportamenti umani, ma il richiamo della foresta e del mondo soprannaturale sono forti.
L’amore la salverà o sarà la sua condanna?
Lo raggiunse, lo prese per le spalle e lo fece voltare verso di sé affinché la guardasse in faccia. Lo baciò con foga e passione. Hikaru in un primo momento restò immobile, poi, poco alla volta, si rilassò e si aggrappò al suo kimono, fino a che non diventarono due parti di uno stesso battito. Gli aggrovigliò le mani nei capelli e lei gli accarezzò i muscoli tesi della schiena.
Hikaru è il primo figlio, quindi l’erede, di un potente signore, è promesso sposo alla figlia di un altro capoclan per ottenere un’alleanza che darebbe lustro e sicurezza alla sua famiglia e alla sua gente, ma si sente soffocato dalle aspettative paterne, soprattutto dal suo futuro di capoclan. Attaccato dagli yokai, nella foresta, viene salvato da una misteriosa donna dai capelli rossi, che nonostante scompaia quasi subito Hikaru non riesce a dimenticare. Donna che poi ricompare alle porte del suo palazzo.
Ma è davvero lei?
Certo si somigliano, ma i capelli sono di colore diverso, non più rossi, bensì ebano. Sarà la stessa ragazza o solo una che le somiglia? Chiunque sia, l’unica certezza è che parla al suo cuore e questo è pericoloso: c’è troppo in gioco, in primis la sua vita e quella della donna misteriosa.
Hikaru si troverà proiettato in un mondo della cui esistenza non credeva; tutte le leggende del suo popolo sono reali: riuscirà a sopravvivere? Inoltre, e soprattutto, scoprirà cose su se stesso che mai avrebbe pensato. Sarà in grado di camminare sulla linea che divide i due mondi e salvare se stesso e Rin?
Intrighi, misteri, ambientazione e le varie creature fantastiche fanno di questo libro una bella lettura. In alcuni punti, però, ho trovato che la narrazione fosse un pochino lenta, ma per fortuna alternati ad altri dove invece il ritmo era molto elevato e appassionante.
Si percepisce che l’autrice è appassionata di storia e mitologia giapponese: in questo romanzo ha utilizzato uno stile un po’ arcaico, ma non noioso, adatto al contesto. In fin dei conti siamo pur sempre nel Giappone feudale dove i rituali erano la normalità.
La Andrews è riuscita a mescolare benissimo le varie anime di questo libro. Dalla vena mistery e action, a quella romance e “last but not least” la parte fantasy/paranormal, creando una storia che mi ha incuriosita e affascinata.
La parte che ho preferito? La parte paranormal “of course”. Ho adorato muovermi assieme ai protagonisti in quel mondo, conoscere nuove creature, vedere come interagivano tra di loro e con gli umani. Guardiani bestiali, creature dalle sembianze umane e non, ognuno con le proprie caratteristiche fisiche e con i suoi poteri; sacerdotesse o presunte tali che mi hanno portato più e più volte a sentirmi immersa nelle atmosfere di Inuyasha.
Le somiglianze con la storia di Ariel ci sono anche se non sono molto marcate. Tutti sappiamo come finisce la storia portata sullo schermo dalla Disney, ma pochi sanno come finisce quella originale di Andersen. Assai diversa dalla versione più conosciuta, e con dei risvolti molto meno fiabeschi, ma di sicuro altrettanto interessanti.
Non vi anticipo dove si colloca questo retelling, dovrete leggere per scoprirlo.
Ora aspetto la storia del fratello di Hikaru, Hotaru, che in questo libro mi ha incuriosito molto. Consigliato? Assolutamente sì, se come me siete affascinati dalla mitologia giapponese.
Ps. Adoro la cover!
Recensione a cura di:
Editing:
Sembra proprio interessante, mi hai incuriosita
A me è piaciuto, certo non è privo di difetti, ma tutto sommato è stata una bella lettura