I Black Kiss sono una rock band. Irriverenti, ricchi, famosi e tatuati, sono abituati ad avere tutto ciò che desiderano. Paul Garrison, frontman e chitarrista, con la sua Gibson Les Paul incanta milioni di fan; è abituato a prendere tutto quello che vuole, quando vuole e come vuole. E adesso vuole Amy. Stephen Jensen, batterista e autore, ha il pallino dei felini… e non solo. Bobby Price… be’, lui è quasi normale, ed è il tastierista. E le loro ragazze? Nulla hanno da invidiare a quei “signori”, anzi. Non resta che leggere le loro storie e scoprire perché si chiamano Black Kiss…I Black Kiss sono una rock band. Irriverenti, ricchi, famosi e tatuati, sono abituati ad avere tutto ciò che desiderano. Paul Garrison, frontman e chitarrista, con la sua Gibson Les Paul incanta milioni di fan; è abituato a prendere tutto quello che vuole, quando vuole e come vuole. E adesso vuole Amy. Stephen Jensen, batterista e autore, ha il pallino dei felini… e non solo. Bobby Price… be’, lui è quasi normale, ed è il tastierista. E le loro ragazze? Nulla hanno da invidiare a quei “signori”, anzi. Non resta che leggere le loro storie e scoprire perché si chiamano Black Kiss…
La mia antica passione per il rock mi ha portata a leggere questo romanzo, ma non vi nascondo che mi sono detta: -Ancora una band? Bassifondi, genio, sregolatezza e groupies?-
Beh, niente di tutto questo… Alle prime pagine ero già catturata!
Chi sono i Black Kiss? Una band di successo, naturalmente, ma anche un gruppo di amici cresciuti insieme, stesse scuole, stesse vacanze, prestanza fisica ed intelligenza a man bassa.
L’autrice ci avverte, nella nota introduttiva, che BK è un romanzo corale, che racconta dei componenti della band e di chi è loro vicino e, come nella migliore delle commedie romantiche cinematografiche, le vicende si srotolano e a ciascuno di questi maschioni toccherà l’amore. Quello con la A maiuscola, però, perché, come dice Paul :
Trovare una donna, da che siamo diventati famosi, è come prendere una trota in un laghetto per la pesca facilitata…
Dialoghi brillanti, una bella atmosfera, sexy, irriverente e grintosa, il giusto dirty talking e tanta allegria, ecco cos’è BK.
E le donne? Nient’affatto timide, nient’affatto intimorite dalla popolarità e dal successo dei ragazzoni, sono toste, affermate, indipendenti…
Come credete che stia?
Arrabbiata?
Qualcosina di più.
Infuriata?
Qualcosina di più.
Furibonda?
Qualcosina di più.
Credo che Hulk al momento della trasformazione renda più o meno l’idea.
Rimanendo in tema Hulk, vedo tutto verde. Non so nemmeno io che cosa sto facendo: scatto e corro verso il camino, afferro la balestra ornamentale, ma perfettamente funzionante, che è posata sul ripiano e mi volto verso Woody.
-Gli sparo-, penso in uno psicosecondo…
Ciascuno dei protagonisti ha il suo spazio, ciascuno ha la sua storia, e, alla fine del romanzo ogni cosa è al suo posto.
Spesso i libri corali mi inducono a storcere il naso, o a tornare indietro di pagine e pagine, per il noto:
– Chi è questo?-. In BK non succede.
Riconosco all’autrice il grande merito di aver saputo gestire i personaggi e le loro storie nel migliore dei modi, la struttura stessa della narrazione aiuta noi lettrici a non perderci tra nomi, luoghi e protagonisti, caratterizzati con giusta maestria e mai sovraccarichi.
“Black Kiss” è stata una lettura divertente di cui, qualche volta, si sente la mancanza.
Piccola parentesi, se mai doveste decidere di fare un tatuaggio, sarebbe meglio non un “black kiss”…
O no?
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Grazie per avermi letto, che è sempre la cosa più importante. Ma saper che questo libro abbastanza particolare per va della struttura è piaciuto mi riempie di gioia. Grazie