Stella sta scappando. Dalla famiglia, dal marito e dal proprio dolore.
A Betty’s Place trova la pace che cercava, ma non è tutto come sembra: in questa casa dal nome così evocativo strani e oscuri episodi le scuotono la vita, eventi inspiegabili che solo Kitty, la sua gatta, sembra comprendere.
Tutti nascondono qualcosa: Melinda, l’anziana amica, padrona e vicina di casa, Ryan, uomo misterioso e seducente che pare comprenderla meglio di chiunque altro, e la stessa Stella, riluttante a svelare il proprio passato. Ma quali sono questi segreti taciuti? Qual è il mistero che avvolge Betty’s Place?
Quando tutto sembra andare in frantumi intorno a lei rischiando di travolgerla, Stella avrà la forza di lottare per ritrovare se stessa? Ma, soprattutto, vorrà farlo?
Quanto profondo può essere il dolore?
Stella è morta due volte, forse tre, la sua pena pare eterna e la trascina lontano.
Scappa dalla sua famiglia, da un uomo che ha amato, da una vita che non la riconosce e che non riconosce.
Scappa per avere la libertà di decidere se restare o andare e questa fuga la conduce a Betty’s Place.
Betty’s Place era costruita sulla spiaggia, un po’ rialzata rispetto alla sabbia, a poca distanza da un faro.
Era piuttosto isolata: in lontananza scorsi altre casette, tutte con le finestre sprangate, e solo un’enorme villa vittoriana sembrava abitata.
Il genere di villa da straricchi in cui spesso mi ero ritrovata a lavorare.
Stella porta con se, Kitty, la sua gatta, e poco altro. Ha un bagaglio pesante nell’animo, ma in quel luogo della costa del Maine, il mare, il silenzio, la vecchia casa, sembrano accoglierla.
A poche ore dall’arrivo conoscerà la proprietaria dell’enorme villa, l’unica vicina nel raggio di miglia, Melinda, la ricchissima e anziana proprietaria di tutta l’area e della stessa Betty’s Place, con la quale, cautamente, farà amicizia.
Poi, una sera, mentre guarda il mare e i delfini, incontra un uomo. Bello, gentile, elegante, un uomo dolce e misterioso, e intanto strane cose avvengono a Betty’s Place. Cose che Stella fatica a spiegarsi.
Qual è il mistero che la casa nasconde? Chi è l’uomo da cui lei è attratta e che sembra leggerle nel pensiero? Perché la sua Kitty sembra a volte impazzire?
Questo ed altro si scopre, leggendo, e la lettura mi ha catturata fino all’ultima riga, perché, come dice Stella citando Holmes:
Quando hai eliminato l’impossibile, qualsiasi cosa resti, per quanto improbabile, deve essere la verità
Una scrittura misurata ed elegante, questa della Moretto, senza sensazionalismi posticci; una scrittura che accompagna il lettore lungo il percorso, che narra con voce femminile di grandi dolori, piccole gioie, di amicizia e di amore.
“ Non delfini, Stella. Tursiopi, sono tursiopi.”
Con gli occhi sull’orizzonte, sorrisi.-
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