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Come guardia di palazzo e sicario per i fae oscuri, Xanthe ha sempre indossato una maschera, per nascondere le sue emozioni e fare il suo dovere. Quando la sua identità viene compromessa, ottiene un lavoro sotto copertura per proteggere la regina Niniane – una posizione che spesso la porta a contatto con il cancelliere Aubrey Riordan.
La fiducia di Aubrey è in frantumi. Un anno prima sua moglie ha cercato di assassinare la loro nuova regina, tradendo tutto ciò in cui credeva. E ora un attentato alla sua vita gli dà la prova che l’oscura cospirazione non è ancora finita. Anche se ferito e debole, Aubrey non può fare a meno di essere attratto da quella timida assassina e leale protettrice. Xanthe è tutto ciò che Naida non era, e la passione che suscita in lui è qualcosa che Aubrey non pensava di poter mai provare.
Avvertenza: prendi un uomo che si sta riprendendo da un tentativo di omicidio, un’assassina che ha giurato di proteggerlo, aggiungi un mazzo di tarocchi magici e un cottage isolato, e guarda scoppiare le scintille!
Questa novella conclude il ciclo che aveva come elemento comune il mazzo di tarocchi dotati del potere di Inanna, che sono passati di mano in mano e, nella novella precedente, erano stati consegnati a Xanthe, la fae conosciuta da Seremela e Duncan a Devil’s Gate.
Tornata ad Adriyel dopo aver svolto la sua missione per eliminare uno dei fae responsabili dell’assassinio dei genitori di Niniane, Xanthe si ritrova a dover svolgere un nuovo incarico per conto di Tiago, ma stavolta è un lavoro che la coinvolge anche a livello personale: deve proteggere il cancelliere Aubrey, che è stato ferito durante un agguato, un uomo che ammira per la sua correttezza morale e che nel medesimo tempo la attrae, un uomo che ritiene irraggiungibile e troppo al di sopra di lei.
Mentre gli intrighi politici del regno fae continuano, Xanthe e Aubrey vivono in un rifugio isolato e imparano a conoscersi, l’attrazione infrange le barriere sociali e sboccia in un legame nuovo e inaspettato.
Dita gentili gli sfiorarono la fronte e la guancia. Per controllare la febbre, suppose. La mano di Xanthe era calda, quindi immaginò di non averla.
«Dove sono?» sussurrò. Parlare ad alta voce era troppo difficile.
«Sei al mio cottage,» rispose piano lei. Il suo atteggiamento calmo era rassicurante. «Sua grazia e Tiago hanno deciso che dovevi essere condotto lontano da Adriyel mentre si cercano i responsabili. Tiago ti ha portato qui in segreto. Ad eccezione della regina, di Tiago e me, nessuno sa dove ti trovi. Sei al sicuro.»
Non avrebbe mai dovuto dubitare della dedizione di quella donna retta e brillante. Quelle dannate coperte pesavano ancora come macigni, impedendogli di muoversi. Sentì il bisogno di voltare la faccia verso la sua mano calda e morbida e, appena un momento dopo, scoprì con stupore che lo aveva fatto. «Grazie.»
Lei gli poggiò la mano sulla guancia. «Sono così… felice di poterti essere in qualche modo d’aiuto.»
La contrapposizione tra la forza e la femminilità di Xanthe aiuta a creare un personaggio inedito per la serie, una guerriera gentile e paziente capace di curare un cuore ormai spento. Dopo il tradimento della moglie avvenuto nel secondo romanzo della serie, infatti, Aubrey si era gettato nel lavoro vedendolo come l’unica ragione di vita che gli era rimasta, eppure dietro alla sua immagine di politico retto e integerrimo c’è un uomo buono che merita di trovare la felicità. Il lento avvicinarsi e scoprirsi tra i due è ben orchestrato, il rispetto di Xanthe per la posizione di Aubrey resta intatto mentre la passione li travolge senza tuttavia tramutarsi in ostacolo.
Innamorarsi di lei non era una decisione, era una completa trasformazione mentale e fisica. Ritirarsi, scegliendo di non esplorare quell’opportunità, quella sarebbe stata una decisione. E non era disposto a sprecarla. Era troppo rara, troppo arricchente. Era un tesoro troppo pregiato per ignorarlo.
Inoltre, lui la bramava, per tutto quello che era. Per la sua dedizione e lealtà, per la sensualità del suo corpo lungo e flessuoso, per la pienezza delle emozioni che vedeva scintillare nei suoi occhi quando lo guardava.
Avendo molto amato Niniane e Tiago nel libro a loro dedicato, li ho ritrovati con gioia nei momenti a loro dedicati, brevi sprazzi che mostrano come le loro interazioni scherzose non siano svanite col tempo e come riescano a bilanciare la rigidità del cerimoniale imposto dalla corte fae con la loro vita privata, nella quale sono liberi di amarsi ed essere se stessi.
Sebbene Tiago e Niniane non ostentassero mai nulla in pubblico, la loro era una relazione d’amore. Il wyr era ossessionato da qualsiasi cosa avesse a che fare con la sua compagna, la sua sicurezza e il suo benessere.
Un altro personaggio simpatico è la piccola Mouse, una specie di regalo che l’autrice ha fatto ai suoi lettori, dimostrando ancora una volta come le piaccia ampliare il mondo delle Razze Antiche e renderlo il più variegato possibile.
Ambientando la novella nel regno fae, la Harrison esplora nuovi spazi, lontani dalle città umane e più vicini a una forma di fantasy classico, con un forte contatto tra i personaggi e la natura, senza tuttavia smarrire le atmosfere comuni ai vari volumi della serie, con quel pizzico di magia legato ai tarocchi di Inanna che si dimostra un valore aggiunto.
Recensione a cura di:
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