Brian
Ce la farai, Brian. Lo giuro.
Avevo tutto: ero quarterback della scuola, ero popolare fra le ragazze e mio padre era fiero di me. Mi dicevo che non importava che nessuno conoscesse il vero me. E poi sono quasi morto. Landon mi ha salvato la vita. È il ragazzo più coraggioso che conosca. Ha fatto coming out qualche anno fa e, orgoglioso e fiero di aiutare gli altri, è accorso verso gli spari. Io, io sono un disastro. Non riesco nemmeno stare in una stanza con le tende aperte. Ma ecco cosa succede quando stai per perdere tutto: hai la possibilità di ricominciare da capo e di essere qualcuno nuovo; ma come posso andare avanti quando i due che hanno sparato contro la nostra scuola non sono mai stati catturati? E perché mi sento come se fossi ancora nel mirino?
Landon
Mi bacerai?
Quando mi sono imbattuto in Brian Marshall, il ragazzo più sexy della scuola, moribondo sul pavimento della mensa, ho fatto quello che chiunque avrebbe fatto: ho provato a salvarlo. La sua richiesta mi ha sorpreso, ma ho pensato che avesse bisogno di conforto, così l’ho baciato sulla fronte. Quando è sopravvissuto e tornato a scuola, era distrutto nel corpo e nella mente. Aveva ancora bisogno di me e presto, incredibilmente, siamo diventati migliori amici. Ma quello che avevo visto a scuola quel giorno mi ha svegliato. Voglio fare richiesta per una legge sul controllo delle armi, essere a capo della protesta, alzare il pugno. Farò a pezzi il mondo se ce ne sarà bisogno. E se potessi avere l’uomo dei miei sogni e salvare il mondo allo stesso tempo? Prenderei tutto! Solo che non avevo capito che l’orrore alla Jefferson Waller High School non era finito.
Come le persone di tutto il mondo, anche Eli Easton ha appreso con terrore della sparatoria nella High School di Parkland, negli Stati Uniti; ne ha seguito tutti gli sviluppi ed è rimasta sorpresa, ma pure grata nei confronti degli studenti di quella scuola, i quali si sono attivati per protestare contro la legge che vige in America sulle armi. A una età che dovrebbe vederli spensierati, si sono messi a raccogliere fondi e organizzare manifestazioni di protesta. Questa storia però, come scrive la stessa autrice nella premessa, non è la descrizione di quel massacro, ma certo l’impulso e l’ispirazione partono da lì.
Boy Shattered è un romanzo d’amore, uno young adult di genere MM, ma mai come in questo caso le etichette non contano, non quando l’argomento è così vero e attuale. Cosicché, quando ho cominciato a leggere questo libro, sono stata catturata dalla trama nella sua complessità e gravità, ma anche dalla dolcezza della storia d’amore sviluppatasi tra Brian e Landon.
La vicenda è ambientata ai giorni nostri, in una scuola americana. Brian è il bellissimo quarterback, molto popolare tra le ragazze, è un bravo studente e cerca di non deludere nessuno, famiglia e amici compresi. Landon non fa parte del suo circolo: lui è gay, è un ragazzo brillante e un amico leale. I due si guardano da lontano, Brian pensa di essere troppo codardo per meritarsi un amico come Landon e quest’ultimo crede di non poter essere nel radar di quell’attraente e popolare quarterback. Il destino ha deciso diversamente per loro e in un fatale giorno di scuola tutto cambierà. Due uomini mascherati entrano nella scuola e aprono il fuoco sugli studenti indifesi. Brian si trova nella caffetteria e cerca riparo, ma rimane ferito; Landon sente gli spari e, invece di mettersi in salvo, corre seguendo il suono degli spari, finché non trova Brian sanguinante tra i corpi degli altri studenti. In quel momento si forma un legame forte tra i due, Landon infonde la sua forza di vivere in Brian che, credendo sia giunta la fine, non vuole più nascondersi e avere paura di essere se stesso. Da quel giorno diventano amici, trascorrono insieme tutto il loro tempo dentro e fuori la scuola, aiutandosi e confortandosi, cercando di superare il dolore e il trauma di quell’evento. Brian non è più il ragazzo che era prima, la paura lo attanaglia in ogni momento della giornata; Landon, invece, reagisce con fierezza e cerca di lottare contro un sistema che crede sbagliato, diventando il promotore e l’immagine di iniziative di protesta. Lungo la strada, Brian decide di provare a essere coraggioso, e lui e Landon diventano una coppia, anche se questo gli costerà molto.
Nel libro, il personaggio di Brian scrive poesie e sono quelle a guidare il lettore lungo tutta la storia. Leggere le pagine in cui la scrittrice descrive la sparatoria mi ha fatto venire la pelle d’oca: la paura e il terrore sono palpabili attraverso la carta e il fatto che questi eventi siano accaduti realmente rende tutto più tragico. L’analisi psicologica dei comportamenti dei protagonisti principali, come di tutte le persone coinvolte, è precisa e porta il lettore nella storia, facendolo partecipe della realtà e di come tutte le varie parti reagiscono: sensi di colpa e impotenza, paura, tristezza e anche l’indifferenza di alcuni. Nel complesso, la storia d’amore tra Brian e Landon non occupa una grande parte del libro, ma ogni momento parla di loro e di come si aiutino e sostengano a vicenda, di come l’amore e l’amicizia portino Brian a dichiararsi gay e a cambiare tante cose nella sua vita. Il messaggio chiaro: nulla è eterno e puoi morire senza aver vissuto veramente. Come tragica e cruenta è la descrizione del massacro, così dolci e tenere sono le scene di Brian e Landon che si baciano e, insieme, scoprono il sesso.
C’è però una terza componente nella trama ed è quella relativa all’indagine che Brian conduce per scoprire l’identità dei due killer che non sono stati ancora catturati. Landon sceglie la protesta, Brian sceglie di combattere la paura cercando i colpevoli, analizzando prove e circostanze. Quest’ultima parte è quella che forse mi è piaciuta di meno, come se la scoperta dei responsabili della strage togliesse del realismo alla storia: difficile per un ragazzo risolvere un caso che nemmeno la polizia è riuscita a risolvere. O, forse, questo rende il libro più un romanzo e meno un articolo giornalistico.
In ogni caso Boy Shattered mi ha molto colpito e mi ha coinvolto a un livello profondo, perché ho sentito il terrore dei protagonisti come se fosse il mio, così come la loro paura e l’ansia. E mi sono commossa per la tenerezza e la fierezza di Landon verso Brian e per come Brian rinasce dalla tragedia, con coraggio, affrontando genitori bigotti e persone indifferenti. Sì, perché Eli Easton è riuscita a dipingere un quadro complesso e completo della società americana dei piccoli centri, avvicinandosi a temi scabrosi con delicatezza e garbo, senza pregiudizio e con rispetto.
Recensione:
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