Benvenuti all’ultima tappa del Blog Tour di “Impossibile”, primo romanzo dell’omonima serie di Julia Sykes, autrice che sarà presente al RARE 2018 che si terrà a Roma nel mese di giugno.
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In questa ultima tappa vi mostriamo le varie cover, oltre a quella italiana, che sono state utilizzate per rappresentare la storia di Claudia e Sean, accompagnate da alcuni ‘momenti’ scelti dalla nostra Lucrezia.
A fine articolo il link a tutte le tappe del Blog Tour.
Claudia…
La mia vita è cambiata inesorabilmente quella notte; la notte in cui mi hanno rapita. Ho salvato la vita di un uomo, ma cosa mi è costato? Posso convincerlo a salvarmi a sua volta?
Lo odio per ciò che mi ha fatto, ma più a lungo rimango intrappolata con lui, più difficile mi risulta aggrapparmi a quel sentimento. È un enigma di uomo, arrogante in modo sconvolgente, a volte contrito, altre spaventosamente aggressivo a seconda dei momenti. E il dolore nei suoi occhi è come uno specchio per il mio.
Più a lungo resto nelle sue mani, più divento confusa. La mia libertà vale abbastanza da tradirlo?
Sean…
La mia prigioniera è bella, intelligente e ribelle.
Questo connubio attraente piace al mostro che è in me. Voglio conquistare quella ribellione e prendere possesso della sua bellezza. Bramo di reclamare la sua innocenza e tenerla per me.
Ma l’uomo che sono sa che non ci sarebbe nulla di più sbagliato.
Devo decidere chi è più forte: il mostro o l’uomo?
In un caso o nell’altro, ho una sola certezza: non la lascerò mai andare.
Rimanemmo seduti in silenzio per parecchio tempo, mentre manteneva la sua posa carica di tensione. Mi concentrai nel riprendere il controllo sul mio uccello, ma guardarla non aiutava.
Cercando di ignorare il dolore che esplose nel mio braccio quando mi mossi, raccolsi la copia de Il dardo e la rosa che avevo lasciato sul pavimento accanto al letto. Davvero erano passati solo pochi giorni dall’ultima volta in cui l’avevo preso in mano? Mi sembrava che Claudia fosse con me da… diavolo, non sapevo nemmeno da quanto tempo. Il mio intero mondo era cambiato nel momento in cui mi ero svegliato per trovarmela ammanettata al letto.
Mi ero limitato a esistere per così tanto: abbandonarmi alla corrente, fare ciò che mi veniva detto, scopare per ottenere un barlume di piacere. Non dovevo pensare quando vivevo in quel modo. Non dovevo sentire. Ma adesso sentivo tutto, e i miei pensieri si agitavano come pazzi.
Non potei raddrizzare il mio sorriso compiaciuto, quando finalmente Claudia sospirò e prese il libro sdrucito de Il trono di spade. A giudicare da dove aveva fatto l’orecchia alla pagina per tenere il segno, doveva essere a quasi un terzo del libro.
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco era la mia serie preferita. Non c’erano personaggi puramente “buoni” o “cattivi”, solo persone che cercavano di sopravvivere al meglio delle loro possibilità. Anche se il mondo era di fantasia, il fatto che tutti esistessero in un’area grigia, dove la morale veniva distorta dalle circostanze e da come si veniva cresciuti, mi faceva immedesimare parecchio.
Il principio più importante che avevo colto nelle storie: i personaggi che facevano del loro meglio per essere “buoni” in un mondo in cui ognuno pensava a se stesso non sopravvivevano mai a lungo.
Il mio mondo poteva non essere popolato da zombie o draghi, ma avevo imparato molto tempo fa che ribellarsi contro la mano che la vita mi aveva assegnato era un modo sicuro per finire ucciso. O, peggio, per vedere le persone che amavo venire ferite a causa delle mie azioni.
Repressi il desiderio bruciante di parlarle del libro. Non che volessi confessarle le mie ragioni più profonde del perché amassi la serie, ma discutere le varie storie mi avrebbe dato la sensazione di leggerle di nuovo per la prima volta, mentre le sperimentavo attraverso i suoi pensieri.
Volevo condividerli con lei: l’eccitazione e il sollievo che si ottenevano quando si scappava dalla propria realtà troppo dura, perdendosi in un mondo fittizio. Claudia mi aveva detto che non si era mai permessa di sfuggire in alcun modo alla realtà, e non avevo idea di come fosse sopravvissuta senza farlo. Ero sicuro che sarei diventato pazzo, se non fossi stato capace di immergermi in un fantasy per ore intere di fila, dimenticandomi così dei miei problemi per un po’.
Non c’era da stupirsi se era così dura e fredda. Ero rimasto impressionato dalla sua forza di volontà, ma ora capivo che i suoi sforzi per mantenere alzate le sue difese e proteggere il suo cuore l’avevano lasciata isolata e priva di qualsiasi gioia. Nei brevi istanti in cui quelle mura protettive venivano buttate giù, la pura vulnerabilità che vedevo in lei mi faceva capire quanto fragile fosse davvero. Se avesse lasciato che il dolore toccasse quella parte di sé senza difese, ne sarebbe stata consumata. Il suo animo non era stato temprato dal dolore; rifiutandolo aveva fatto sì che sarebbe stata ancora più indifesa se le sue mura si fossero sgretolate.
L’aver riconosciuto questa stessa vulnerabilità in me mi fece sentire profondamente a disagio. E ancora più attratto da lei.
Questa volta non c’era più nulla di lento o esitante nel suo bacio. Mi catturò il labbro inferiore nella sua bocca, percorrendolo con la lingua prima di morderlo a fondo. Gemetti contro di lui a quel dolore tagliente, assaporando il modo in cui mi faceva pulsare il clitoride in risposta.
Mi spinse a stendermi sul letto, senza staccare la bocca dalla mia. Le mie mani andarono a percorrergli il corpo, esplorandolo come avevo desiderato fare da giorni. Le sue braccia erano tese per lo sforzo di sostenere il suo peso, in modo da non gravare su di me e ne tracciai i contorni, rabbrividendo di piacere mentre mi rendevo conto appieno della sua forza.
Mi sentivo così piccola, sotto di lui, del tutto alla sua mercé. Bramavo di più, e le mie mani si infilarono sotto alla sua maglietta, mentre la sua lingua mi invadeva la bocca. Passai le unghie sulla curva dei suoi addominali, sollevando la maglietta per avere un accesso migliore.
Sapendo ciò che volevo, Sean se la tolse, lanciandola lontano. Ora che si era allontanato da me, potei finalmente guardarlo a mio piacimento, ammirandolo apertamente anziché rubandogli occhiate furtive da un lato del letto. Era splendido nella sua perfezione, e in parte ero sorpresa che potesse volermi.
Ma quel pensiero mi abbandonò alla vista della fasciatura che gli circondava il braccio.
Quando tornò su di me, lo fermai, premendogli i palmi contro il ventre duro.
L’espressione triste e comprensiva che Claudia mi rivolse quasi distrusse tutti i miei sforzi.
Per il tempo di un secondo, fui tentato di aprirmi con lei, di permettere che il mio dolore e la mia angoscia fluissero via in un torrente di emozioni dolorose, che avevo trattenuto dentro di me fin troppo a lungo.
Ma quella era solo un’altra folle fantasia. Se mi fossi fidato a mostrarle tutta l’intensità della mia vulnerabilità, allora ogni mia intenzione di resisterle si sarebbe sgretolata. Se avessi permesso al mio bisogno di lei di pervadermi, allora il mio bisogno di possederla del tutto avrebbe preso di nuovo il sopravvento. Dovevo mantenere il controllo, o ci avrei distrutto entrambi.
Il mio ghigno arrogante mi sembrò più una smorfia addolorata, ma mi intestardii a mantenerlo. Costringendo i miei arti irrigiditi a muoversi in modo fluido, andai alla libreria e tirai giù Tempesta di Spade, offrendoglielo.
«Faremo di te una nerd.» Questa volta, il mio ghigno fu genuino. E la vista del suo piccolo sorriso di risposta aiutò a sciogliere un po’ del mio dolore.
«Non ci contare,» mi rispose in tono leggero.
Quando mi prese il libro dalla mano, le sue dita sfiorarono le mie. Il desiderio che colse entrambi a quel leggerissimo contatto fu viscerale e impossibile da nascondere. Se i suoi occhi avessero contenuto anche solo un minimo invito, in quel momento, avrei perso il controllo e mi sarei arreso alla brama che avevo nei suoi confronti.
Claudia però si ritrasse con rapidità, la paura di ciò che provava per me che ancora la turbava.
«Grazie,» mi disse, con voce che tremava appena.
Sembrava così fragile. Un tempo, la vista della sua debolezza avrebbe potuto spingermi a spezzarla, a sfruttare la sua vulnerabilità così da poter distruggere la sua resistenza. Ma quello era del tutto diverso, adesso. Il mio unico compito era tenerla al sicuro. Se davvero tenevo a quella donna, allora avrei dovuto fare ciò che era meglio per lei e dimenticarmi dei miei desideri egoisti.
Mi sistemai sul letto al suo fianco, attento a non invadere il suo spazio personale, mentre aprivo il mio nuovo libro.
La serie è composta da diciannove libri tra romanzi e novelle, e sono tutti autoconclusivi.
Impossibile (Impossible), Savior, Rogue, Knight, Mentor, Master, King, Czar, Crusader, Highlander, Centurion, Dex, Hero, A Decadent Christmas, Prey, Decadent Knights, Wedding Knight, Happily Ever After, Valentine’s at Dusk.
Cliccare sulla tappa per leggere l’articolo.
02.01 – La rapunzel dei libri: Descrizione serie – Biografia autrice
04.01 – MM e Dintorni: Estratti
06.01 – The Reading’s Love: Personaggio maschile con fan art
08.01 – Il libro sulla finestra: Personaggio femminile con fan art
10.01 – Harem’s Book: Recensione in anteprima
12.01 – Il salotto del gatto libraio: I luoghi del romanzo e playlist
15.01 – Feel the Book: Cover e citazioni
Julia Sykes è l’autrice bestseller USA Today della serie Impossible. Ha sempre confinato le sue storie dark in un angolo della sua mente, quindi è stata entusiasta nello scoprire che altre persone volevano davvero leggerle. I suoi libri uniscono romance, suspense e BDSM.
Dopo aver trascorso quattro anni in Inghilterra, Julia è tornata nella sua patria, nel Sud degli Stati Uniti. Si è recentemente sistemata in South Carolina e trascorre il suo tempo accarezzando i suoi gattini, leggendo e facendo binge-watching di serie TV con suo marito, quando non scrive. Di solito potete trovare Julia in uno Starbucks, con le mani strette attorno a un bicchiere gigante di caffelatte ghiacciato.
Potete trovare Julia su: Website – Facebook – Twitter e Goodreads
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